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"TRISTANO & ISOTTA"

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view post Posted on 23/4/2006, 10:37
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Tristano & Isotta

Dopo la caduta di Roma, i signori della guerra inglesi sono brutalmente tenuti sotto il tallone dagli eserciti del re irlandese Donnchadh. Uno di questi signori, Lord Marke (Rufus Sewell), cerca di riunire le varie tribù inglesi per costituire un'unica, forte nazione. Il suo più valoroso cavaliere è Tristano (James Franco), che Marke ha cresciuto sin da quando il ragazzo è rimasto orfano in un attacco ad opera delle truppe irlandesi, che hanno sterminato la sua famiglia. Con Tristano al suo fianco, Marke ritiene di poter riunire il suo popolo e liberarlo dal giogo irlandese. Ma Tristano ha un terribile segreto...

Ferito in battaglia e ritenuto morto, Tristano viene curato da Isotta (Sophia Myles), una misteriosa e bellissima ragazza irlandese che lo nasconde dalle truppe di suo padre, re Donnchadh. La loro travolgente storia d'amore viene però interrotta allorché Tristano deve far ritorno in Inghilterra, senza sapere se mai rivedrà la sua amata Isotta.

Sempre desideroso di dividere ulteriormente le tribù inglesi, re Donnchadh mette in palio sua figlia come primo premio di un torneo tra tutti i campioni inglesi. A vincere la mano di Isotta è Tristano, che la dà a Lord Marke, affinché il suo sogno di un'Inghilterra unita possa alfine realizzarsi.
Tristano è però sconvolto nello scoprire che la ragazza che ha vinto per il suo signore, la donna che Lord Marke sposerà, è la sua salvatrice irlandese, Isotta. E, quel ch’è peggio, Marke è un uomo buono e potenzialmente un ottimo re, la cui fiducia nelle capacità di Tristano hanno reso il giovane quel valoroso cavaliere che egli è.

Dapprima separati da due Paesi in guerra, ed ora dalla lealtà al re e alla nazione, Tristano e Isotta devono rinunciare ai loro sentimenti in nome della pace e del futuro dell’Inghilterra. Ma più rinnegano la loro passione, e più essa brucia i loro cuori. Nonostante tutti gli sforzi per star lontani l’uno dall’altra, Tristano e Isotta sembrano spinti inesorabilmente a rischiare il tutto per tutto pur di abbracciarsi per un'ultima volta.



La storia

TRISTANO & ISOTTA - con il suo intreccio fatto di battaglie epiche, intrighi a corte, e un amore sfortunato - era da molti anni il sogno nel cassetto dei produttori esecutivi Tony Scott e Ridley Scott. “È la storia di due personaggi che sembrano destinati ad essere divisi per sempre, e che invece proprio il destino unisce”, dice Ridley Scott, regista e produttore del premio Oscar® “Il gladiatore” (Gladiator) ma anche di “Le crociate” (Kingdom Of Heaven). “È una storia dal respiro epico, che però affonda le radici in comportamenti umani che sono eterni”.
Il mito di Tristano e Isotta nasce come leggenda celtica in quel periodo oscuro compreso tra la fine dell’Impero Romano e il Rinascimento. Storia tragica di un amore proibito, il mito è precedente sia alla leggenda di Artù e Ginevra a Camelot, sia al “Romeo e Giulietta” di Shakespeare. “Personalmente, la natura tragica di questa storia d'amore continua a catturarmi”, dice Ridley Scott. “È così potente, sia dal punto di vista emotivo che drammaturgico, che va al di là della sua ambientazione temporale”.

Affascinato da questa storia, Scott ha continuato a lavorarci a fasi alterne per quasi vent’anni, da principio immaginando di dirigerla lui stessa. Proprio conoscendo questo interesse di Scott per questo mito, lo sceneggiatore Dean Georgaris ha inviato alla Scott Free (la società di produzione guidata da Scott e da suo fratello, il regista e produttore Tony Scott), la sua sceneggiatura. La Scott Free ha poi acquistato i diritti del copione, che trasportava l'ambientazione da un Medio Evo quasi magioc ad un'epoca più realistica.

Nonostante Ridley Scott continuasse ad esservi coinvolto in prima persona, egli ha iniziato a cercare un regista che potesse portare al copione anche una sua personale interpretazione. “Come produttore, la cosa più importante era scegliere il giusto regista e lasciargli la libertà di fare ciò che voleva per tradurre sullo schermo la sua lettura della storia”, dice il co-produttore Anne Lai.

Scott ha immediatamente contattato Kevin Reynolds, già autore di epopee su grande scala come “Robin Hood - Principe dei ladri” (Robin Hood: Prince Of Thieves), “Rapa Nui” e “Il conte di Montecristo” (The Count Of Monte Cristo). Dice Reynolds: “In questa storia c’è qualcosa di affascinante. È molto romantica ma anche molto triste, una bellissima tragedia che, nel suo dipanarsi, ricorda da vicino “Romeo e Giulietta””.
La storia è ambientata nella lotta delle varie tribù inglesi per il controllo del territorio, subito dopo la caduta dell'Impero Romano. Nel caos che ne deriva, gli Angli, i Sassoni e gli Iuti invadono la Bretagna da est, mentre gli eserciti del re irlandese Donnchadh (David Patrick O'Hara) invadono la Cornovaglia da ovest.
In uno di questi villaggi, Tristano (James Franco) viene cresciuto da Lord Marke (Rufus Sewell), che ha perduto la mano nel tentativo di proteggere il bambino durante l’incursione irlandese nella quale sono stati uccisi i genitori di Tristano. Giovane, carismatico e tenace, Tristano guida le azioni di guerriglia contro le forze di occupazione irlandese, riuscendo a sconfiggere i più valorosi guerrieri di re Donnchadh. “Tristano odia gli irlandesi, perché hanno sterminato la sua famiglia”, dice James Franco, già interprete delle due pellicole di “Spider Man” e Globo d'Oro® per il film-tv “James Dean”. “Per Tristano, il suo padre adottivo è anche il leader ideale per guidare l’Inghilterra. Se potesse, egli vorrebbe sgominerebbe l'intero esercito irlandese”.

Per Rufus Sewell, il tratto caratteristico di Lord Marke è la dignità e la capacità di leadership. “Lord Marke è un re - in tutto e per tutto, tranne che in un elemento essenziale: ha perduto una mano, e dunque non può più combattere. Il che significa che egli non è più il miglior guerriero, ciò che lo poneva al di sopra di tutti gli altri”.
Dopo un attacco nel quale Tristano si difende strenuamente ma viene sopraffatto, il giovane cavaliere viene dato per morto. “In realtà, egli è stato messo su una barca e mandato al largo, secondo il rito dei funerali vichinghi”, spiega Franco. “Ma Tristano non muore: approdato sulle coste irlandesi, viene salvato da una ragazza che, di fatto, gli salva la vita”.

Tristano non lo sa, ma a salvarlo è Isotta, una principessa irlandese anch’essa senza madre, che vive secondo le rigide regole imposte per lei da re Donnchadh. “Isotta è parte della famiglia reale irlandese, e agogna la libertà”, dice Sophia Myles (“Underworld”). “Isotta ha anche un lato molto spirituale, e presagisce che nella sua vita sta per avvenire un enorme cambiamento. Quando trova quell'uomo che ha fatto naufragio sulla spiaggia, mezzo morto, si innamora di lui a prima vista”.
I due si innamorano e, per un breve periodo, sembra che nulla possa turbare il loro amore, lontano dai drammi e dalle turbolenze che sconvolgono i loro rispettivi Paesi. “Tristano è un guerriero, ma quando conosce Isotta tutto cambia per lui”, dice Franco: “la sua percezione di sé, il suo modo di rapportarsi al mondo”. Aggiunge la Myles: “L’amore tra loro è fortissimo. Isotta è molto strutturata, mentre Tristano è cresciuto in un ambiente tutt’altro che strutturato: per tutta la vita, non ha fatto che combattere. Sono come yin e yang, le due metà della stessa mela”.
Il re, ovviamente, se scoprisse che è vivo, farebbe uccidere Tristano immediatamente: Isotta decide perciò di farlo tornare al sicuro in Inghilterra; e Tristano, dal canto suo, non dice a nessuno - neppure a Lord Marke - dove è stato.
Nel frattempo, re Donnchad ha invitato tutti i signori inglesi delle varie fazioni per sfidarsi per la mano di Isotta, nella speranza di causare ulteriore malanimo tra i vari baroni inglesi. “Lord Marke, allora, manda Tristano, il suo campione, in Irlanda; e Tristano, naturalmente, vince e riporta indietro la ragazza, senza sapere che si tratta proprio di quella stessa Isotta di cui si era innamorato”, spiega Rufus Sewell, acclamato attore teatrale interprete anche di “Dark City”, “Il destino di un cavaliere” (A Knight's Tale) e “La leggenda di Zorro” (The Legend Of Zorro). “Così, questo giovane, in cui Marke ha riposto tutte le sue speranze - il suo figlio adottivo - è innamorato proprio della donna che ha portato a casa perché Marke la sposi”.
Marke sposa Isotta e si prepara a diventare il re di una Inghilterra ora unita, mandando così a monte il piano di Donnchadh di distruggere le varie tribù una volta per sempre. “Marke non sa che sua moglie ama Tristano”, prosegue Sewell. “Marke non solo la ama, ma ama anche Tristano, il suo figlio adottivo - e questo fa nascere un terribile triangolo tra i tre”.
Dice Franco: “Tristano è il classico eroe tragico, diviso tra la lealtà al re e questo amore così totalizzante. La sua tragedia è in queste due lealtà che si combattono a vicenda”.

