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Intervista con il direttore ed editore di “GlobalNews”, Nicola Migliorini

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view post Posted on 3/12/2010, 13:03
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Intervista con il direttore ed editore di “GlobalNews”, Nicola Migliorini

Di Andrea Turetta

Oggi parliamo di mondo dell’ informazione e lo facciamo con Nicola Migliorini, direttore ed editore della rivista free press mensile “Globalnews” che viene distribuita a Brescia e provincia, in alcune zone di Milano e Mantova. Ecco l’intervista che ci è stata gentilmente concessa…

In quale occasione è nata la tua passione per la scrittura?
Da sempre ho avuto questa propensione, sono sempre stato portato per l’arte e l’umanesimo e se vuoi una confidenza, non ho mai amato la matematica, troppo fredda, senz’anima.

Oggi, dirigere un giornale è più complicato di quanto lo fosse negli anni scorsi?
Certamente, data la concorrenza dei vari giornali preseti un po’ in tutte le “piazze”, è un po’ una “guerra”. Un possibile concorrente futuro sarà internet ma oggi questo “spettro” è ancora piuttosto lontano in Italia, in USA si è già materializzato.

L’arrivo dei Free Press ha in qualche modo cambiato il modo di fare informazione?
Nient’affatto! Nel caso nostro posso dire che amiamo le sfide e le novità, in effetti il GLOBALNEWS è uno dei pochissimi free press che trattano approfondimenti tematici e l’esclusività del prodotto facilita il tutto. In genere è mia opinione che il free alcune volte sia meno condizionato a livello di notizia, dato che dipende molte volte da un proprietario conosciuto, quindi la notizia può essere al massimo legata alle sue vedute. Nelle multinazionali o spa magari non conosci che c’è dietro la notizia.

Quale pensi possa essere il modo migliore per imporsi sulla concorrenza?
Oggi indubbiamente la qualità del prodotto, la preparazione continua e la veridicità della notizia, particolare che oggi io penso sia un po’ raro. Tant’è che un giorno sentii un programma radio che paragonava certi giornalisti ai soldati di ventura e per certi versi mi sento di condividere questa opinione.

A proposito di concorrenza… Un tempo c’erano radio, tv, stampa… oggi si è aggiunto, come hai accennato, internet… un cambiamento che ha portato delle novità positive?
Positivi. Ci sono i bassi costi della rete ed il raggiungimento di enormi masse di utenti, ma questo può essere anche un pericolo in quanto penso che si possano manipolare maggiormente la mentalità dei lettori oltre che creare parecchi problemi anche politici e diplomatici, forse sarà fantapolitica ma in un momento rovente come quello di oggi ci vuole poco a scatenare odio e guerre… Con una società come quella di oggi sempre più globalizzata il pericolo aumenta; ad esempio il caso Wikyleaks. Chi tratta la notizia dovrebbe capire di avere una grandissima responsabilità.

Com’è nata l’idea di mettere insieme “Globalnews”?
E’ nata per volere di Dio, il quale mi chiede un buon utilizzo del media. L’idea è nata da parecchie disavventure con la mia ex occupazione in questo settore.

Hai delle persone che collaborano con te che ti va di ringraziare in questa occasione?
Cerco di fare tutto da solo, eccetto gli articoli per i quali mi avvalgo di alcuni free lance che ringrazio tantissimo. Un particolare abbraccio a Micheletti Uberto l’Editore del Brescia7Giorni per cui lavorai circa un decennio; è un grande amico e mi ha aiutato moltissimo, devo a lui se oggi sono giornalista ed Editore.

Quale pensi sia il miglior modo per proporsi come giornalista e comunicatore al giorno d’oggi? E’ ancora fondamentale la classica “gavetta”?
E’ necessaria, penso che chi studia giornalismo oggi sia un potenziale disoccupato, a meno che non possegga una propensione al rischio ed un’intraprendenza tale da spingerlo a lavorare in proprio.

La credibilità è senza dubbio importante… ma è complicato al giorno d’oggi riuscire a far uscire le notizie reali, tralasciando il puro gossip?
Oggi tralasciare il gossip è sconveniente in quanto questo settore del giornalismo è uno dei preferiti del pubblico, il quale penso ami il pettegolezzo, un vezzo molto italiano.

Nel mondo Free Press bisogna appoggiarsi alle sponsorizzazioni. In questi periodi di crisi economica, immagino sia difficile trovarne…
Non proprio. Quando c’è crisi aumenta la necessità di spingere le proprie aziende e quando l’economia funziona la concorrenza obbliga l’azienda ad emergere quindi è ambivalente. Importante in un momento di crisi è avere grande qualità e prezzi convenienti, oltre che praticare un saggio taglio dei costi inutili, ed io ne ho effettuati tanti, investendo questi soldi nella qualità del prodotto senza che l’investimento ricadesse sul costo della pubblicità.

In Italia, si legge poco. Cosa credi si dovrebbe fare per invertire la rotta?
Bella domanda! Io non credo si legga poco, forse pochi giornali e libri ma non mi sembra sia così per la rete e nemmeno per il GLOBALNEWS che sparisce come va in distribuzione. Sarebbe necessario offrire una scuola migliore è dare al pubblico quello che richiede. I gusti del pubblico si possono tranquillamente testare con statistiche di settore.

La creatività quanto è importante nella tua professione?
La creatività è necessaria nel nostro settore ma penso che lo sarà ancora di più in futuro anche in altri settori. Oggi sono stati molto “gettonati” i cosidetti “matematici” con un grande scompenso di creativi. Noi italiani fra l’altro siamo famosi per la creatività. La creatività in genere ti salva sempre parchè modifica la tua azienda ed i tuoi progetti continuamente quindi bene o male ti rende vincente.

C’è qualche progetto che hai in cantiere e di cui ti farebbe piacere parlare?
Il “passo” che abbiamo fatto ultimamente è il GLOBALNES ONLINE, un passo doveroso www.globalnewsedizioni.com è una rivista online molto gettonata. Per il futuro avrei alcuni progetti che al momento restano top secret. Vedremo come andrà l’economia poi eventualmente cercheremo di anticiparveli ed attuarli. Tu mi conosci e sai bene che quello che in genere penso possa essere un progetto vincente prima o poi lo realizzo.

Si ringrazia per la gentile collaborazione Laura Gorini

Attached Image: foto Nicola Migliorini.jpg

foto Nicola Migliorini.jpg

 
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