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Posts written by AndreaTuretta

view post Posted: 24/3/2024, 11:39 PASQUA: COLDIRETTI, AGRITURISMO, 1,5 MILIONI DI PRESENZE TRA CIBO E NATURA - Diario di viaggio
PASQUA: COLDIRETTI, AGRITURISMO, 1,5 MILIONI DI PRESENZE TRA CIBO E NATURA
Il 65% sono italiani. I cammini nuova frontiera del turismo lento

Saranno una Pasqua e Pasquetta all’insegna dell’Agriturismo, con un milione e mezzo di presenze complessive (65% sono italiani), tra pernottamenti, pranzi e visite, che sceglieranno di passare i giorni di festa riscoprendo la bellezza delle campagne e la bontà del cibo contadino gustato tra i paesaggi mozzafiato offerti dalla nostra magnifica Italia. Tra questi, 300 mila sceglieranno i ristori con menù sostenibili a km zero, molti dei quali proposti dai cuochi contadini degli agriturismi di Campagna Amica promossi da Terranostra.

Secondo le stime Terranostra di Coldiretti, gli italiani pernotteranno durante le vacanze pasquali una media di 2 notti, con oltre 150 mila stranieri, prevalentemente tedeschi, svizzeri, olandesi, francesi e statunitensi, che in media soggiorneranno almeno 4 giorni.
La conferma di questa scelta, oltre che dai numeri, arriva anche dalla tendenza delle ricerche di Google, dove tra quelle più frequenti in tema di agriturismo, c’è quella di “trova quella più vicino a me”, a significare di come gli italiani puntino sulla vacanza tricolore tra le eccellenze del nostro territorio.

Campagna Amica e la rete delle esperienze. “Il turismo nelle aziende agricole e nelle aree rurali sta vivendo un periodo di grande fermento e innovazione- conferma la presidente di Terranostra Dominga Cotarella - Con Campagna Amica stiamo costruendo una rete nazionale di esperienze nelle aziende agricole che non solo ha lo scopo di accrescere la presenza di turisti nelle aree rurali, ma anche contribuire a rendere più attrattiva l’offerta turistica del nostro paese grazie alla promozione di territori, bellezze naturalistiche, architettoniche, buon cibo, prodotti enogastronomici di eccellenza ed esperienze contadine autentiche che sono una grande ricchezza italiana”. ll successo degli agriturismi è spinto anche dalla riscoperta del valore storico, culturale e ambientale dei piccoli borghi che ospitano – sottolineano Coldiretti e Terranostra – appena il 16% della popolazione nazionale, ma rappresentano il 70% del numero totale dei comuni italiani e il 54% dell’intera superficie italiana. Gli agriturismi rappresentano una ottima base di partenze per visitare queste realtà dove nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali (indagine Coldiretti/Symbola).

Toscana, Trentino e Lombardia tra le mete più ambite. In Italia sono 25849 le aziende agrituristiche (dati Istat al 2022), quasi il doppio del 2014 (+84%) mentre – sottolinea Coldiretti – il valore della produzione agrituristica sale a 1,5 miliardi di euro grazie a 15,5 milioni di presenze, di queste ben il 58% composto da agrituristi stranieri (elaborazione Coldiretti su dati Istat). Tra le regioni prescelte con maggior numero di presenza per le vacanze durante tutto l’anno, sul podio Toscana, Trentino Alto Adige, e Lombardia seguite da Veneto, Lazio e Umbria

I cammini tra turismo lento e natura. E saranno anche tanti i turisti che per Pasqua sceglieranno la via dei cammini, visto che secondo le stime Coldiretti oltre 300 mila appassionati (compresi nel milione e mezzo complessivo) punteranno su passeggiate, pedalate o percorsi a cavallo visitando cantine, frantoi, fattorie e birrifici agricoli.