Franco è stato il primo attore ad essere scelto per il film. “James è un attore non solo straordinariamente dotato, ma anche molto serio e concentrato sul suo lavoro”, dice Ridley Scott. “Già dopo il nostro primo incontro, sapevamo che aveva per questa storia una passione e un amore pari al nostro”.
Dopo un provino insieme a Franco, i realizzatori hanno poi scelto Sophie Myles, già interprete di “Thunderbirds”, “Underworld” e “From Hell”, qui al suo primo ruolo da protagonista. “Sophia ha un grande talento, del tutto istintivo”, dice il produttore esecutivo Jim Lemley. “Abbiamo ritenuto che fosse abbastanza innocente, intelligente e coraggiosa per essere Isotta. Lo abbiamo capito sin dal primissimo provino. Chiunque abbia visto quel provino, ne è rimasto conquistato”.
“La sceneggiatura mi ha commosso”, dice la Myles. “Non riuscivo a staccarmene. Era molto ricca, appassionante, eppure frustrante, perché vorresti che Tristano e Isotta potessero amarsi e stare insieme, e invece questo non è possibile.
A completare il triangolo, nel ruolo di Lord Marke, è appunto Rufus Sewell: “Cercavamo qualcuno che incarnasse non solo la forza, la nobiltà e le qualità paterne di Marke, ma anche che fosse in grado di mostrare la propria vulnerabilità senza apparire debole”, commenta il regista Kevin Reynolds. “Sebbene egli sia noto soprattutto per i suoi ruoli più cupi, Rufus in realtà è molto affascinante ed arguto. Speriamo anzi che proprio questo ruolo gli offra la possibilità di far conoscere anche questo suo lato”.

Lemley aveva già lavorato con l'attore scozzese David Patrick O'Hara in “Braveheart - Cuore impavido”, ed ha subito pensato a lui per il ruolo di re Donnchadh. “È la parte di un uomo maligno e potente, malvagio ma reale, non come il cattivo di un fumetto”, dice Lemley. “Donnchadh è iracondo, però anche potente e stoico. Era molto difficile trovare un attore adatto: David, invece, era perfetto”.
Avendo immaginato di realizzare scene di battaglia feroci e cruente, il regista Reynolds ha voluto un coordinatore delle sequenze acrobatiche che avesse studiato a fondo le tecniche di combattimento nelle varie epoche. “Non si parla di grandi scene di massa”, dice Reynolds, “anche nella realtà storica non si trattava di migliaia di combattenti. Ma proprio perché a combattersi è un numero più ridotto di persone, le battaglie sono più aspre, cruenti”.

Come coordinatore delle sequenze acrobatiche, Reynolds ha scelto perciò Nick Powell, già coinvolto nell scene di battaglia di “Braveheart - Cuore impavido”, “Il gladiatore” e “L’ultimo samurai” (The Last Samurai). “C'è una regola generale che seguo sempre - crercare l'autenticità di stile in qualunque tipo di film io stia facendo”, dice Powell. “Occorre trovare lo stile dei combattimenti in un film sin dall’inizio. Ovviamente, lo stile dei combattimenti per questo film è dettato dal Medio Evo, anche se nessuno ha idea di come combattessero all’epoca. Ma ci si ne può fare un’idea dal tipo di armi che utilizzavano”.
Il primo compito di Powell è stato quello di preparare l’eroe del film. Franco si è sottoposto ad oltre sei mesi di allenamenti prima dell’inizio delle riprese. Quando poi alla troupe si è aggiunto anche Powell, egli ha lavorato con Franco, perfezionando l’allenamento e le sequenze di combattimento. “Abbiamo iniziato a lavorare insieme più o meno quattro settimane prima che James dovesse girare la sua prima scena d’azione”, ricorda Powell. “Il primo mese, abbiamo lavorato sette giorni alla settimana, coreografando ed esercitandoci nelle sequenze di combattimento. James ha lavorato molto duramente per trovare la giusta forma fisica e per imparare ad usare la spada così bene”.

La maggior del parte degli attori ha dovuto addestrarsi: chi ad andare a cavallo, chi a tirare di spada, o con l’arco e le frecce. “Siamo stati molto fortunati, perché tutti gli attori sono stati molto bravi”, dice Powell. “Si sono tutti impegnati ed hanno imparato ad usare le spade e le altre armi in modo credibile. Hanno capito l’importanza dell’autenticità, ed hanno lavorato molto duramente per ottenerla”.


Le riprese

Ben poco rimane, nei documenti storici, di quell’era compresa tra la fine dell’Impero Romano e il Rinascimento. È stato questo il punto di partenza per Reynolds e per lo scenografo Mark Geraghty. “Nessuno sa veramente cosa è accaduto nel Medio Evo – e questo può essere un bene e un male”, dice Reynolds. “Mark ed io siamo partiti da un dato: l’Inghilterra romana nel V secolo dopo Cristo. Poi abbiamo preso i primi documenti successivi a quell’epoca – risalenti al IX secolo dopo Cristo – e siamo, in un certo senso, tornati all’indietro, cercando di colmare la lacuna”.

Reynolds si è affidato molto a Geraghty, con cui aveva collaborato a “Il conte di Montecristo”, sapendo anche che Geraghty avrebbe messo nelle sue scenografie tutta la sua inventiva. Ma, confessa lo scenografo, molto è stato un lavoro di immaginazione e di intuito. “Come fai a creare un mondo che risale a 1.500 anni fa, rendendolo al tempo stesso accessibile alla platea di oggi?”, dice Geraghty. “Ma dato che stiamo facendo un film, e non un documentario, abbiamo preso solo ciò che ci serviva e, da lì, abbiamo cercato di costruire un mondo che immaginavamo avesse l’atmosfera del Medio Evo”.
Geraghty e il suo team hanno compiuto delle ricerche per capire come la gente vivesse, di quali strumenti disponesse per coltivare i campi, che cosa mangiasse, che tipi di abitazioni costruisse per sopravvivere in quelle condizioni. “Quali animali c’erano, in quell’epoca?”, si chiede Geraghty. “In moltissimi campi, abbiamo dovuto lavorare di inventiva, partendo dalle scarne informazioni di cui disponevamo e rispondendo alle necessità del copione”.

Poiché le strutture in pietra (al di là di quelle lasciate dai Romani) non hanno cominciato ad apparire prima dell’anno 1000, Geraghty e il suo team hanno dedotto che la maggior parte delle strutture dovesse essere in legno.
“Quando si è trattato di costruire il castello irlandese, ci siamo rifatti ad un’influenza celtica, perché siamo sicuri che all’epoca era dominante”, dice. “Invece, per tutto ciò che è ambientato in Inghilterra, ci siamo rifatti più ad un’influenza romana”.
Alla ricerca dei paesaggi che avevano immaginato, Reynolds, Lemley e Geraghty hanno trascorso mesi visitando la Romania, la Francia, la Scozia e l’Inghilterra, prima di trovare ciò che cercavano in Irlanda e nella Repubblica Ceca.
Commenta Reynolds: “Sotto molti punti di vista, volevamo creare un luogo che di fatto non è mai esistito. Ecco perché abbiamo cercato di combinare insieme il meglio dell’Irlanda e della Repubblica Ceca per creare questo luogo del tutto immaginario”.

Ma sebbene gli esterni sulla costa occidentale dell’Irlanda fossero ciò che i realizzatori cercavano per i cupi e selvaggi anni del Medio Evo in Irlanda e in Cornovaglia, la loro lontananza e l’imprevedibilità delle condizioni meteorologiche hanno rappresentato un vero incubo. “C’era un mucchio infinito di variabili: il tempo, la logistica, la costruzione delle scenografie, il trasporto della troupe da e sul luogo delle riprese – è stata un’impresa titanica”, dice Reynolds.
Eppure la sfida valeva lo sforzo. “Mi è sembrato importante arrivare fin lì e avere quei paesaggi per ottenere la giusta ambientazione, la giusta epicità”, dice il regista.
Il set del Dunluce Castle di re Donnchach è stato costruito su una piccola isola sulla costa occidentale irlandese, sulle spiagge sabbiose di Glassillaun. “Volevamo dare l’impressione che questo castello fosse lì da sempre, perciò abbiamo cercato di fondere questo castello nel paesaggio, come se la popolazione ne fosse stata influenzata”, dice Geraghty. “E poi il tempo. Abbiamo dovuto costruire qualcosa che potesse resistere al vento e alle durezze climatiche, proprio come se fosse un castello vero”.

Ma girare su un’isola ha posto non pochi problemi. “Il set era raggiungibile solo due ore al giorno, a seconda delle maree. È stato molto difficile organizzare le riprese in un ambiente del genere, ma sentivamo che questo posto offriva così tanto in termini visivi che valeva la pena di affrontare tutti questi disagi”.
Un set particolarmente amato sia da Reynolds che da Geraghty è la darsena romana dove Tristano e Isotta possono amarsi di nascosto. Come molte delle scenografie di questo film, anche la darsena viene bruciata per esigenze di copione. La sera in cui questa darsena doveva prendere fuoco, Reynolds ha offerto a Geraghty l’onore di accendere il fuoco – un onore che lo scenografo ha declinato. Per tutte le riprese, Geraghty non ha mai voluto assistere all’incendio delle sue scenografie.
Come per le scenografie, anche per quanto riguarda i costumi si è dovuto procedere a partire dal poco che si conosce, affidandosi piuttosto all’immaginazione e all’intuito di Maurizio Millenotti. Due volte candidato all’Oscar® (per “Amleto” e per “Otello”, entrambi di Zeffirelli), Millenotti aveva ben poche fonti storiche a cui rifarsi. I suoi costumi sono essenziali, grezzi perfino, eppure sottilmente elaborati e accuratissimi nei dettagli. “Abbiamo cercato di capire quali materiali fossero disponibili all’epoca”, dice Millenotti, che ricorda anche le influenze romane e celtiche.

