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Intervista a Laura Bono

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view post Posted on 8/8/2006, 09:51
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C’E’ LAURA BONO… CUORE E PASSIONE!

Di Andrea e Luca Turetta

A “Festival Show 2006” abbiamo avuto l’occasione d’avvicinare un’artista talentuosa quanto frizzante nel suo proporsi. Molti la riconosceranno per il suo recente passato professionale in quel di “SanremoRock 2001” o, meglio ancora, a “Sanremo Giovani 2005” (da cui è uscita vincente), prima di scorgerla protagonista alla seconda edizione di Music Farm. Ebbene, noi l’abbiano incontrata in quel di Vicenza, durante una tappa della riuscita manifestazione canora itinerante del duo Zanella-Baruzzo, ed abbiamo colto una ragazza solo apparentemente vivace e scanzonata, in realtà una giovane saggia, sempre in grado di mettersi in gioco, col sorriso sulle labbra. Vada come vada. Per adesso, l’impressione (e non solo quella) è che sia sulla retta via. Laura Bono: cuore (e passione)!


- A cosa devi la tua passione per la musica?

“Essendo nata con la musica, la devo, probabilmente al mio istinto. Le passioni non si controllano e sono una cosa che mi godo sicuramente”.


- A tredici anni giocavi nella squadra di calcio maschile dell’Arcisate col soprannome di Caniggia. Che ricordi hai dell’inconsueta esperienza?

“Ricordi di una bambina (che forse aveva anche meno di tredic’anni) la quale aveva voglia di sfogarsi, facevo tutti gli sport un po’ estremi, tra questi anche il calcio, che è uno sport mascolino… Poi mi ricordo che ero molto panchinara, la mia era più una voglia di mettermi in gioco ed una squadra di calcio maschile m’ha fatto solo un favore”.


- Definisciti con tre aggettivi, sia come artista che come donna…

“In entrambi i casi mi definisco: coerente, incoerente, contraddittoria”.


- Nel 2002 hai duettato con Toto Cutugno; con chi il tuo prossimo connubio ideale e chi sono i tuoi punti di riferimento professionali?

“Beh, il duetto con Toto è stata un’esperienza da prendere ‘a sé’, nel senso che, comunque, lui s’era innamorato della mia voce e m’aveva chiesto se potevo fargli dei vocalizzi. Ho detto: ok, perché no? Il mio duetto ideale, potendo ‘sparare’ in alto, sarebbe duplice: Gianna Nannini e Vasco Rossi”.


- Hai parecchie similitudini con Irene Grandi, sei fan della Nannini. Paragoni che ti soddisfano o che t’imbarazzano?

“Paragoni che penso possano risultare tutti quanti un po’ scomodi, nel senso che, comunque, a nessuno credo piaccia essere paragonato a qualcun altro. E’ chiaro che io considero Gianna Nannini come la mia madrina (gliel’ho anche detto ed è pure contenta) perché l’ho sempre seguita e se l’accosti, il mio mondo è molto simile al suo; stessa cosa per Irene Grandi (come mondo intendo)”.


- Hai vinto “SanremoRock” nel 2001 e “Sanremo Giovani” nel 2005. Un flash per ambo le occasioni…

“’SanremoRock’, il flash che mi ricordo, da ‘pischella’, mi chiamavo Laura Bonometti” (che poi è il suo vero nome, ndr) “ed avevo anche i capelli lunghi e rammento che per la prima volta ero così orgogliosa perché poi andavo in onda nella trasmissione, quella serale” (dedicata alla kermesse sanremese, ndr), “ed ero accanto a tutti i ‘big’ che venivano dal Festival di Sanremo (che andava in contemporanea con ‘SanremoRock’) quindi cantavo assieme a Carmen Consoli, Paola Turci, Anastacia… insomma, per me una cosa grandiosa. Sanremo invece rappresenta per me il trampolino di lancio, cui devo moltissimo sicuramente, in particolare il mio primo album che è come il primogenito, il primo figlio, insomma, un sacco di cose…”.



Edited by AndreaTuretta - 9/8/2006, 10:30

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view post Posted on 8/8/2006, 09:53
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- Vai a ruota libera sul tuo primo album “Laura Bono”: caratteristiche, vizi e virtù…

“Ah! Bellissimo! Già il titolo è emblematico: Laura Bono. E’ la mia carta d’identità e, quindi, l’ho voluto chiamare come me, perché alla fine sono praticamente io in anni ed anni di duro ‘lavoro’. Certo, sicuramente dopo aver ricevuto tante porte chiuse in faccia ho trovato l’appiglio giusto, lo sbocco ideale per poi creare questo disco. Dentro ad esso c’è un po’ di tutto, le mie canzoni sono molto fotografiche, equivalgono a dei piccoli romanzi, a volte dei quadri, perché spesso vedi il disegno con tutte le sfumature, poi è come un romanzo ad episodi dove racconto la vicenda in particolare; sono delle scene in cui la fa molto da padrone l’amore, ma non quello in generale”.


- Hai partecipato al “Music Farm”. Che giudizio ne dai della partecipazione al format e cosa pensi del fenomeno reality più in generale?