I cammini sono sicuramente la nuova frontiera del turismo lento, brevi vacanze alla scoperta dei territori italiani. Cammini, ciclovie, ippovie, sentieri, vie di pellegrinaggio formano una fittissima rete di percorsi alla scoperta degli angoli più segreti del Belpaese. In particolare cresce il numero di cammini, 49 riconosciuti dal ministero del turismo e di “credenziali”, ovvero di passaporti che attestano lo status di viaggiatore lento: questi sono oggi oltre 59 mila, mentre nel 2017 erano circa 23 mila. In 5 anni sono quasi triplicati. E si si stima che realmente siano molti di più. (su www.campagnamica.it è possibile trovare gli itinerari creati in collaborazione con Fitrec Ante, Fiab e Nordic Walking turismo a cavallo, in bici e a piedi).
Sosta in fattoria tra oleoturismo ed enoturismo. Campagna Amica e Terranostra con la rete di oltre 7mila fattorie diffuse sul territorio, 1000 mercati circa di cui 70 coperti nei capoluoghi di provincia, 2500 agriturismi, 900 fattorie sociali può divenire punto di riferimento al servizio dei viaggiatori, pellegrini e non, con servizio di ristorazione e accoglienza e diffusione della cultura contadina

Basti pensare che ad esempio lungo la famosa via Francigena insistono circa 61 Mercati e 105 Agriturismi. Queste strutture possono funzionare come luoghi di ristoro e accoglienza per la notte e fornire servizi di varia natura.
A Pasqua sarà possibile anche conoscere alcun dei circa 1500 prodotti della biodiversità agricola, i sigilli di Campagna Amica, con 400 agricoltori custodi aderenti al progetto che propongono alla vendita consentendo la preservazione e la diffusione delle tipicità agroalimentari a rischio estinzione. In particolare attraverso l’oleoturismo, l’enoturismo e il brassiturismo è possibile venire a contatto con una realtà produttiva che vede l’Italia tra i paesi più dinamici e impegnati.

www.coldiretti.it
view post Posted: 24/3/2024, 11:22 Manuela Monti, Carlo Alberto Redi - SOS Terra - Emergenze planetarie e negazionismo ambientale - Recensioni libri e fumetti
Manuela Monti, Carlo Alberto Redi - SOS Terra - Emergenze planetarie e negazionismo ambientale – Carocci Editore

La Terra è soffocata dalla plastica, gli allevamenti intensivi inquinano, le foreste scompaiono, i ghiacciai si sciolgono, gli oceani muoiono. L’attuale situazione ambientale minaccia la sopravvivenza della nostra specie causando allarmi sanitari, pandemie, insicurezza alimentare, disuguaglianze sociali e crisi energetiche di dimensioni globali. Ma per molti tutto ciò non è vero. Il volume documenta le emergenze del pianeta sulla base dei dati forniti dalle più autorevoli agenzie e istituti internazionali e fornisce gli strumenti per comprendere i meccanismi sottesi alla creazione e alla circolazione della disinformazione ambientale. Solo smascherando il negazionismo e adottando comportamenti virtuosi, infatti, potremo garantire il benessere delle generazioni future e non rimproverarci di non essere stati buoni antenati.

"SOS Terra - Emergenze planetarie e negazionismo ambientale" è un volume scritto dai Manuela Monti e Carlo Alberto Redi che affronta con rigore scientifico e limpidezza comunicativa le grandi sfide ambientali che minacciano il nostro pianeta. Il libro si articola in parecchi capitoli che approfondiscono temi importanti come il mutamento climatico, la perdita di biodiversità, l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, e l'esaurimento delle risorse naturali. I due autori forniscono dati e informazioni dettagliate sullo stato attuale della Terra e sugli effetti che le attività umane stanno producendo sull'ambiente. Possiamo ben dire che è urgente muoversi per invertire la tendenza e soccorrere il nostro pianeta. È indispensabile limitare l'uso della plastica, incoraggiare pratiche agricole sostenibili, arrestare la deforestazione e scegliere politiche di mitigazione del mutamento climatico. Ciascuno di noi può fare la differenza con piccoli gesti quotidiani e sostenendo azioni tangibili a livello globale. Sarà utile lavorare unitamente per difendere la magnificenza e la biodiversità della Terra per le generazioni future.