Sebbene i costumi, in teoria, dovessero adattarsi ad un’epoca assai buia della Storia, la loro qualità fondamentale doveva essere la comodità e l’indossabilità. “Devi poter indossare un costume come se fosse una t-shirt o un paio di jeans”, dice Millenotti, “perché quello, all’epoca, era il vestiario di ogni giorno. La sfida era creare qualcosa che suggerisse un luogo e un’epoca, ma che al tempo stesso il pubblico di oggi potesse in qualche modo riconoscere”.
Millenotti è arrivato a Praga dieci settimane prima dell’inizio delle riprese con un camion pieno di tessuti acquistati in Italia. Poi, ha avviato una sartoria ed ha creato il 90% dei costumi da zero, per poi trasferire tutto il reparto sartoria in Irlanda tre settimane prima dell’inizio delle riprese. Tutti i dettagli dei costumi in pelle sono stati fatti a mano, così come le cuciture per le gonne.
“Andavo a trovarlo nella sartoria, e lui era lì che ricamava il vestito di Lady Serafine”, ricorda Lemley. “Il fatto che Maurizio sia riuscito a farcela, e così bene – è semplicemente straordinario. È come un padrino – una persona incredibile”.
Per la Myles, che aveva appena le riprese del film di fantascienza “Thunderbirds”, dove indossava tacchi alti e ciniglia rosa, i costumi di TRISTANO & ISOTTA sono stati una novità esotica. “Sono abiti in costume, ma molto confortevoli da indossare”, dice. “Maurizio ha un gusto semplicemente straordinario. Tutti i suoi costumi non sono solo incredibili da guardare, ma anche meravigliosi da indossare. Tutta quella seta – fantastico, davvero fantastico”.

Per creare la giusta atmosfera visiva di un film ambientato nel Medio Evo, Reynolds ha chiesto l’aiuto del direttore della fotografia Arthur Reinhart, che aveva colpito la sua attenzione grazie ad un piccolo film polacco, “Nothing”. “Abbiamo cercato – nei limiti del tempo che avevamo – di creare qualcosa di molto forte”, dice Reynolds, “perché volevamo dare a questo film un look del tutto unico – e Arthur c’è riuscito”.
TRISTANO & ISOTTA è il primo film in lingua inglese cui Reinhart abbia lavorato (in precedenza, aveva lavorato solo ad una serie televisiva in lingua inglese, “Children Of Dune”). “La prima volta che ho incontrato Kevin, abbiamo concordato su tonalità molto scure, grige, oppure di argento saturato”, dice Reinhart. “Cercavamo una ricchezza visiva che rispecchiasse la profondità delle emozioni dei personaggi, e che desse allo spettatore un’idea visiva chiara di come avrebbe potuto essere il Medio Evo”.

L’inclemente tempo irlandese ha posto a Reinhart non meno problemi di quanti ne abbia posti a Geraghty. “In Irlanda, dove quattro stagioni si alternano nel giro di quindici minuti, è praticamente impossibile rispettare la continuità delle luci: cambia tutto così in fretta, che è impossibile stargli dietro!”, ride Reinhart. “La cosa più difficile è stata proteggere la cinepresa dalle oscillazioni causate dal vento” – ma anche dalle onde dell’Oceano Atlantico, che più di una volta hanno minacciato di buttare a mare la troupe e tutte le attrezzature.


Gli interpreti

JAMES FRANCO (Tristano) ha vinto un Globo d’Oro® per l’acclamata interpretazione del ruolo di James Dean nell’omonima biografia della TNT diretta da Mark Rydell. Sempre per “James Dean”, è stato candidato sia ad un Emmy® che ad uno Screen Actors Guild Award. È stato poi Harry Osborn nei due film della serie “Spider-Man”, cui farà seguito “Spider-Man 3”, diretto da Sam Raimi.
Di recente, Franco ha interpretato “The Company”, di Robert Altman, con Neve Campbell, “The Great Raid”, di John Dahl, con Benjamin Bratt, “Sonny”, che ha segnato il debutto nella regia di Nicolas Cage, “Colpevole d’omicidio” (City By The Sea), di Michael Caton-Jones, con Robert De Niro; e poi, ancora, “Deuces Wild”, prodotto da Martin Scorsese, “Costi quel che costi” (Whatever It Takes) e “Mai stata baciata” (Never Been Kissed).
In televisione, ha interpretato l’acclamata serie NBC “Freaks And Geeks”.

SOPHIA MYLES (Isotta), figlia di un vicario e cresciuta a Islesworth, nella zona Ovest di Londra, è stata notata ad una recita scolastica (aveva 16 anni) da un responsabile del casting, che le ha offerto un ruolo per una riduzione televisiva di Il principe e il povero. Sebbene abbia dovuto imparare la parte di notte, mentre di giorno studiava per gli esami finali, ha avuto uno straordinario successo sia sul piccolo schermo che di fronte alla commissione. Sempre durante gli esami, si è poi trovata ad interpretare “Big Women”: a quel punto, la Myles ha deciso di rinunciare a studiare Filosofia a Cambridge per diventare attrice a tutti gli effetti.
La Myles è stata poi Susan in “Mansfield Park”, di Patricia Roczema, e la madre di Oliver Twist nell’adattamento televisivo firmato da Bleasdale, cui ha fatto seguito un altro ruolo dickensiano nel “Nicholas Nickleby” di ITV, con Charles Dance.
Sul grande schermo, la Myles è stata protagonista del film in costume “The Abduction Club”, con Matthew Rys, diretto da Stefan Schwartz, e del thriller “From Hell – La vera storia di Jack lo Squartatore”, dove ha interpretato il ruolo della moglie di Johnny Depp.
Con Kate Beckinsale e Michael Sheen, ha interpretato il thriller futuristico “Underworld”, seguito da “Thunderbirds”.

RUFUS SEWELL (Marke) si è affermato come un attore versatile ed eclettico tanto in teatro, quanto in televisione e sul grande schermo. Di recente, è tornato a Broadway con “Shining City”, dell’acclamato drammaturgo Conor McPherson.
Sul grande schermo, è stato accanto ad Antonio Banderas e Caterina Zeta-Jones in “La leggenda di Zorro” (The Legend Of Zorro); ha da poco terminato le riprese di “The Illusionist”, di Neil Burger, con Edward Norton e Paul Giamatti, che sarà distribuito nel corso del 2006.
Sewell si è imposto all’attenzione di pubblico e critica nel 1994, con l’adattamento televisivo per la BBC di “Middlemarch”; sul piccolo schermo è tornato poi nel 2003, quale acclamato protagonista di “Charles II”, diretto da Joe Wright sempre per la BBC. Più di recente, è stato Petrucchio in una versione moderna di “La bisbetica domata” (The Taming Of The Shrew), di Shakespeare, sempre per la BBC.
Tra i film interpretati a Hollywood, “Il destino di un cavaliere” (A Knight’s Tale), “Dark City”, “Padrona del suo destino” (Dangerous Beauty) e “La mossa del diavolo” (Bless The Child). Ha inoltre interpretato “Carrington”, di Christopher Hampton, con Emma Thompson e Jonathan Pryce, “Cold Comfort Farm”, di John Schlesinger, “Hamlet”, di Kenneth Branagh, “Illuminata”, di John Turturro, e “Martha da legare” (The Very Thought Of You), con Joseph Fiennes e Tom Hollander.
Sewell ha debuttato sui palcoscenici del West End londinese nel 1993 con “Making It Better”, che gli è valso il premio del London Critics Circle come Miglior Esordiente dell’Anno. A Broadway, è stato poi l’acclamato interprete dell’inedito “Translations”, di Brian Friel, con Brian Dennehy. Tra le sue altre interpretazioni teatrali di rilievo, “Rat In The Skull”, diretto da Stephen Daldry, il ruolo di Macbeth nel West End, e l’acclamato “Luther”, di John Osborne, al Royal National Theatre.
Sewell ha studiato alla Central School of Drama di Londra ed ha debuttato sul grande schermo con “Bella e inaccessibile” (Twenty-One).

DAVID PATRICK O’HARA (Re Donnchadh),
terminate le riprese di TRISTANO E ISOTTA, si è unito al cast dell’imminente “The Departed”, di Martin Scorsese. Con Lynda LaPlante, è poi il protagonista della serie “The Commander”. Più di recente, ha interpretato l’acclamato “Hotel Rwanda”.
Di origine irlandese ma cresciuto in Scozia, O’Hara ha debuttato al cinema con “Comfort And Joy”. La sua vasta filmografia comprende tra l’altro “Braveheart – Cuore impavido”, “Stander”, “Den Of Lions”, “Made”, “Amori e imbrogli” (The Matchmaker) e “Fever”.
In televisione, ha interpretato tra l’altro le serie “Taggert” e “One By One”, nonché “Crossfire Trail”, “The District”, “Jesus”, “Oliver Twist” e “Prime Suspect 5”.

HENRY CAVILL (Melot) è cresciuto a Jersey, una delle isole del Canale della Manica, ed ha iniziato a recitare a scuola.
Sul grande schermo, ha interpretato “Laguna”, di Dennis Berry, con Joe Mantegna, seguito da “Il Conte di Montecristo” (The Count of Monte Cristo) e “I Capture The Castle”, oltre a una serie di film e telefilm meno noti. Per la televisione, ha inoltre interpretato “Inspector Lynley’s Mysteries: Well-Schooled In Murder”.

JB BLANC (Leon) è nato a Parigi, da madre inglese e padre francese. All’età di 3 anni, si è trasferito nello Yorkshire, dove ha iniziato gli studi, poi culminati nel 1990 con il diploma alla Royal Academy Of Dramatic Arts. Per oltre 15 anni, ha lavorato in teatro in Inghilterra, e per 3 anni è stato con il Royal National Theater di Londra, accumulando esperienze in ogni genere di drammaturgia e rappresentazione – dall’avanguardia ai classici greci e di Shakespeare.
La sua carriera cinematografica è stata lanciata nel 2002 da “Il Conte di Montecristo” (The Count Of Monte Cristo), a seguito del cui successo si è trasferito a Los Angeles, dove attualmente vive. Tra i suoi prossimi film, la pellicola indipendente “Moonlight Serenade”.