“Il reality è ormai una realtà di tutti i giorni. Come in America non c’è programma senza reality, così sarà pure in Italia. Tale format, così come la mia partecipazione, ha i suoi lati positivi e negativi e nel mio caso, hanno pesato di più quelli positivi; sono contentissima d’aver fatto questa scelta, tanto sotto l’aspetto umano che professionale. Dovessi fare adesso un altro reality, direi di no, perché affrontarlo è una mazzata non indifferente, anche se poi ci metto passione nelle cose e, quindi, facendole con tale atteggiamento mi sono anche divertita. Poi c’era ‘Paghino’…” (Pacifico Settembre, alias Pago, amico di Laura, nonché vincitore della seconda edizione di Music Farm, ndr).


- Tatuaggi, piercing, lifting, look esasperati. Esempi di un’epoca che cambia o di un’umanità estremamente insicura e fragile?

“No, sicuramente esempi del mondo che va avanti, cui la gente s’adegua”.


- Da sportiva, come valuti il successo dell’Italia ai Mondiali e, parallelamente, lo scandalo legato a “Calciopoli” o “Moggiopoli”?

Al termine “Moggiopoli”, Laura esce con un sorriso, poi replica: “Diciamo che io non sono una sportiva ma sono comunque patriottica. Mi piacerebbe essere sportiva, ho seguito molto la vicenda e, sicuramente, la delusione ti coglie. Mi rendo conto che dappertutto ci sono queste cose, e scandali ovunque. Se ne volessimo dire altri, beh, lasciamo perdere perché li sappiamo già tutti… Comunque, da lì, quando tocchi il fondo, può esserci la svolta per poi poter risalire”.


- Amore fa rima con…

Divertita, leggermente imbarazzata, sorpresa forse, Laura risponde così: “Bella! Non voglio dire una cosa scontata, cavolo! Per cui, amore fa rima con… amore”.


- Il terzo Millennio si sta caratterizzando per una serie impietosa di drammatici eventi… C’è solo da rabbrividire od ancora spazio per invertire la pessima rotta?

“Eh… Io sono sempre per la speranza, poi è chiaro che il cielo è molto grigio e nuvoloso, le bombe cadono e c’è di tutto… Io sono una persona ottimista e sono, comunque, per la speranza”.

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view post Posted on 8/8/2006, 09:55
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- Un tuo brano di successo titola “Non credo ai miracoli”. A livello di fede come ti poni? E Dio, come Lo riconosci?

“Io sono molto credente, eh! Anche se poi, nella mia vita, ho avuto dei momenti d’assoluta credenza ed altri meno (‘alti e bassi’) però io credo moltissimo a Dio e, come figura, Lo sento molto vicino.Ultimamente ho un po’ di dubbi sulla ‘pietra’ pero, comunque, sono una persona che prega”.


- Quali sono i valori in cui credi?

“Assolutamente nella famiglia, nell’amicizia e nel valore di viversi la vita il meglio possibile”.


- Vicenza ed i vicentini. Un tuo pensiero in proposito…

“E’ la prima volta che vengo a Vicenza, sono appena arrivata…”.


- Saprai forse che Vicenza è sinonimo di storia, architettura, arte, cultura, enogastronomia, artigianato orafo in primis, nonché sport. Oltre al Palladio, la città berica ha adottato un certo Paolo Rossi nonché reso i natali (e la residenza) a “divin codino” Roberto Baggio…

“Ah, Roberto Baggio è di qua? Non lo sapevo. Se devo dirti dei vicentini, visto che sei la prima persona con cui sto parlando, direi che sei simpatico e, quindi…” (battuta a parte, ndr) “essendo appena giunta a Vicenza, ora mi ambiento un po’ poi ti dico…”.


- Cosa farà “da grande” Laura Bono, come artista e come donna?

“Da grande Laura farà sempre la Laura, nel senso che diventerà una vecchietta sempre con lo spirito da bambina, magari saggia. Come donna e come artista…? Se lo sapessi sarei già assicurata” (esplica sorridendo l’interlocutrice, ndr) “Però no, comunque voglio crescere sempre come cantante e, parimenti, più in generale. Questo è sicuro!”.


- Per chiudere, un bacio ed uno schiaffo a…

“Un bacio alla mia mamma Pina; uno schiaffo alla signora dell’autogrill di ieri sera la quale, visto che in quello delle donne c’era la coda, non voleva farmi entrare nel bagno degli uomini. Visto la situazione” (e l’incombenza, ndr) “avevo allora optato per la toilette maschile ma lei s’è arrabbiata e m’ha fatto uscire”.
E poi chiamala… Invidia!

Si ringraziano per la cortese collaborazione Radio Birikina, Radio Bella & Monella, Paolo Baruzzo e Roberto Zanella, nonché tutto lo Staff del Festivalshow 2006. Altri ringraziamenti vanno ad Eutoteam ed EMI Music Italy.



http://www.birikina.it/

http://www.festivalshow.it

www.emimusic.it



Edited by AndreaTuretta - 9/8/2006, 18:54

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