È fondamentale prendere provvedimenti come la diminuzione delle emissioni di gas serra, la transizione verso sorgenti di energia rinnovabili, la difesa delle foreste e degli oceani, la promozione di pratiche agricole sostenibili e la sensibilizzazione della popolazione sull'importanza della salvaguardia dell'ambiente sono necessarie per affrontare questa sfida globale.

Ad oggi l'emergenza ambientale appare senza precedenti. Le temperature globali stanno aumentando a un ritmo preoccupante, causando mutamenti drastici negli ecosistemi e determinando episodi meteorologici gravissimi come incendi, alluvioni e tempeste sempre più frequenti e intensi. Ogni persona ha un ruolo da svolgere nel difendere l'ambiente, sia tramite piccoli gesti quotidiani come il riciclo e il risparmio energetico, sia attraverso azioni più impegnative come il sostegno a politiche ambientali innovatrici e la partecipazione attiva a progetti di sensibilizzazione e salvaguardia.

Monti e Redi riservano grande spazio a smontare le dissertazioni dei negazionisti ambientali, sconfessando le teorie false e le affermazioni infondate che cercano di ridimensionare l'importanza della crisi ecologica in corso. Grazie alla loro preparazione scientifica e alla loro passione per la salvaguardia dell'ambiente, i due autori arrivano a dare al lettore un quadro completo e realista della condizione attuale, senza calare nel catastrofismo ma spingendo alla consapevolezza e all'azione.

Unitamente possiamo fare la differenza e dare garanzia di un futuro sostenibile per tutti. È indispensabile muoversi ora, prima che sia troppo tardi dando spazio alle azioni intraprese a livello globale per affrontare le urgenze ambientali e incoraggiare la sostenibilità per assicurare un futuro sereno e sostenibile per le generazioni future.

In conclusione, "SOS Terra" è un libro importantissimo per chiunque voglia comprendere meglio quali siano le necessità planetarie e come contribuire a un mutamento positivo per la difesa del nostro pianeta. Consiglio calorosamente la lettura di questo libro a tutti coloro che sono preoccupati per il futuro della Terra e cercano di agire per salvaguardare l'ambiente.

Autori:

Manuela Monti - Biologa, insegna Istologia ed Embriologia all’Università di Pavia.
Carlo Alberto Redi - È accademico dei Lincei e presidente del Comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi.



INDICE:

Parte prima
Abitare la Terra, non sulla Terra
1. Emergenze planetarie
2. Emergenza ambientale: il cambiamento climatico
Plasticene/Armageddon degli insetti/Migrazioni
3. Emergenza sanitaria: nuove pandemie
Antibioticoresistenza/Obesità/Disuguaglianze di salute: genomica sociale
4. Emergenza alimentare: cibo per tutti
Produzione di carne rossa: carne coltivata/Proteine da insetti: diventeremo entomofagi/Vivere d’aria: utilizzare la CO2
5. Emergenza energetica: fonti rinnovabili
Geopolitica e fonti energetiche/L’era solare/Nucleare e idrogeno
Parte seconda
False informazioni
6. Negazionismo delle emergenze ambientali
7. Sonnambulismo diurno
Le “supercazzole” dei negazionisti/I “Si” di Martin Heidegger
8. Le narrazioni del presente
Il pessimismo di Salgado/La volontà di Béjart: “malgré la merde... je crois!”
Note
Bibliografia
Indice analitico
Indice dei nomi

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SOS Terra
Emergenze planetarie e negazionismo ambientale
Di Manuela Monti, Carlo Alberto Redi
Carocci Editore
EDIZIONE: Marzo 2024
COLLANA: Quality paperbacks
ISBN: 9788829023783
PAGINE: 132
PREZZO: 14,00

Per ulteriori info:
www.carocci.it/
view post Posted: 24/3/2024, 08:33 Bart D. Ehrman – Armageddon - Che cosa dice davvero la Bibbia sulla fine del mondo - Recensioni libri e fumetti
Bart D. Ehrman – Armageddon - Che cosa dice davvero la Bibbia sulla fine del mondo - Carocci Editore

