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Intervista con i Buio Pesto

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view post Posted on 17/11/2018, 10:30
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Intervista con i Buio Pesto

È in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 26 ottobre “Giovane Vecchia Italia”, il nuovo singolo della band dialettale ligure dei BUIO PESTO, pubblicato da Rusty Records e distribuito da Believe Digital. “Giovane Vecchia Italia”, cover della celebre hit di Billy Joel, è un elenco proprio come l’originale. Joel inserì nel testo tutti gli avvenimenti e i personaggi più importanti degli Stati Uniti raggruppati per anno, intervallati da un trascinante ed indimenticabile ritornello, dal 1949 (anno della sua nascita) al 1989 (anno della pubblicazione della canzone): i Buio Pesto hanno ripetuto l’impresa di Billy Joel, ma con fatti, avvenimenti, tragedie, personaggi storici, artisti, sportivi e televisivi che hanno fatto la storia Italiana. La canzone è stata realizzata con la supervisione di Rocco Tanica ed è dedicata alla memoria delle vittime del crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 Agosto 2018 a Genova. I Buio Pesto sono la più grande e divertente band dialettale ligure degli ultimi 20 anni. Dal 1995 ad oggi hanno venduto 100.000 dischi (Disco di Platino alla carriera), hanno tenuto più di 900 concerti, per un pubblico di quasi 1.400.000 spettatori ed hanno raccolto oltre 250.000 euro in beneficenza e sono stati insigniti della Medaglia del Presidente della Repubblica per l'impegno sociale. Il gruppo è formato da Massimo Morini (voce e tastiere), Gianni Casella (voce), Federica Saba (voce), Giorgia Vassallo (voce), Nino Cancilla (basso), Massimo Bosso (cori), il quale è anche produttore e autore dei testi. Ecco l’intervista gentilmente rilasciata da Massimo Morini…

Lo scorso 11 Novembre c’è stato un concerto importante all’RDS Stadium di Genova. Un evento che vorrà ricordare le vittime del crollo del ponte Morandi… Ancora una volta, gli artisti si danno da fare concretamente sul sociale…
Non si poteva fare altrimenti, Genova chiama, la Liguria risponde. In realtà noi siamo stati i primi solamente perché l’evento era già organizzato da Giugno, poiché noi chiudiamo sempre il tour estivo con un evento benefico. L’abbiamo solo posticipato di due mesi (da Settembre a Novembre) proprio per farlo fruttare di più. Nel frattempo tanti altri hanno organizzato altri eventi, segno che la solidarietà tra liguri non ha confini e sono previste ancora molte manifestazioni nell’immediato futuro.

Come avete vissuto i tragici fatti legati a questo triste episodio?
Io ero nel mio studio a lavorare proprio su una canzone per noi Buio Pesto, quando mi è arrivato questo sms: “Non ci crederai, ma è crollato il ponte dell’autostrada”. Come un automa ho acceso la televisione e sono rimasto ipnotizzato per ore chiedendomi come fosse possibile. Nel contempo, visto che conosco personalmente migliaia e migliaia di genovesi, con i miei collaboratori abbiamo passato tutto il giorno e tutta la sera a mandare messaggi e ricevere telefonate per sapere se qualcuno dei nostri per caso fosse tra le vittime. Un panico durato un giorno intero che non auguro a nessun nemico. Alla fine c’erano tre amici di amici. Una tragedia.



foto di Maurizio Piperissa

Si dice che le canzoni, spesso nascono da emozioni forti… Avete pensato a qualche composizione che fosse ispirata a questo drammatico tema?
No. C’è il concerto rischio di essere considerati “sciacalli”. Abbiamo preferito organizzare questo grande concerto benefico, usando le nostre canzoni già note, per attirare il pubblico e fargli capire che avevamo tutti bisogno di una forte presenza, sia per la beneficenza che come segnale di partecipazione. Abbiamo realizzato un video, intitolato “Buio Pesto per Genova” che si trova in rete e che, in modo discreto e rispettoso, rende omaggio alle vittime del crollo del ponte Morandi. L’abbiamo fatto con l’unico scopo di lasciare ai posteri una specie di “monumento digitale ai caduti”, affinché le future generazioni non dimentichino questa tragedia.

Tra l’altro, avete anche realizzato il brano, “Giovane Vecchia Italia” sempre dedicato alle vittime del crollo del ponte Morandi…
In verità la canzone è stata realizzata molto prima, anche se è uscita in tutta Italia alla fine di Ottobre scorso. Ma visto che è una canzone che vuole essere lo “specchio” del nostro paese, non potevamo che dedicarla a questo ennesimo fatto luttuoso che ha scritto un’altra triste e dolorosa pagina della nostra storia nazionale.