THOMAS SANGSTER (Tristano da ragazzo) ha debuttato nel film-tv BBC “The Adventures Of Station Jim”, con Prunella Scales, George Cole e Frank Finley, seguito da un film-tv Showtime “Bobbie’s Girl”, con Jonathan Silverman, Bernadette Peters e Rachel Ward.
A Vancouver, ha poi girato “The Miracle Of The Cards”, per tornare poi alla BBC (accanto a Klaus Maria Brandauer) con “Stig Of The Dump”, adattato da un racconto di Clive King e premiato sia con l’Emmy® che con il BAFTA. Sangster è stato premiato nel 2003 al Festival di Montecarlo come Miglior Attore di Mini-Serie.
“Love Actually” è stato il suo primo film internazionale a grosso budget, interpretato accanto a Liam Neeson, e che gli è valso una candidatura al Satellite Award come Miglior Attore Non Protagonista (Musical/Commedia). Per questo film, ha dovuto imparare a suonare la batteria e – cosa ancora più impegnativa – a dare il suo primo bacio cinematografico.
Successivamente, ha interpretato la serie televisiva BBC “Featherboy”, cui farà seguito il film “Nanny McPhee”, di Emma Thompson e Kirk Jones.


I realizzatori

KEVIN REYNOLDS (Regia) è nato a San Antonio, nel Texas. Dopo essersi laureato in Legge alla Baylor University, ha iniziato a scrivere discorsi per l’allora Governatore del Texas. Dopo qualche anno, ha deciso di dedicarsi al cinema, iscrivendosi dapprima alla scuola di cinema della University Of Texas di Austin, e successivamente a quella della University Of Southern California. La sua tesi in Sceneggiatura, “Ten Soldiers”, è diventata poi il film “Alba rossa” (Red Dawn), diretto da John Milius. Steven Spielberg, che aveva visto il suo film d’esame, “Proof”, gli ha poi chiesto di scriverci una sceneggiatura per un lungometraggio: il risultato è stato il debutto nella regia di Reynolds, “Fandango”, che ha segnato la sua prima collaborazione con Kevin Costner.
Reynolds e Costner hanno poi lavorato insieme a “Robin Hood – Principe dei ladri” (Robin Hood: Prince Of Thieves), “Rapa Nui” e “Waterworld”. Su tutti, Reynolds considera il suo preferito il secondo film che ha diretto, “Belva di guerra” (Beast Of War). Ha inoltre diretto “187 – Codice Omicidio”, con Samuel Jackson, e, di recente, “Il Conte di Montecristo” (The Count Of Monte Cristo), con Guy Pearce e Jim Caviezel.

DEAN GEORGARIS (Sceneggiatura) ha scritto il recente “The Manchurian Candidate”, con Denzel Washington e Meryl Streep, “Lara Croft Tom Raider: La culla della vita” (Lara Croft Tomb Raider: The Cradle Of Life), di Jan DeBont, con Angelina Jolie, e “Paycheck”, di John Woo, con Ben Affleck e Uma Thurman.
Georgaris è cresciuto a New York e si è laureato con lode in Scienze Politiche allo Swarthmore College. Dopo aver vissuto a Firenze per sei mesi, ha deciso di lavorare in campo artistico, e si è iscritto ad un corso di regia alla scuola di cinema della University Of Southern California, che ha poi lasciato per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.

LISA ELLZEY (Produttore) è Senior Production Executive della Twentieth Century Fox; in precedenza, è stata Presidente della Scott Free Entertainment, la società di produzione di Ridley Scott e Tony Scott. Ha prodotto “In Her Shoes”, di Curtis Hanson, con Cameron Diaz, Shirley MacLaine e Toni Collette, ed è stata produttore esecutivo di “Le crociate” (Kingdom Of Heaven), di Ridley Scott, con Orlando Bloom, Liam Neeson, Ed Norton e Jeremy Irons.
Con la Scott Free, nel 2002 è stata il co-produttore esecutivo di “The Gathering Storm”, per la HBO, biografia di Winston Churchill interpretata da Albert Finney e Vanessa Redgrave. Candidato a 9 premi Emmy®, “The Gathering Storm” ne ha vinti 3: uno per Albert Finney come Miglior Attore (Mini-Serie/Film-Tv), uno per Hugh Whitemore per la Miglior Sceneggiatura, e uno per la Ellzey per il Miglior Film-Tv. Il film ha inoltre vinto due Globi d’Oro®, tra cui quello come Miglior Film-Tv e 3 premi BAFTA.
Sempre nel 2002, è stata co-produttore esecutivo del reality “AFP: American Fighter Pilot”, per la CBS.
Prima di lavorare alla Scott Free, è stata Presidente della Sonnenfeld/Josephson, dove è stata produttore associato di “The Crew”, con Burt Reynolds e Richard Dreyfuss. In precedenza, la Ellzey è stata Vice-Presidente della Red Wagon Productions di Doug Wick.
La Ellzey ha iniziato la sua carriera come produttore del film indipendente a basso budget “The Poison Tasters”, con French Stewart, presentato nel 1995 al Festival di Cannes. Nei tre anni intercorsi tra la realizzazione del film e la sua presentazione, è stata assistente al dipartimento Motion Pictures Literary della Creative Artists Agency.

GIANNINA FACIO (Produttore) ha co-prodotto “Il genio della truffa” (Matchstick Men), di Ridley Scott, con Nicolas Cage. Con la sua società di produzione, la Cara Films, e insieme alla Scott Free Productions, è attualmente impegnata nella produzione di “Alles Bob”, che sarà finanziato dalla Intermedia Films, di “The Big Blow”, che sarà diretto da Jake Scott, di “The Lost Legion”, prodotto ed interpretato da Jackie Chan, e di “Monopoly”, adattamento cinematografico del celebre gioco di società. Produrrà inoltre “The Untitled Ocean Project”, un film sui pericoli dell’inquinamento degli oceani. La Facio, infatti, è una attivista nelle cause ambientaliste, tanto da assoldare come registi i surfisti The Malloys. Ancora con Ridley Scot, produrrà l’adattamento della dinastia dei Gucci, scritto da William Nicholson (“Il gladiatore” [The Gladiator]) per la Paramount.
La Facio è nata in Costa Rica e si è trasferita a Washington quando suo padre è stato nominato ambasciatore del suo Paese negli Stati Uniti. Dopo essere tornata in Costa Rica, si è poi trasferita in Italia all’età di 14 anni, dove ha finito le scuole ed ha studiato arte, ballo e lingue. Laureata con lode come traduttrice simultanea in quattro lingue, ha iniziato la sua carriera come ballerina, prima in Italia e poi con la compagnia di ballo nazionale del Costa Rica.
Si è poi dedicata alla recitazione, vincendo numerosi premi in Italia e accumulando 17 pellicole e 2 spettacoli televisivi prima di dedicarsi a tempo pieno alla produzione.

MOSHE DIAMANT (Produttore) ha prodotto ed è stato produttore esecutivo di moltissime pellicole, tra cui “Kansas”, con Matt Dillon, “L’ultima luna d’agosto” (Full Moon In Blue Water), con Gene Hackman e Teri Garr, “Nightgame – Partita con la morte”, “Il giallo del bidone giallo” (Men At Work), con Emilio Estevez e Charlie Sheen, “Senza tregua” (Hard Target), di John Woo, “Maximum Risk”, con Jean-Claude Van Damme, “Timecop – Indagine dal futuro”, “L’ultima missione” (Men At War), “A rischio della vita” (Sudden Death), “La prova” (The Quest), “The Body” e “D’Artagnan” (The Musketeer).
Dopo “Extreme Ops”, con Devon Sawa, Rufus Sewell e Bridgette Wilson-Sampras, Diamant ha prodotto “A Sound Of Thunder”, con Edward Burns, Ben Kinglsey e Catherine McCormack, “Hairy Tale”, con Matthew Modine e Roma Downey, “Spartan”, di David Mamet, con Val Kilmer, Derek Luke e William H. Macy, e “Imaginary Heroes”, scritto e diretto da Dan Harris ed interpretato da Sigourney Weaver, Jeff Daniels e Emile Hirsch.

ELIE SAMAHA (Produttore) è stato Presidente e Amministratore Delegato della Franchise Pictures, una delle più prolifiche società di produzione e co-finanziamento dell’industria del cinema.
In tre anni e mezzo, Samaha ha trasformato la Franchise in una vera e propria mini-major che ha prodotto pellicole interpretate dalle maggiori stelle del box-office, tra cui Michael Douglas, Bruce Willis, Matthew Perry, Jack Nicholson, Marlon Brando, Jennifer Lopez, Kevin Costner, Danny De Vito, John Travolta, Sylvester Stallone, Sean Penn, Cameron Diaz, Wesley Snipes, Gene Hackman e Kevin Spacey.
La Franchise Pictures ha siglato un accordo di distribuzione per gli Stati Uniti con la Warner Bros., iniziato da “FBI – Protezione testimoni” (The Whole Nine Yards), con Bruce Willis e Matthew Perry, uscito nel febbraio 2000, seguito nell’aprile 2004 da “FBI – Protezione testimoni 2” (The Whole Ten Yards). Sempre con la Warner, ha distribuito “L’arte della guerra” (The Art Of War), con Wesley Snipes, “La promessa” (The Pledge), diretto da Sean Penn, con Jack Nicholson, “Il colpo” (Heist), scritto e diretto da David Mamet ed interpretato Gene Hackman e Danny De Vito, e “Matrimonio impossibile” (The In-Laws), con Michael Douglas e Albert Brooks.
La Franchise ha poi prodotto, sempre distribuiti negli USA dalla Warner, “Angel Eyes – Occhi d’angelo”, di Luis Mandoki, con Jennifer Lopez e Jim Caviezel, “La rapina” (3,000 Miles To Graceland), con Kurt Russell e Kevin Costner, “Driven”, con Sylvester Stallone, “Paura.com” (FearDotCom), con Stephen Dorff, Natasha McElhone e Stephen Rea, “Colpevole d’omicidio” (City By The Sea), di Michael Caton-Jones, con Robert De Niro, Frances McDormand e James Franco, e “Ballistic” (Ballistic: Ecks Vs Sever), con Antonio Banderas e Lucy Liu. Nel marzo 2004, è uscito poi “Spartan”, di David Mamet, con Val Kilmer e Derek Luke.
La Franchise ha anche prodotto e distribuito “Il dragone” (The Green Dragon), con Patrick Swayze e Forest Whitaker, “Crime Shades” (The Caveman’s Valentine), con Samuel L. Jackson, “Le cose che so di lei” (Things You Can Tell Just By Looking At Her), con Glenn Close, Holly Hunter, Amy Brenneman e Cameron Diaz, vincitore del premio nella sezione Un Certain Regard a Cannes, e “The Big Kahuna”, con Danny De Vito e Kevin Spacey.
La Franchise è titolare dei diritti di tutti i suoi film e opera come una società di vendita internazionale, occupandosi della distribuzione, del marketing e della consegna, in tutto il mondo. Samaha si è occupato di una serie di pellicole che verranno distribuite nel corso dell’anno dalla Franchise Pictures.