Descrizione delle calamità che Dio scatenerà realmente sulla terra alla fine dei tempi o narrazione metaforica volta a dare speranza e consolazione a coloro che vivono una vita di sofferenza? Secondo Bart Ehrman, l’Apocalisse di Giovanni non è né l’una né l’altra. E forse non riflette pienamente neanche il messaggio di Gesù, tanto da rischiare di non essere nemmeno inclusa nel Nuovo Testamento. Ciò nonostante, in un’epoca come la nostra, segnata da fame, migrazioni di massa, epidemie, guerre e riscaldamento globale, e da un atteggiamento fatalistico e d’impotenza rispetto alle crisi che siamo chiamati a fronteggiare, può valere la pena tornare a riflettere sui temi e sulle suggestioni che questo testo straordinario continua a suscitare.

Nell'Apocalisse di Giovanni, vengono esposte una serie di calamità e sciagure che Dio scatenerà sull’umanità alla fine dei tempi, come il diluvio, i terremoti, le piaghe e le epidemie. Queste sciagure sono collegate al giudizio divino e alla fine del mondo, e servono a castigare l'umanità per i suoi peccati e ad proclamare la venuta del Regno di Dio.

L'Apocalisse è un tema che può provocare numerose paure e inquietudini, particolarmente in un'epoca come la nostra, in cui pare che il mondo stia affrontando una serie di crisi senza precedenti. La fame, le emigrazioni di massa, le pandemie e le contese sono solo alcune delle sfide che stiamo sostenendo come collettività globale.

L'Apocalisse è un libro della Bibbia che ha prodotto molte interpretazioni e dibattiti nel corso dei secoli. Anche se il suo messaggio può sembrare buio e spaventoso, l'importanza dell'Apocalisse risiede nel suo messaggio di speranza, riscatto e giudizio divino. Scritto dal profeta Giovanni, l'Apocalisse è colmo di simbolismi e rappresentazioni apocalittiche che delineano la guerra tra il bene e il male, il giudizio divino e la salvezza dei fedeli.

Il libro "Armageddon - Che cosa dice davvero la Bibbia sulla fine del mondo" di Bart D. Ehrman è un'opera affascinante e chiarificatrice che esamina in modo approfondito il concetto di Apocalisse nella Bibbia e le differenti interpretazioni che ne sono state date nel corso dei secoli.

È fondamentale evidenziare che l'interpretazione delle calamità varia tra le differenti tradizioni religiose e teologiche, e alcuni credono che l'Apocalisse di Giovanni racchiuda messaggi simbolici e emblematici anziché previsioni precise di avvenimenti futuri. E’ importante memorizzare che l'Apocalisse, nell'accezione più estesa del termine, non è solo un annuncio di devastazione e calamità, ma anche un invito alla ponderazione e alla trasformazione. Ci invita a osservare dentro di noi e a interrogarci sulla nostra responsabilità verso il mondo e verso gli altri.

Uno dei maggiori temi dell'Apocalisse è la vittoria finale di Dio sul male e sulla morte. In mezzo alle calamità e alla devastazione rappresentate nel libro, c'è costantemente la promessa di una nuova creazione e di un regno eterno di armonia e giustizia. Questo messaggio di speranza è stato un grande sostegno per i fedeli nel corso della storia, che hanno trovato sollievo nell'idea che, malgrado le sciagure, alla fine Dio vincerà.

Ehrman, esperto di studi biblici e prestigioso studioso del Nuovo Testamento, presenta una rassegna metodica delle profezie apocalittiche presenti nella Bibbia, osservando i testi sacri in modo critico e approfondito per rivelarne il vero senso.

Tramite una scrittura chiara e abbordabile, l'autore ci guida nella comprensione dei differenti aspetti dell'escatologia biblica, donando una visione proporzionata e verificata delle profezie. "Armageddon" è un libro che incoraggia lo spirito critico e invita il lettore a riflettere sul senso e sull'importanza di tali annunci nella memoria religiosa cristiana. Ehrman offre una visione ricca di spunti interessanti e ragionamenti argomentate, rendendo questo libro una lettura necessaria per chiunque sia interessato a esaminare il tema della fine del mondo secondo la Bibbia.


