Free Art & News

Intervista con Hoara Borselli

« Older   Newer »
  Share  
AndreaTuretta
view post Posted on 8/8/2006, 09:47 by: AndreaTuretta
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
67,849

Status:


- Viviamo un inizio millennio a dir poco preoccupante, se non peggio, tragicamente realista nel suo protrarsi; dall’11 settembre è un susseguirsi di guerre e violenze sia in Europa che nel Medio-Estremo Oriente. Oltre al dramma c’è spazio per una reale speranza?

“Voglio dire, se non avessimo la speranza a questo punto, ci si chiederebbe che cosa ci si sta a fare al mondo. Indubbiamente la speranza c’è, anche perché di fronte ad una realtà del genere non si può altro che auspicare che le cose possano cambiare perché sennò veramente, andare avanti così significa prevedere un futuro disastroso ed io penso che nessuno, alla fine, lo vorrà”.


- A proposito d’immortalità, chi è il tuo Dio e come Lo riconosci?

“Io ho un concetto di Dio molto relativo e personale. Il mio dio non è il Dio di tutti. Lui c’è comunque”.


- Una sorta di amico…

(E qui ad Hoara sfugge nuovamente il sorriso, ndr) “Sì. Come lo riconosco?! Non è che lo riconosco, lo avverto. Da questo punto di vista ho un rapporto molto strano, molto atipico. Non sono capace di darne identità d’una persona. Sicuramente c’è nella mia mente un qualcosa che però non sono in grado d’identificare e, soprattutto, non riesco a farmi comunicare dagli altri, che questo dio abbia le sembianze di colui che tutti pensano che sia”.


- Sei a Vicenza con lo spettacolo itinerante “Festival Show”. Una tua impressione sulla città, cosa t’ispira ed uno sui suoi cittadini…

“Questa è la prima volta che vengo qui a Vicenza. Indubbiamente ci sono molte cose belle da vedere. Ti dico, francamente speravo d’avere un pochino di più tempo per potermela ‘girare’ ma, purtroppo, va sempre a finire così… Anche in questo caso, sarà una ‘toccata e fuga’, pur se c’è veramente una volontà da parte mia di poterci venire con una gran calma, altresì perché stando qui mi sono state messe a disposizione tante cose per documentarmi su quanto ricca sia questa città. Che vale la pena d’essere vista, assolutamente!”.


- Hai recentemente affermato: “mi definisco una persona normale che fa un lavoro particolare”. Cos’è la normalità e dove sta la trasgressione?

“Sì, questa è la definizione perché io mi ritengo molto atipica per fare questa professione. Anche perché io amo il mio lavoro nella misura in cui inizia e finisce una serata mentre non amo parimenti il mondo dello spettacolo, la mondanità e tutto quello che c’appartiene. Quindi, se per essere normali s’intende non far vita di spettacolo, questa lo sono io. La trasgressione è non dare una definizione di normalità. Non voler stare dentro alcuno schema, di qualunque tipo esso sia”.


- Per chiudere, tra sogni e realtà, cosa ti manca per realizzarti pienamente come artista e come donna?

“Come artista, tanto. E’ vero che mi vengono proposti, ora come ora, impegni di grande responsabilità, di programmi molto importanti. Però, per me questo è un punto di partenza e, quindi, ci sono tantissime strade che ancora devono essere percorse. Mi auguro solo di poter proseguire su questo percorso facendolo bene così. Come donna, ti dico onestamente, in questo periodo, mi sveglio la mattina e mi sento felice. Cosa mi manca? Quella completezza che ogni donna deve avere (un figlio, una famiglia propria…) e credo che col tempo, magari arriverà”.

Si ringraziano per la cortese collaborazione Radio Birikina, Radio Bella & Monella, Paolo Baruzzo e Roberto Zanella, nonché tutto lo Staff del Festivalshow 2006.

http://www.birikina.it/

http://www.festivalshow.it


L’immagine di Hoara Borselli con il corpo da ballo è di Foto Dives di Brusegan Gianfranco
tel 049 504135
www.fotodives.it

Attached Image: HOARA737.jpg

HOARA737.jpg

 
Top
1 replies since 8/8/2006, 09:42   488 views
  Share