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Intervista con la scrittrice Gaja Cenciarelli, autrice de "Extra Omnes. L’infinita scomparsa di Emanuela Orlandi"

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view post Posted on 6/8/2006, 18:05
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Intervista con la scrittrice Gaja Cenciarelli

Di Andrea Turetta

Gaja Cenciarelli ha scritto recentemente un libro su Emanuela Orlandi dal titolo “Extra Omnes” ed edito da Zona. Un modo per rinnovare il ricordo di Emanuela ed il suo volto sorridente. Sono passati tanti anni ed ora Emanuela sarebbe una donna adulta, purtroppo, non si è arrivati a nessuna liberazione e, ad oggi Emanuela non è ancora stata restituita alla sua famiglia.

GAJA CENCIARELLI è nata nel 1968 a Roma, dove vive. Laureata in lingue, lavora come traduttrice dall’inglese per importanti case editrici: è specializzata in letteratura irlandese e scritture femminili. Nel 2003 ha pubblicato il suo primo romanzo, Il cerchio. Suoi racconti sono apparsi sulle riviste “Accattone” e “Carta” e in alcune antologie. Collabora alle riviste “Leggendaria” e “Leggere Donna” ed è responsabile di una rubrica di letteratura anglofona e irlandese per il sito web Triskell.it.

A lei la parola…


Andrea: Nel tuo libro “Extra Omnes. L’infinita scomparsa di Emanuela Orlandi”, parli di un caso che ha colpito gli italiani, ma dove a mancare è stata la chiarezza… passi avanti ancora non se ne sono fatti…

Gaja
: Si stanno vagliando alcune ipotesi. Grazie all'inchiesta di "Chi l'ha visto" si è quasi giunti alla conclusione che la banda della Magliana abbia avuto un ruolo chiave nella vicenda. Che, per l'esattezza, possa essere stata l'esecutrice materiale del rapimento.


Andrea: Hai cercato di dare un’impronta personale a questo libro evitando di farne un lavoro troppo tecnico…

Gaja
: È la collana 900storie, diretta da Carlo D'Amicis, che ha come suo punto cardine la fusione tra cronaca e autobiografia. L'autore sceglie un argomento che sia fortemente legato alla sua esperienza, ai suoi ricordi. Dev'essere una sorta di amo che, gettato nell'anima, tiri fuori le emozioni più nascoste e più profonde di cui forse anche chi scrive non era più consapevole.


Andrea: Il Vaticano non esce molto bene dalla vicenda legata ad Emanuela Orlandi. Come ti spieghi tutta questa omertà?

Gaja
: Il Vaticano non esce bene perché non ha mai davvero aiutato la giustizia a fare piena luce sul caso Orlandi. Anche i giudici che si sono occupati della scomparsa di Emanuela hanno ravvisato un'incomprensibile muro di gomma opposto dalle autorità vaticane.


Andrea: Si pensa che il rapimento di Emanuela sia stato un modo per fermare la voglia di rinnovamento di Papa Wojtyla…

Gaja
: Penso anche io che si sia trattato di un modo vile e meschino per ricattare il Papa. I governi dell'Est, temevano il Papa e la sua politica di aggressione contro il comunismo. Ma c'è chi pensa che la Russia non fosse l'unica interessata a smorzare gli entusiasmi del Papa. C'è chi pensa che sia l'attentato al Pontefice che il rapimento di Emanuela siano stati organizzati dai servizi segreti deviati statunitensi e dai servizi segreti dell'Est. E personalmente, come ho scritto nel mio libro, questa è la tesi che mi convince di più.


Andrea: Un altro caso che si intreccia con quello di Emanuela è la scomparsa di Mirella Gregori. Come spieghi il fatto che se ne parlò molto meno?