INDICE:

Ringraziamenti
Prefazione
1. La fine è vicina
Hal Lindsey e la fine del mondo/Il “rapimento” e le Scritture: un falso mito/Il business del “rapimento”/Parla davvero di noi?/Strani modi per leggere la Bibbia/Leggere la Bibbia come un libro/L’importanza dell’Apocalisse
2. L’Apocalisse: un libro che sconcerta
L’inizio della fine (capitolo 1)/Le lettere alle sette chiese (capitoli 2 e 3)/La sala del trono di Dio e l’Agnello (capitoli 4 e 5)/Disastri dal cielo (capitoli 6-16)/La caduta di Babilonia (capitoli 17-20)/Cieli nuovi, terre nuove: la Gerusalemme Celeste/(capitoli 21 e 22)
3. Una storia di false profezie
Le interpretazioni più antiche/L’apocalisse? Non ancora!/Una prospettiva nuova: Gioacchino da Fiore/L’Apocalisse come profezia/Sionismo cristiano e profezia biblica/L’ascesa del premillenarismo dispensazionale/L’invenzione del “rapimento”/Il trionfo del dispensazionalismo
4. L’apocalisse è vicina: quali conseguenze?
La “grande delusione”/Il disastro di Waco/Gli USA e Israele/L’ambiente, il clima e l’imminente ritorno di Gesù
5. Come leggere l’Apocalisse
Un’opera unica?/L’Apocalisse: un genere letterario/Una visione apocalittica: Daniele 7/Interpretazione/Tratti comuni/L’Apocalisse è un’apocalisse/Fantasie ed errori: Lindsey e le cavallette/Un approccio storico: la prostituta di Babilonia/La bestia che viene dal mare/La bestia che viene dalla terra/In sintesi
6. Se l’agnello diventa un leone: la violenza nell’Apocalisse
Giosuè e Gesù/Storie dell’ira di Dio/La violenza nell’Apocalisse/L’ira dell’Agnello immolato/Orrore, orrore/Violenza simbolica?
7. L’ideologia del dominio: ricchezza e potere nell’Apocalisse
Gesù e la ricchezza/Interpretare le parole di Gesù: errori e mistificazioni/La ricchezza nell’Apocalisse/Gesù e il potere/Quando Gesù fa la differenza: l’ideologia cristiana del servizio/L’ideologia del dominio nell’Apocalisse/In conclusione: servizio o dominio?
8. L’Apocalisse di Giovanni e il Vangelo di Gesù
La fine è vicina: Giovanni e Gesù a confronto/Imitare Gesù. Ma quale?
Note
Indice analitico

L’Autore:

Bart D. Ehrman: È James A. Gray Distinguished Professor di Studi religiosi alla University of North Carolina (Chapel Hill).

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Armageddon
Che cosa dice davvero la Bibbia sulla fine del mondo
Di Bart D. Ehrman
Carocci Editore
EDIZIONE: Marzo 2024
COLLANA: Sfere
ISBN: 9788829023707
PAGINE: 216
PREZZO: 19,00

Per ulteriori info:
www.carocci.it/
view post Posted: 24/3/2024, 08:25 Annamaria Giusti ed Emanuele Pellegrini - All’ombra di San Martino - Arte, storia, devozione - Recensioni libri e fumetti
Annamaria Giusti ed Emanuele Pellegrini - All’ombra di San Martino - Arte, storia, devozione - Casa Editrice Leo S. Olschki

Crocevia obbligato tra religione, politica e società, la cattedrale di San Martino di Lucca può essere vista come centro di gravitazione dei maggiori eventi che hanno riguardato la città, dal Medioevo alle epoche a venire: infatti, se analizzata da molteplici angolazioni, essa emerge non solo in quanto organismo artistico architettonico di eccellenza, ma anche e soprattutto come emblema di complesse dinamiche dove storia liturgica, religiosa, politica e socio-economica si intrecciano in maniera talvolta caotica, talaltra armonica. Ed ecco che, prendendo in esame un così articolato organismo, è possibile gettare nuova luce su un tema alieno da univoche rappresentazioni, e che introduce invece a un universo estremamente vitale, dove diversi ingegni, identità e ideali trovano sintesi. Allo stesso modo, il presente volume sulla cattedrale di Lucca costituisce un luogo privilegiato per l’incontro multidisciplinare, a livello internazionale, di studiosi che attraverso una molteplicità di prospettive la proiettano in una dimensione europea e ne ravvivano la storia quasi millenaria.