RIDLEY SCOTT (Produttore) è uno dei più celebrati registi del nostro tempo. Già regista di successo di spot pubblicitari, ha portato la sua visionarietà ad un nuovo modo di fare cinema, consacrato dal successo mondiale di critica e di pubblico.
Di recente, ha prodotto e diretto “A Good Year”, di nuovo con Russell Crowe, per la Fox 2000 Pictures, che sarà distribuito l’anno prossimo.
Nel 2003, ha rimontato un suo classico, “Blade Runner“, per l'uscita in DVD, dopo che il film era diventato un titolo di riferimento della fantascienza ma anche la pellicola più “giovane” ad essere inserita nel National FIlm Archives della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Scott si è occupato anche del Director’s Cut di “Alien”, uscito nelle sale in coincidenza con il 25° anniversario della prima uscita sul grande schermo. Ha inoltre diretto “Le crociate” (Kingdom Of Heaven), con Orlando Bloom, distribuito dalla Twentieth Century Fox a partire dal maggio 2005, e l’acclamato “Il genio della truffa” (Matchstick Men) per la Warner, con Nicolas Cage, Sam Rockwell e Alison Lohman. Sempre nel 2003, la Regina Elisabetta d'Inghilterra l’ha insignito del titolo di Cavaliere.
Nel 2002, è stato candidato all’Oscar® per “Black Hawk Down”, che ha diretto e prodotto con Jerry Bruckheimer, sull’esperienza americana in Somalia. In precedenza, aveva ottenuto una candidatura come Miglior Regista per “Il gladiatore” (Gladiator), vincitore dell’Oscar® come Miglior Film nel 2000. Drammatica rievocazione dell’antica Roma, interpretata da Russell Crowe e Joaquin Phoenix, “Il gladiatore” è stato candidato a 12 Oscar®, guadagnandosi ben cinque statuette, tra cui quella appunto per il Miglior Film e quella per il Miglior Attore (Russell Crowe); il film ha vinto inoltre il Globo d’Oro® e il BAFTA come Miglior Film ed ha incassato oltre 450 milioni di dollari nel mondo. Sempre nel 2000, Scott ha diretto “Hannibal”, basato sul sequel di Thomas Harris a “Il silenzio degli innocenti” (The Silence Of The Lambs), interpretato da Anthony Hopkins e Julianne Moore. Anche queste pellicole hanno consacrato definitivamente il genio di Scott, già impostosi con titoli come “Alien”, “Blade Runner” e “Thelma & Louise”. La sua filmografia comprende poi “Legend”, con Tom Cruise, “Chi protegge il testimone” (Someone To Watch Over Me), con Tom Berenger, “Black Rain - Pioggia sporca”, con Michael Douglas e Andy Garcia.
Nel 1995, con suo fratello Tony, ha costituito la Scott Free Entertainment, una società di produzione televisiva e cinematografica, con cui i due fratelli hanno prodotto “Albatros - Oltre la tempesta” (White Squall), con Jeff Bridges, “Soldato Jane” (G.I. Jane), con Demi Moore, entrambi diretti da Scott, nonché “Il sapore del sangue” (Clay Pigeons), con Vince Vaughn e Joaquin Phoenix, e “Per amore dei soldi” (Where The Money Is), con Paul Newman.
Per la televisione, la Scott Free ha inoltre prodotto la serie antologica di Showtime “The Hunger”, vincitrice del premio CableACE. Attualmente, la Scott Free è impegnata nella produzione di “Numbers”, un programma della CBS/Paramount attualmente alla sua seconda stagione. La Scott Free si è occupata inoltre della produzione esecutiva di “The Gathering Storm”, sempre per HBO, un tv-movie sulla vita di Winston Churchill interpretato da Albert Finney e Vanessa Redgrave, e premiato con 3 Emmy® (uno per Albert Finney come Miglior Attore Protagonista, uno per Hugh Whitemore come Miglior Sceneggiatura di una Miniserie e uno per Scott come produttore esecutivo della Miglior Miniserie). Sempre con questo progetto, Scott ha vinto un Globo d'Oro® per la Miglior Miniserie e Finney un Globo d'Oro® come Miglior Attore. “The Gathering Storm” ha vinto inoltre tre BAFTA.
Scott ha inoltre prodotto il film HBO “RKO 281”, candidato all’Emmy® e premiato con il Globo d'Oro®, interpretato da Liv Schreiber, James Cromwell e Melanie Griffith.
Fondata nel 1968 da Scott e da suo fratello Tony, la RSA è ben presto diventata una delle società di maggior successo in Europa. Negli anni, Scott ha diretto oltre 2.000 spot pubblicitari, molti dei quali premiati ai festival di Venezia e di Cannes, nonché dal New York Art Directors’ Club. Scott è tuttora molto attiovo nella RSA, che ha oggi uffici a Londra, New York e Los Angeles e che ha la rappresentanza di alcuni dei maggiori registi del settore pubblicitario.
La Black Dog Films, creata con suo figlio Jake nel 1998, si occupa invece della produzione di video musicali per artisti come i REM, gli U-2 e Puff Daddy. La Black Dog Films, premiata con il DEAD Pencil Award nel 2002, ha uffici a Los Angeles e Londra.
Scott è inoltre co-Amministratore Delegato della Pinewood-Shepperton, uno dei maggiori complessi di studi cinematografici europei, con 42 teatri di posa, spazi esterni e pluripremiati servizi logistici e di post-produzione per l'industria cinematografica. Nel 1995, i fratelli Scott (come parte di un consorzio) hanno acquistato gli Shepperton Studios, che si sono poi fusi con i Pinewood Studios nel 2001.
Nato a South Shields, nel Northumberland (Inghilterra), Scott è cresciuto a Londra, nel Cumbria, nel Galles e in Germania prima di tornare nell’Inghilterra nord-orientale, dove si è stabilito a Stockton-on-Trees. Studente di grafica e di pittura al West Hartlepool College Of Art, ha studiato alla Royal Academy Of Art, tra gli altri insieme a David Hockney. Proprio mentre frequentava la Royal Academy Of Art ha completato il suo primo cortometraggio, “Boy And A Bicycle”, interpretato da suo fratello Tony.
Laureatosi con lode, Scott ha vinto una borsa di studio negli Stati Uniti, dove ha lavorato alla Time-Life con documentaristi del calibro di Richard Leacock e D.A. Pennebaker. Tornato in Inghilterra, è andato a lavorare alla BBC come scenografo, diventando poi nel giro di un anno regista di molti dei popolari programmi televisivi dell'emittente.
Scott è passato alla regia cinematografica con “I duellanti” (The Duellists), Gran Premio della Giuria a Cannes nel 1978. Il suo film successivo è stato ”Alien”, premio Oscar® per gli Effetti Visivi. Il film successivo di Scott, “Blade Runner”, interpretato da Harrison Ford, è considerato oggi una pietra miliare del cinema contemporaneo.
Nel 1992, ha ottenuto la sua prima candidatura all’Oscar® e al BAFTA come Miglior Regista per “Thelma & Louise”, candidato anche come Miglior Film.

TONY SCOTT (Regia/Produttore) è un maestro nel bilanciare un virtuosismo tecnico viscerale con uno straordinario senso del ritmo, uniti per creare indimenticabili film d’azione. Già al lavoro sul suo prossimo progetto, Scott mostra una vena creativa invidiabile in uno dei registi di maggior successo a Hollywood.
Con suo fratello Ridley, Tony Scott ha creato “Numb3rs”, una serie di polizieschi da un’ora ciascuno (ispirati a casi veri) prodotta dalla Scott Free Productions in associazione con la Paramount Network Television per la CBS – storia di un genio della matematica assoldato nell’FBI dal fratello per aiutarlo in un’indagine su una serie di crimini a Los Angeles.
Tra le sue pellicole più recenti, “Domino”, con Keira Knightly; “Il fuoco della vendetta” (Man On Fire), con Denzel Washington, che la Twentieth Century Fox ha distribuito a partire dall’aprile 2004; e, ancora, nel 2001, “Spy Game”, della Universal, il primo film a riunire Robert Redford e Brad Pitt dopo “In mezzo scorre il fiume” (A River Runs Through It, 1992).
La sua capacità di costruire grandi successi scegliendo con pari attenzione il soggetto e il cast è stata ulteriormente dimostrata da “Nemico pubblico” (Enemy Of The State), della Touchstone, uno dei maggiori successi del 1998, interpretato da Will Smith e Gene Hackman, e prodotto da Jerry Bruckheimer. Sempre nel 1998, Scott ha diretto un episodio della serie televisiva “The Hunger”, una trilogia con Giovanni Ribisi e David Bowie, adattato dal suo film “Miriam si sveglia a mezzanotte” (The Hunger), del 1983.
Nel 1996, Scott è diventato uno dei pochissimi registi dal miliardo di dollari d’incasso grazie al successo di “Allarme rosso” (Crimson Tide), un thriller nucleare interpretato dai due premi Oscar® Denzel Washington e Gene Hackman, e “The Fan - Il mito”, della Tri-Star, con Robert De Niro nei panni di un fan di baseball ossessionato dal suo mito, un campione interpretato da Wesley Snipes.
Nato a Newcastle, Tyne and Wear, in Inghilterra, Scott ha frequentato la Sunderland Art School, dove si è diplomato in pittura. Mentre stava completando i suoi studi al Leeds College, ha cominciato ad interessarsi al cinema ed ha realizzato “One Of The Missing”, un film di mezz’ora finanziato dal British Film Institute e basato su un racconto di Ambrose Bierce. Scott ha poi ottenuto un Master al Royal College Of Arts, ed ha realizzato un’altra pellicola per il British Film Institute, “Loving Memory”, basato su una sceneggiatura originale finanziata da Albert Finney.
Nel 1973, con il fratello Ridley, ha costituito la RSA, una società di produzione di spot pubblicitari con sede a Londra, con la quale nel decennio successivo avrebbe realizzato alcune delle più memorabili pubblicità, perfezionando il suo vocabolario cinematografico e venendo premiato con i maggiori riconoscimenti del settore, dal premio Clio ai Leoni d’Oro e d’Argento del Festival della Pubblicità di Cannes, fino al Designers & Art Directors Award di Londra.
In questo periodo, Scott ha diretto anche due documentari e uno special televisivo di un’ora, “Author Of Beltraffio”, da un racconto di Henry James.
Scott ha debuttato come regista cinematografico nel 1983, con “Miriam si sveglia a mezzanotte”, con Catherine Deneuve, David Bowie e Susan Sarandon. Tre anni dopo, ha diretto Tom Cruise e Kelly McGillis in “Top Gun”, uno dei maggiori successi della storia del cinema, poi seguito da “Beverly Hills Cop 2 - Un piedipiatti a Beverly Hills 2”.
Nei cinque anni successivi, ha diretto “Revenge” (1988), con Kevin Costner e Anthony Quinn, “Giorni di tuono” (Days Of Thunder, 1990), con Tom Cruise e Robert Duvall, “L’ultimo boy scout” (The Last Boy Scout, 1991), con Bruce Willis, e l'acclamato “Una vita al massimo” (True Romance, 1993), con Christian Slater, Roseanna Arquette e Christopher Walken, da una sceneggiatura di Quentin Tarantino.
Nel 1995, i fratelli Scott hanno dato il loro contributo decisivo all'industria cinematografica inglese acquistando gli Shepperton Studios, ad ovest di Londra, che hanno ospitato le riprese di oltre 600 pellicole.