Ora, oltre che alle vittime, bisognerà anche pensare a chi dovrà rifarsi una vita addirittura, dovendo cambiare abitazione ecc. Non una situazione facile…
Basta parlare con uno degli sfollati per dieci minuti per capire quante siano le inimmaginabili difficoltà quotidiane che si affrontano quando si deve lasciare casa propria di corsa per evitare una possibile morte. Io l’ho fatto e lo sfollato mi ha detto, guardando nel vuoto: “Ogni mezz’ora, da tre mesi, mi viene in mente un oggetto, un vestito, un gioco, un ricordo, che prima davo per scontato e che non avrò mai più con me”. La tristezza materializzata.

Venendo a voi, come gruppo che da tanti anni si muove nel mondo della musica… Cosa vi piace e cosa meno, dell’attuale panorama canoro?
Essendo in 6 abbiamo gusti diversi e posso risponderti per quanto riguarda me. Adoro la musica pop italiana di questo periodo, che tanto ci riporta alle sonorità negli anni ‘80 e ’90 (e mi mette a mio agio produttivamente, dato che io ho iniziato la mia carriera proprio con quei “suoni” meravigliosi). La pop-dance americana attuale è secondo me il miglior “sound” di sempre. Non riesco ad apprezzare la trap e il rap estremo, mi sforzo ma non ci riesco. Forse oramai, a 50 anni, sono della generazione successiva e non ho possibilità di comprenderla, nonostante io sia un professionista della produzione musicale. Infine ci sono Vivaldi, Mozart e Verdi sopra tutti. Io ho iniziato con la musica classica e quella non passa mai di moda. E mi sfogo quando dirigo l’orchestra al Festival di Sanremo (al quale ho partecipato 28 volte consecutive, vincendo 7 edizioni) arrangiando come si faceva 300 anni fa.

Quando si scrive un pezzo è importante cercare di farlo utilizzando colori diversi rispetto ad altri artisti?
Bisogna essere spontanei e cercare di non copiare gli arrangiamenti altrui, a costo di risultare meno “attuali”. Solo così può nascere un tuo “stile” riconoscibile.

Quanto conta per voi l’aspetto live del vostro lavoro?
Viaggia di pari passo con la pubblicazione dei dischi. Io sono della vecchia guardia, ho lavorato anche in discografia, sono stato A&R Manager nella Sony Music dei primi anni ’90. Dunque la filiera è questa: pubblicazione di un disco, promozione, eventuale successo e poi i concerti. Nel “live” gli artisti mostrano quanto sono capaci, è vero. Ma a noi diverte di più sapere che arriveranno sostenitori a cantare assieme a noi canzoni “famose”.

Poesia e musica. Quali trovate siano i punti di contatto?
Difficile rispondere. A volte i testi nascono prima della musica e viceversa. Ma la “poesia” in quanto tale ha poco a che fare con la musica. Ovvero: la vera “Poesia” non ha bisogno di musica.

Cosa vi piace particolarmente del linguaggio musicale?
Procurare sensazioni forti con la combinazione tra musica, arrangiamenti, voce e testo. Una magia inspiegabile che trova terreno fertile dentro ognuno di noi. Una cosa che emoziona me può lasciare indifferente un altro. E dunque non esiste una regola.

In genere, quando scrivete un testo, guardate al passato, al presente o al futuro?
Sempre al passato. Le nostre canzoni sono “storie” vissute in linea di massima da altri che noi raccontiamo, in modo divertente e goliardico, spesso in dialetto ligure ed ogni tanto in italiano. Siamo dei “biografi” scanzonati.

Qual è il vostro rapporto con la tecnologia applicata alla musica?
Strepitoso! Suoni tecnologici spaziali e strumenti veri sopra. Si mischia il tutto e inizia il divertimento e l’entusiasmo. Nei concerti suoniamo e cantiamo dal vivo su sequenze digitali che non si possono riprodurre dal vivo, sincronizzati con video proiettati sul maxi-schermo e luci che inseguono la musica. Più tecnologici di così!!!

Per chiudere, c’è qualcuno che vi va di ringraziare per le iniziative che siete riusciti a portare avanti, relative alla memoria delle vittime del ponte Morandi?
Si, tutti gli enti che ci hanno dato fiducia: il Comune di Genova, la Regione Liguria, la S.I.A.E., la Nazionale Italiana Cantanti (di cui faccio parte, anzi… della cui panchina faccio parte da alcuni anni…) e la Croce Rossa di Genova. Ognuno ha contribuito a proprio modo per aiutare questo grande evento e senza di loro sarebbe stato difficile portarlo a termine. Ed infine il nostro pubblico fedele che non ci delude mai.

Per ulteriori info:
www.buiopesto.ge - www.facebook.com/buiopestoge - www.twitter.com/buiopesto95 - www.instagram.com/buiopesto95 - #BuioPesto95

www.rusty.it
www.paroleedintorni.it
 
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