La cattedrale di San Martino, posta nel cuore della città di Lucca, è un notevole punto di riferimento storico e culturale per la cittadinanza locale. Edificata inizialmente nel VI secolo e successivamente ingrandita e rimaneggiata nel corso dei secoli, la cattedrale è stata testimone di molteplici avvenimenti significativi che hanno segnato la storia della città.

Durante il Medioevo, la cattedrale di San Martino ha svolto un ruolo fondamentale nella vita religiosa, politica e collettiva di Lucca. Da qui sono partite importanti processioni, liturgie e celebrazioni che hanno interessato l'intera comunità urbana. Inoltre, la cattedrale è stata sede di importanti incontri tra personalità politiche e religiose dell'epoca, concorrendo al prestigio e alla centralità della città nell’ambito regionale.

Nelle epoche seguenti, la cattedrale di San Martino ha continuato a essere un luogo di culto e di aggregazione per la comunità lucchese, accogliendo eventi religiosi, culturali e artistici di rilievo. L'importanza della cattedrale come centro di richiamo della città è confermata anche dal suo ricco patrimonio artistico e architettonico, che attrae turisti da tutto il mondo. Possiamo ben dire che la cattedrale di San Martino di Lucca raffigura un emblema della storia e dell'identità della città, e continua a svolgere un ruolo importantissimo nella vita della comunità locale.

Il volume "All'ombra di San Martino - Arte, storia, devozione" scritto da Annamaria Giusti ed Emanuele Pellegrini è un'opera che si propone di esplorare il culto di San Martino nel quadro storico, artistico e religioso.

La cattedrale, innalzata in stile romanico-gotico, è contraddistinta da una pianta a croce latina con tre navate, un transetto e un'abside. La sua grandiosa facciata, ornata con sculture e bassorilievi, si sporge sulla Piazza San Martino, il cuore della città medievale di Lucca. La liturgia stazionale, un’attività liturgica nella tradizione della Chiesa cattolica romana che consiste nel celebrare le diverse stagioni dell'anno liturgico in una serie di stazioni, ha intensamente influenzato la vita religiosa e culturale di Lucca e della sua cattedrale finendo per creare un legame ancora più stretto tra la chiesa e la città.

L'immagine di San Martino nel duomo di Lucca raffigura il santo come cavaliere e vescovo. San Martino è solitamente rappresentato come un cavaliere che divide il suo mantello con un povero, simboleggiando il suo atto di bontà e compassione. Questo gesto disinteressato ha reso San Martino uno dei santi più stimati nella tradizione cristiana.

Tramite un'analisi approfondita e dettagliata, gli autori ci accompagnano alla scoperta delle diverse manifestazioni di devozione legate a San Martino, sottolineando l'importanza di questo santo nella tradizione cristiana. Il libro offre poi uno sguardo attento all'arte sacra collegata a San Martino, esaminando le opere d'arte che lo raffigurano e approfondendo il significato simbolico di queste rappresentazioni.

Complessivamente, "All'ombra di San Martino - Arte, storia, devozione" si presenta come un'opera esauriente e ben documentata e vale la pena consigliare la lettura di questo libro a tutti coloro che sono interessati alla storia dell'arte sacra.