JIM LEMLEY (Produttore esecutivo) ha lavorato per gli ultimi 11 anni alla Icon Productions, la società di produzione di Mel Gibson, fino a divenire di recente l’Amministratore Delegato della Icon Entertainment, con sede a Londra. La sua filmografia comprende “We Were Soldiers”, “Amata immortale” (Immortal Beloved), “Maverick”, “Payback – La rivincita di Potter” e “187 – Codice Omicidio” (con Kevin Reynolds). Sempre negli anni alla Icon, è stato anche Presidente della Divisione Tv. Per il piccolo schermo, ha prodotto “The Three Stooges” per la ABC e “Invincible” per la TBS.
TRISTANO E ISOTTA rappresenta il suo primo progetto da quando ha lasciato la Icon.
Di recente, ha prodotto “Red Eye”, con il suo abituale collaboratore Bonnie Curtis (“AI – Intelligenza Artificiale”, “Minority Report”), di Wes Craven. Tra gli altri suoi prossimi progetti, “Slanted And Enchanted”, diretto da Chris Columbus, un thriller erotico ambientato a Parigi e diretto da Antoine Fuqua (“Training Day”), “The Diving Bell And The Butterfly”, prodotto con Kathleen Kennedy e basato sull’omonimo romanzo adattato da Ron Harwood (“Il pianista” [Il pianista]).

FRANK HÜBNER (Produttore esecutivo) vanta nella sua filmografia titoli come “My First Mister”, “George And The Dragon”, “Baby Genius: Return of The Superbabies”, “D’Artagnan” (Musketeer), con Catherine Deneuve e Stephen Rea, “Time Of The Wolf”, “Boat Trip”, “Deathwatch”, “Unleashed”, “La ragazza delle balene” (Whale Rider), candidato all’Oscar® e vincitore del BAFTA, “Touching Wild Horses”, “Kart Racer”, “Cybermutt” e “Borderline”.
Tra i suoi progetti più recenti, “Funky Monkey”, “A Sound Of Thunder”, “Riding The Bullet” e “Imaginary Heroes”, con Sigourney Weaver.

JOHN HARDY (Produttore esecutivo) è Direttore Generale della Matrix Film Finance LLP. Ha iniziato la sua carriera nel cinema oltre 15 anni fa, come produttore indipendente e distributore, producendo tra l’altro “Queen Of Hearts” e distribuendo in Gran Bretagna più di 30 pellicole, tra cui “Nightmare – Dal profondo della notte” (Nightmare On Elm Street).
Dal 1996 al 2002, è stato responsabile media alla Durlacher Limited, una banca di investimenti specializzata. La Matrix Film Finance, ad oggi, ha investito oltre 100 milioni di sterline in progetti cinematografici e televisivi, come “Band Of Brothers”, di Steven Spielberg, e “Il pianista” (The Pianist), di Roman Polanski.

MATTHEW STILLMAN (Produttore esecutivo) si è laureato in Scienze Politiche alla Sussex University, nel 1991. L’anno successivo, si è trasferito a Praga, dove ha fondato la Stillking Films, una società di servizi per la produzione cinematografica. In seguito, la società è poi divenuta una vera e propria compagnia di produzione impegnata sia nella produzione di pellicole e spot pubblicitari, sia nel fornire servizi alla produzione nella Repubblica Ceca, in Sud Africa, Italia ed Inghilterra, con un ufficio anche a Los Angeles per le società di produzione americane.
Stillking Films ha collaborato ad oltre 500 spot pubblicitari, con registi quali Jonathan Glazer, Tarsem, Tony Kaye, Michael Bay, Oliver Stone, Sam Bayer, Jake Scott e Andrew Douglas.
In varie mansioni, Stillman è stato anche produttore di “Alien Vs Predator”, “Van Helsing”, “xXx”, “Due cavalieri a Londra” (Shangai Nights), “Bad Company – Protocollo Praga”, “The Bourne Identity”, “From Hell – La vera storia di Jack lo Squartatore”, “Dungeons And Dragons”, “Into Thin Air: Death On Everest” e “Ogni cosa è illuminata” (Everything Is Illuminated).

ANNE LAI (Co-produttore) ha iniziato a lavorare alla Scott Free Productions, la società dei fratelli Ridley Scott e Tony Scott, subito dopo essersi laureata in cinematografia alla University Of Southern California. Con varie mansioni, ha collaborato tra l’altro a “Il gladiatore” (Gladiator), “Hannibal”, “Black Hawk Down”, “Spy Game”, “Nemico pubblico” (Enemy Of The State) e la pluripremiata serie-tv HBO “The Gathering Storm”.

ARTHUR REINHART (Direttore della fotografia) si è imposto all’attenzione di Kevin Reynolds con il film indipendente “Nic”. Nato in Polonia, Reinhart ha vinto numerosi premi, tra cui quello per la Miglior Fotografia al Cameraimages Film Festival in Polonia. Di recente, è stato il Direttore della Fotografia della mini-serie “Children Of Dune”.
TRISTANO E ISOTTA è il primo film di lingua inglese cui abbia lavorato.

MARK GERAGHTY (Scenografie) ha lavorato a numerosi film indipendenti diretti da registi quali Jim Sheridan, Stephen Frears e Michael Winterbottom.
Proprio per quest’ultimo, ha realizzato le scenografie del film-tv “Family”, seguito dall’acclamato “Benvenuti a Sarajevo” (Welcome To Sarajevo).
Con Jim Sheridan, ha invece collaborato sia per il pluripremiato “In America”, sia per il più recente “Get Rich Or Die Trying”.
La sua filmografia comprende poi “Rat”, “When The Sky Falls”, “Ogni cosa è illuminata” (Everything Is Illuminated), “The Debt Collection”, “Il Conte di Montecristo” (The Count Of Monte Cristo), diretto da Kevin Reynolds, “Amori e imbrogli” (Matchstick Men), “Ballando a Lughnasa” (Dancing At Lughnasa) e “The Van – Due sulla strada”, di Stephen Frears.
Ha iniziato la sua carriera nel 1989 come Assistente Art Director per “Il mio piede sinistro” (My Left Foot).

MAURIZIO MILLENOTTI (Ideazione costumi) ha lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani, tra cui Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Ermanno Olmi e Giuseppe Tornatore. È stato candidato a due Oscar® per “Otello” (1986) e “Amleto” (1990), entrambi di Franco Zeffirelli. Dopo aver disegnato costumi teatrali sin dai primissimi anni Settanta, ha debuttato come ideatore di costumi cinematografici nel 1984, con “E la nave va”, di Federico Fellini.
Millenotti ha lavorato a numerosi progetti della Icon Productions, tra cui “Passion”, di Mel Gibson, e “Amata immortale” (Beloved Immortal), di Bernard Rose (1994), prodotto da Bruce Davey. La sua filmografia comprende inoltre “Il ventre dell’architetto” (The Belly Of An Architect, 1987), di Peter Greenaway, “La voce della luna” (1990), ancora di Fellini, “Il segreto del bosco vecchio” (1993), di Olmi, “La leggenda del pianista sull’oceano” (1998) e “Malena”, entrambi di Tornatore.

PETER BOYLE (Montaggio) è stato candidato all’Oscar® per l’acclamato “The Hours”, con Nicole Kidman, di Stephen Daldry. Con Kevin Reynolds, ha lavorato a “Waterworld”, “Rapa Nui”, “Robin Hood – Principe dei ladri” (Robin Hood: Prince Of Thieves) e “Belva di guerra” (Beast Of War).
Nato a Formby, in Inghilterra, Doyle ha iniziato la sua carriera nel 1973, come assistente montatore per “I tre moschettieri” (The Three Musketeers), di Richard Lester. Negli anni Settanta, ha poi lavorato a “Milady” (The Four Musketeers), “Robin e Marian” (Robin And Marian) e “Il vizietto americano” (The Ritz), tutti di Lester, nonché “I guerrieri dell’inferno” (Who’ll Stop The Rain), di Karel Reisz, e “The Fifth Musketeer”.
Il primo film come montatore è stato “McVicar”, nel 1980, cui sono seguiti, tra gli altri, “Il filo del rasoio” (Razor’s Edge), “Una preghiera per morire” (A Prayer For The Dying), “Sommersby”, “La dodicesima notte” (Twelfth Night) e “Quills – La penna dello scandalo”.