Gaja
: In realtà se ne parlò solo in relazione con la scomparsa di Emanuela, perché i presunti rapitori della Orlandi collegarono i due casi. Mirella ha subito un destino ancora più tragico, se vogliamo. È caduta nel dimenticatoio presto, il caso di Emanuela ha suscitato più scalpore perché legato al Papa e al Vaticano. Mirella invece era solo una delle tante cittadine italiane che ogni anno scompaiono senza lasciare traccia. In più, i telefonisti furono chiari. Parlando al telefono con l'allora avvocato della famiglia Orlandi e Gregori, Gennaro Egidio, dissero chiaro e tondo di togliere qualsiasi speranza ai familiari di Mirella, perché ormai era morta e che presto avrebbero restituito il corpo. Cosa che non si verificò mai.


Andrea: Qualcuno disse che Ercole Orlandi, il papà di Emanuela, non fosse un semplice messo Pontificio ma una persona con un certo potere…

Gaja
: Sono tutte chiacchiere senza fondamento. Ercole Orlandi che, voglio ricordarlo, è morto senza conoscere la verità su sua figlia, era addetto allo smistamento della posta e alla consegna degli inviti alle udienze del Papa.


Andrea: C’è poi la figura di Alì Agca. Che idea te ne sei fatta?

Gaja
: Un uomo di rara intelligenza, come affermò una volta il giudice Severino Santiapichi che lo interrogò in relazione all'attentato al Papa. Una persona che ha cavalcato l'onda della scomparsa di Emanuela, sperando di ottenere un tornaconto.


Andrea: In un certo senso, ti sei sentita da subito molto vicina ad Emanuela pur senza conoscerla direttamente…

Gaja
: Certo. Praticamente le nostre vite si svolgevano a pochi metri di distanza l'una dall'altra: Eravamo (siamo!) coetanee. Non ho potuto fare a meno di sentirmi colpita, segnata per sempre dalla sua scomparsa.


Andrea: Nel libro ci parli anche di una tua amica d’infanzia, Chiara… pure lei scomparsa in maniera tragica…

Gaja
: Sì. Chiara, nel mio libro, è il terzo vertice di questo strano triangolo composto da me, Emanuela, e, per l'appunto, dalla mia amica Chiara. Sono stati due dei tre eventi che in qualche modo hanno spaccato la mia vita in "prima" e "dopo". Due venti spartiacque, insomma. Dopo i quali ti rendi conto che niente sarà mai più come prima.


Andrea: Pensi ci sia ancora la possibilità che Emanuela sia viva e possa un giorno tornare dalla sua famiglia?

Gaja
: Me lo auguro con tutto il cuore, e non potrebbe essere diversamente. Ma non credo che Emanuela sia ancora viva. L'unica cosa che posso fare è pregare perché la verità venga a galla. Perché le coscienze non si addormentino, perché la famiglia abbia giustizia e possa trovare la pace.


Andrea: in un normale rapimento, ci si sarebbe aspettati un ritorno a casa di Emanuela in tempi abbastanza brevi. Ma questa scomparsa cos’ha di diverso da tante altre?

Gaja
: Tutto. Il modo in cui è stata orchestrata. Il fatto che Emanuela non ha lasciato tracce, il fatto che sia scomparsa nel centro storico di Roma, davanti al Senato, dove ci sono le telecamere accese 24 ore su 24, che però, fatalmente, quel giorno non funzionavano... Tutto. Dalle modalità del rapimento, ai presunti rapitori, ai referenti dei rapitori, alla ridda di ipotesi che si sono fatte sulla sua scomparsa, ai depistaggi, alla disinformatya.
Emanuela Orlandi non è un semplice caso di scomparsa. È il caso.


Andrea: Verso la fine del libro dici: “…Emanuela per me non morirà mai: lei è la mia adolescenza, il pugno nello stomaco che ti arriva senza preavviso…”

Gaja
: Sì, è quel che dicevo prima. La scomparsa di Emanuela è stato il momento in cui ho percepito che la vita poteva essere anche dolorosissima. È stato un momento di crescita intenso e sconvolgente.

Si ringraziano per la gentile collaborazione Gaja Cenciarelli, Editrice ZONA e Silvia Tessitore

http://www.editricezona.it

questa è la cover del libro scritto da Gaja Cenciarelli

Attached Image: Extra_OMnes_cover_post_1450662_1153991976.jpg

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