ANNE DUDLEY (Musiche) è uno dei membri originari del gruppo pop degli anni Ottanta Art Of Noise, tornato a riunirsi nel 1999.
Tra le tante colonne sonore a cui ha collaborato, “Bring Young Things”, “Koy… Mil Gaya”, “A Man Apart – Il risolutore”, “American History X”, “La moglie del soldato” (The Crying Game) e “Non per soldi… ma per amore” (Say Anything). Attualmente, sta componendo la colonna sonora di “Zwartboek”, di Paul Verhoeven.

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Personaggi ed interpreti

Tristano JAMES FRANCO
Isotta SOPHIA MYLES
Marke RUFUS SEWELL
Donnchadh DAVID PATRICK O'HARA
Wictred MARK STRONG
Melot HENRY CAVILL
Bragnae BRONAGH GALLAGHER
Bodkin RONAN VIBERT
Edyth LUCY RUSSELL
Leon JB BLANC
Morholt GRAHAM MULLINS
Simon LEO GREGORY
Orick DEXTER FLETCHER
Aragon RICHARD DILLANE
Kurseval HANS-MARTIN STIER
Kaye THOMAS MORRIS
Anwick JAMIE KING
Rothgar WOLFGANG MULLER
Lady Serafine CHEYENNE RUSHING
Lady Marke BARBARA KODETOVA
Isotta bambina ISOBEL MOYNIHAN
Arbitro torneo GORDON TRUEFITT
Melot bambino MYLES TAYLOR
Simon bambino JACK MONTGOMERY
Luther MAREK VASUT
Soldato irlandese DAVID FISHER
Lady Aragon BRONWEN DAVIES
Sacerdote al funerale KEVIN FLOOD
Paddreggh PHILIP O'SULLIVAN
Urlatore al torneo NEVAN FINNEGAN
Sacerdote all'incoronazione JON OLAFSSON
Wisdeth TODD KRAMER
Sorella di Wisdeth WINTER AVE ZOLI
Guardia MIREK SIMUNEK
Coordinamento controfigure NICK POWELL
Controfigure JEAN-JACQUES DESPLANQUES
BRANISLAV MARTINÀK
VLADIMÌR FURDÌK
TOMAS EREMINAS
SAULIUS JANAVICIUS
VASILEV RAICHO STEFANOV
RASTISLAV BENZA, JURAJ SZIGETTA
RADOSLAV LEHOCKY
DUSAN TADLÀNEK


Cast tecnico
una co-produzione
APOLLOPROMEDIA
MFF (TRISTAN AND ISOLDE) Ltd
STILLKING
QI QUALITY INTERNATIONAL
una produzione
SCOTT FREE
un film di
KEVIN REYNOLDS
Regia KEVIN REYOLDS
Scritto da DEAN GEORGARIS
Prodotto da MOSHE DIAMANT
ELIE SAMAHA
LISA ELLZEY
GIANNINA FACIO
Produttori esecutivi RIDLEY SCOTT
TONY SCOTT
JIM LEMLEY
Produttori esecutivi FRANK HÜBNER
JOHN HARDY
MATTHEW STILLMAN
Direttore della fotografia ARTHUR REINHART
Scenografie MARK GERAGHTY
Montaggio PETER BOYLE
Ideazione costumi MAURIZIO MILLENOTTI
Co-produttori ANNE LAI
JAN FANTL
Co-produttori MORGAN O'SULLIVAN
JAMES FLYNN
Musiche ANNE DUDLEY
Casting KATE DOWD
Direttore di produzione JOHN J. KELLY
Primo aiuto regista BOB HUBERMAN
Produttori associati DAVID MINKOWSKI
CHRISTIAN FROHN
JENNIFER LESHNICK
Associati al montaggio PAMELA POWER
STEPHEN BOUCHER
Direttore di produzione - Rep. Ceca BRANKO JEHLÀR
Ispettore di produzione - Rep. Ceca JIRÌ HUSÀK
Secondo aiuto regista MARK TAYLOR
Aiuto regista MARK CARTER
Coordinamento produzione DANICA MATULAYOVÀ
Art Director/Arredatore JOHNNY BYRNE
Art Director - Repubblica Ceca JAN SVOBODA
Caposquadra JIRÌ DUSEK
Primo aiuto regista - Rep. Ceca OLDRICH MACH
Secondo aiuto regista - Rep. Ceca PETR NEMECEK
Terzo aiuto regista - Rep. Ceca TOMÀS HUSEK
Assistenti alla produzione - set JAKUB SVEJDA, JACKY REVACH
Operatore alla macchina KACPER LISOWSKI
Primo ass.te operatore macchina A PHILIPP KIRSAMER
Secondo ass.te operatore macch. A NIV ABOOTALEBI
Primo ass.te operatore macchina B THOMAS GOTTSCHALK
Fuoco macchina B LENKA DIMITROVOVÀ
Operatore macchina B/Steadicam ERWIN LANZENBERGER
Caricamento pellicola macchina B STANISLAV VALES
Coordinamento caricamento pellicola PAVEL FRYDRYCH
Fotografie di scena RICO TORRES
Fonico di presa diretta REINHARD STERGAR
Microfonista ROMAN RIGO
Addetto ai cavi ANDREW FELTON
Operatore video SEBASTIAN STELLER
Assistente Art Director DAVID VOBORSKY
Art Director di scena RMAN ILLOVSKY
Coordinamento Art Dept. MARKÉTA PUZMANOVÀ
Assistente scenografo SÀRKA HALASTOVÀ
Assistente alla produz. - Art Dept. JIM SCHNEIDER
Disegnatori JIRÌ KÀRNÌK, AVEL TATAR
Realizzatori modelli JIRÌ ZÀRUBA, ADEK VANÀC
Apprendista Art Dept. MAREK KRAMAR
Trovarobe JIRÌ ZUCEK
Responsabile acquisti STEFAN MILY
Decoratori JOSEF VECEREK, ARTIN KOTEK
ALOIS STRONCEK, OMÀS HAIS
Pittore di scena STANO FLAK
Trovarobe di scena PETER RICHTER
Ass.te decoratore/Traduttore ALICE KHEILOVÀ
Addestratore cavalli ANDY PETER HRIC
Maestro d'armi (lame) GUSTAV KYSELICA
Maestro d'armi PETR NUSEK, ARGO
Ass.ti maestro d'armi KAROLINA MARTICOVA
JIRÌ KLEPAC
Falegname di scena MAREK FRITSCH
Pittori di scena SVATOPLUK JELÌNEK, TANO FLAK
Segretaria di edizione CATHERINE ALLINSON
Caposquadra elettricisti LBRECHT SILBERBERGER
Caposq. elettricisti - Rep. Ceca VLADIMÌR HOLZNECHT
Caposquadra elettricisti allestitori AXEL SCHOLZ
Caposq. elettr. allestitori - Rep. Ceca DAVID KRIZ
Primo elettricista PETER KRAMER
Primo elettricista - Rep. Ceca WERNER SCHELZIG
Primo elettricista allestitore ROLAND PATZELT
Elettricisti STEPHAN SCHNEIDER
ELIX WEDDIGGE
TOMÀS KONVALINKA
ADEK KUZDAS, MARTIN MYSKA
PETR PROCHÀZKA, IVAN JANOUSEK
PETR BOUBELIK, JIRÌ ZELENKA
ROMAN SVOBODA
Capisquadra macchinisti HELGE FELGENDREHER, IVO GRESÀK
Primi macchinisti ROBERT JAMES BOVA
IVO CERVENKA
Macchinisti MARIO MATIC, MARCIN LANGOWSKI
VÀCLAV CHLÀDEK
JINDRICH HANZEL
Supervisione guardaroba GIOVANNI CASALNUOVO
Assistenti costumista ALFONSINA LETTIERI
VALENTINA MONTICELLI
Supervisione guardaroba - Rep. Ceca HANKÀ KUCEROVÀ
Responsabile pelletterie FABIO GORGOGLIONE
Armature in pelle GIANNI FIUMI
Caporeparto cucitrici MARIA A. SALVATORI
Assistente guardaroba TIZIANO MUSETTE
Traduttore reparto sartoria KAROLÌNA SPERKOVÀ
Sarta di scena ZUZANA BURSIKOVÀ
Sarte MARIE CHARVÀTOVÀ
BELA FRIEDLOVÀ, MARTA JENCOVÀ
MARKETA PROCHÀZKOVÀ
Cucitrici (pelle) HANA SUDOVÀ, ZDENA HUDECKOVÀ
LENKA VITVAROVÀ
LARYSA SRÀMKOVÀ
PETRA SYSLOVÀ
PETRA POSPISOLOVÀ
LAURA TOMÀSCOVÀ
Pittore MICHAL KREJCA
Sarto MAREK SOBOR
Caporeparto trucco MANLIO ROCCHETTI
Assistente truccatrice LINDA MELAZZO
Caporeparto parrucchieri MIRELLA GINNOTO
Parruchieri MASSIMILIANO DURANTI
CARLO BARUCCI
MARCO MICHISANTI
STEFANO CELLARELLI
Assistente parrucchiera LORRAINE GLYNN
Ass.te del sig. Kevin Reynolds KATHLEEN SWITZER
Ass.te del sig. Ridley Scott JORDAN SHEEHAN
Ass.te del sig. Tony Scott TOM MORAN
Ass.te della sig.ra Lisa Ellzey SHANE STARR
Ass.te del sig. Jim Lemley MÌLA RÀDOVÀ
Assistenti alla produzione MARIÀN HORNIAK
PETRA MEISNEROVÀ
Controllo finanze DIANNE MAPP-CHEK
Amministratore - Repubblica Ceca IVA LUKESOVÀ
Primo aiuto contabile DAVID ATKINSON
Secondi aiuti contabili ABDUL HAMID SHAIKH
JERROLD McKINLEY IVERY
LENKA LÌKAOVA, PAVOL VAVRO
Cassiere LANNY NENICKA
Contabile JAY MILLER
Amministratore post-produzione JACK HADDOX
Servizi legali produzione LAURIE COOKE
Associata al casting - GB KIRSTY KINNEAR
Casting - Germania ANJA DIHRBERG
Casting - Repubblica Ceca NANCY BISHOP
Associata al casting - Rep. Ceca MINNA PYYHKALA
Assistente al casting - Rep. Ceca OLGA ZAHORBENSKA
Casting comparse JIRKA HRSTKA
Ufficio stampa produzione MOIRA HOULIHAN
Insegnante dizione WILLIAM CONACHER
Coordinamento trasporti VÀCLAV MOTTL
Autisti LIBOR SPACHMAN, ROBERT VASKA
RADEK BENDA, VRATISLAV DANJÀR
HONZO MACHARA, VASEK KOCMAN
MILAN DVORNÌK, LUMIR ZAK
JIRÌ VENTURA, VACLAV KREJCÌ
MIREK KOLACEK, TONY VIZINA
Trucco/Acconciature ALENA MARECKOVÀ
ADÈLA ROBOVÀ, JIRÌ FARKAS
JAROSLAV SAMAL
Ispettore di produzione JAROSLAV VACULÌK
Assistenti ispettori di produzione ADAM FUCHS, DANIELA BUZGOVA
Primo ass.te coordin. produzione KATERINA POKOROVÀ
Coordinamento effetti speciali PAVEL SAGNER
Supervisione effetti speciali MARTIN KULHÀNEK
Primi tecnici effetti speciali JAKUB NIEROSTEK, JIRÌ VATER
Tecnici effetti speciali STANSLAV SMERAL
MILOS BROSINGER
TOMAS BROSINGER
Assistente - effetti speciali JAN RYVOLA
Catering JTV CATERING

per il montaggio
Supervisione post-produzione RUSS WOOLNOUGH
Supervisione suono PATRICK DODD
Assistenti montatori GERAINT HUW REYNOLDS
BLANKA KULOVA
Montaggio musiche SOPHIE CORNET
Consulente musicale MARC STREITENFELD
Ideazione suono SAMIR FOCO
Montaggio effetti sonori PETE CROOKS, SRDJAN KRUPJEL
Montaggio ADR GARETH RHYS JONES
Montaggio rumori SEFI CARMEL
Rumoristi JACK STEW, ANDREA KING
FELICITY COTTRELL
CLARE MAHONEY
Assistente montaggio suono PIETRO PALETTI
Apprendista montatore suono VANESSA L. TATE
Stabilimento sincronizzazone STUDIO BABELSBERG
Fonico di sincronizzazione MARTIN SCHINZ
Fonico secondo missaggio GRAHAM DANIELS

per le musiche
Musiche orchestrate e condotte da ANNE DUDLEY
Musiche prodotte da ANNE DUDLEY, ROGER DUDLEY
Orchestra registrata presso ANGEL STUDIOS, LONDRA
Fonici ROGER DUDLEY, STEVE PRICE
GARY THOMAS
Ingegnere missaggio 5.1 STEVE PRICE
Assistente ingegnere JAMES STONE
Contratti orchestrali ISOBEL GRIFFITHS
Primo violino - violino solista JULIAN LEAPER

INTERMEDIO DIGITALE ARRI FILM & TV - MONACO
Supervisione colore digitale FLORIAN “UTSI” MARTIN
Colore digitale TRAUDL NICHOLSON
RAINER SCHMIT
Assistenti Lustre ALEX KLIPPE, HARI SCHERNTHANER
Supervisione Digital I/O GEOFFREY GARWALLNER
Timer colore pellicola BIANCA STUMPF
Coordinamento progetto - laboratorio CHRISTIAN LITTMAN
Giornalieri - pellicola e video TOM HENDERSON
STEFAN ANDERMANN
Coordinamento tecnico CHRISTOPHER BERG
NICHOLAS GOODWIN
Produttore intermedio digitale MANDY RAHN
Titoli e ottici CINEMAGE
Script post-produzione SAPEX SCRIPTS - LONDRA

per gli effetti visivi
Effetti visivi UPP PRAGUE
Produttore effetti visivi VÌT KOMRZY
Supervisore effetti visivi JAROSLAV POLENSKY
Coordinamento effetti visivi JAN VSETICEK
Artisti FLAME PETER NEMEC, MIRO GÀL
RASTO SIMOCKO, HELENA KESLOVA
Pittore sfondi digitali JIRÌ STAMFEST
Animatori 3D JAROSLAV POLENSKY, ALES DLABAC
ZBYNEK TRAVNICKY
Animatori 2D ZDENEK MACHUTA
JAROSLAV MINARIK

troupe Irlanda
Direttore di produzione KEVAN BARKER
Art Director DAVID WILSON
Secondo aiuto regista SUZANNE NICELL
Ciak/Caricamento pellicola FIONA DEASY
Apprendista operatore GARRETH NEVIN
Fattorino SINEAD FOYLE
Assistente Art Director CONOR DEVLIN
Coordinamento Art Dept. LINDA MURPHY
Apprendista Art Dept. RORY BRUEN
Coordinamento scene in mare ALISTAIR RUMBAL
Trovarobe EAMONN O'HIGGINS
Responsabile acquisti trovarobato COS EGAN
Trovarobato arredamento BILL BYRNE, BERNARD LYSTER
Magazziniere ARAN BYRNE
Autista trovarobato - set THOMAS BYRNE
Maestro d'armi FRAN DILLON
Primo elettricista TONY DEVLIN
Elettricisti ADO GALLAGHER
KELLY McLAUGHLIN, FIONA REGAN
Gruppista KEVIN SCOTT
Taglio costumi JANET O'LEARY
Addestramento animali EDDIE DREW
Controfigura scene a cavallo PHILLIPE ZONE
Ispettore di produzione CARA GAVIGAN
Assistenti ispettori di produzione NIKKI MITTON, DONNACHA BRADY
Coordinamento produzione NATALIE HACCIUS
Assistenti coordin. produzione YVONNE DONAGHUE
FRANCES O'REILLY
Supervisione effetti speciali KEVIN BYRNE
Caporeparto costruzioni MICHAEL DEEGAN
Supervisione costruzioni GERRY DEEGAN
Pittore di scena CHRISTY O'SHAUGHNESSY
Scultore OWEN McCARTHY
Casting comparse DEBRA WALLACE

seconda unità
Regia NICK POWELL
Direttore della fotografia MIRO GÀBOR
Primo aiuto regista JAN MENSÌK
Segretario di edizione PETER CLARK
Secondo aiuto regista LENKA WIMMEROVÀ
Primo ass.te operatore camera A PETER NECAS
Secondo ass.te operatore camera A MARIN MARYSKA
Primo ass.te operatore camera B PETR MACHÀCEK
Secondo ass.te operatore camera B JAN CABALKA
Coordinamento caricamento pellicola MICHAEL KRBECEK
Operatore video LUKÀS POPISIL
Caposquadra macchinisti JAN REHANZL
Macchinista STEPÀN JEZEK
Trovarobe di scena TOMÀS LEHOVEC
Assistente al guardaroba BECKY HIGGINSON
Trucco VERONIKA KOSTRHOUNOVÀ
Direttore di produzione MIRKA TAYLOR
Supervisore produzione SCOTT CHESTER
Assistente alla produzione JUSTIN HAMILTON SALEM
Falegname di scena MARTIN KUBRICHT
Coordinamento trasporti PAVEL VORÀCEK

unità Kolin
Servizi alla produzione KOLIN S.A.
Supervisione consegne Kolin S.A. JENNY KUEPPERS
Superv. produzione per Kolin S.A. ROMANA CÌSAROVÀ
NICOLE HAEUSSERMANN
Superv. contabile per Kolin S.A. SIMONE SIMON-MAYÉ
Ufficio legale Kolin S.A. KAI KINDEREIT

le canzoni
“DARK MOON, HIGH TIDE”
scritta da Simon Emmerson, Martin Russell, Davy Spillane
eseguita da Afro Celt Sound System
per gentile concessione della Real World Records Ltd/Virgin Records Ltd.
“PLAINSONG”
scritta da Brian Gulland
eseguita da Brian Gulland
per gentile concessione della K Musik/Kpm Music

la poesia
“THE GOOD MORROW”
di John Donne




questo film è stato prodotto grazie
agli incentivi all'industria cinematografica irlandese
forniti dal Governo dell'Irlanda


girato in esterni in
Irlanda e Repubblica Ceca


vendita e leaseback nel Regno Unito
a cura di Matrix Film Finance LLP


stampe
DELUXE®


cineprese, obiettivi, carrelli
ARRI RENTAL


KODAK
FILM STOCK


DOLBY
in teatri selezionati


DTS


copyright © 2005
ApolloProMedia Gmbh & Co 1. Filmproduktion KG,
ApolloProMedia Gmbh & Co 2. Filmproduktion KG,
ApolloProMedia Gmbh & Co 3. Filmproduktion KG,
Stillking Film SPOL. S.R.L.,
QI Quality International Gmbh & Co. KG
e MFF (Tristan & Isolde) Limited
Tutti i diritti riservati


una co-produzione
Regno Unito-Germania-Repubblica Ceca


finanziamenti alla produzione forniti da
The Lewis Horowitz Organization,
A Division of Imperial Capital Bank
Peter M. Graham, Senior Vice President


Approved No. 41634

MOTION PICTURE ASSOCIATION OF AMERICA


nessun animale utlizzato in questo film
è stato maltrattato o ferito


La proprietà di questo film è protetta dal copyright
e dalle altre leggi in vigore. Ogni duplicazione,
distribuzione o proiezione non autorizzata di questo film
sarà punita in sede civile e penale.


I personaggi, le società e gli eventi narrati nel film sono immaginari
Ogni somiglianza con persone, società ed eventi realmente esistenti
e accaduti è puramente casuale


DISTRIBUITO DALLA
TWENTIETH CENTURY FOX


www.20thfox.it

Si ringraziano per la cortese collaborazione 20Th Century Fox Entertaimente e Francesco
 
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Aly64
view post Posted on 4/5/2019, 02:41




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