Gli Autori:

Annamaria Giusti: Premio Nelli 2005. Anna Maria Giusti è la direttrice del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, in cui ha esercitato dagli anni settanta alla fine degli anni novanta, ritornandovi nel 2012. Come direttrice ha seguito parecchi settori fra cui quello del restauro dei mosaici e delle pietre semipreziose, la terracotta, il bronzo e le armi antiche. La dott.ssa Giusti è stata cofondatrice della Rivista Scientifica dell’Opificio nel 1986 e ha diretto numerosissimi restauri importanti come quelli dei marmi dell’Orsanmichele, dei mosaici del Battistero del Duomo e quello della Porta del Paradiso del Ghiberti. Nel 2008 ha cominciato a dirigere la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. Nel corso della sua carriera la dott.ssa Giusti ha pubblicato più di 120 volumi, in particolare libri riguardanti i laboratori granducali all’Opificio nel Settecento. Storica dell’Arte, eletta Accademico Onorario il 18.10.2007, eletta Accademico Corrispondente il 05.10.2016; eletta Accademico Ordinario il 18.10.2017; eletta Accademico d’Onore il 29.09.2022.
Emanuele Pellegrini: È professore associato di storia dell’arte presso IMT Alti Studi di Lucca, dove dirige il corso di dottorato in Analysis and Management of Cultural Heritage. Si occupa di storia della critica d’arte, della tutela e di storia del collezionismo in particolare tra Settecento e Novecento. È direttore della rivista «Predella. Journal of Visual Arts».

Indice del volume:
Presentazione. di Mons. Paolo Giulietti ~ Al lettore. di Don Mauro Lucchesi ~ All’ombra della cattedrale. di Anna Maria Giusti ed Emanuele Pellegrini ~ Amos Bertolacci, L’anno 1070 a Lucca e altrove: al di fuori dalle mura, al di là dei muri. ~ Bruno Judic, La figure de San Martin chez Gregoire le Grand. ~ Raffaele Savigni, Le antiche dedicazioni degli altari della cattedrale: alcuni esempi. ~ Carlotta Taddei, Forma della chiesa e forma della città: la cattedrale di San Martino e la liturgia stazionale a Lucca. ~ Annamaria Ducci, Le sculture del portico: nuove osservazioni su un problema aperto. ~ Valerio Ascani, San Martino in San Martino: scelte iconografiche e strategie di comunicazione nel corredo scultoreo della facciata del duomo di Lucca nel Duecento. ~ Marco Collareta, Cavaliere e vescovo. L’immagine di San Martino nel duomo di Lucca. ~ A. Lee, The Bianchi of 1399 at Lucca: Navigating a Medieval Popular Religious Revival. ~ Christine Meek, Prosecutions for Usury in the Episcopal Court under Nicolao Guinigi, Bishop of Lucca, 1394-1436. ~ Stefano Martinelli, Alcune note sull’arte del cuoio nelle Fiandre: il cofanetto della Collezione Guennol (The Cloisters) in rapporto con quello del Museo della Cattedrale di Lucca. ~ Geoffrey Nuttal, The Chapel of the Volto Santo in the Church of St-Sépulchre in Paris: 1325-1795. ~ Laura Galoppini, Della cappella nostra di Santa Croce: pratiche devozionali e appartenenza civica della nazione lucchese in Bruges nel tardo Medioevo. ~ Reinhard Strohm, The Recovery of Significance of the Lucca Choirbook (Libro di coro di Lucca). ~ Renzo Sabbatini, La cattedrale di San Martino e la sollevazione degli Straccioni (1531-1532). ~ Michele Camaioni, Predicazione e vita religiosa a Lucca tra Riforma e Controriforma. ~ Fabrizio Biferali, Pittura e Controriforma a Lucca. Il caso della «Presentazione di Maria al tempio» di Alessandro Allori. ~ Paolo Bertoncini Sabatini, Muzio Oddi in San Martino (1618-1637): il classicismo della ragione prospettica nell’opera di un architetto matematico. ~ Paola Betti, Immagini d’arte, immagini di devozione. Il Volto Santo nella pittura lucchese del Sei e Settecento. ~ Linda Bertelli, Emanuele Carlenzi, Agnese Ghezzi, La cattedrale di San Martino tra Otto e Novecento. Campagne fotografiche e fotografia a Lucca. ~ Crediti fotografici. ~ Tavole

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All’ombra di San Martino
Arte, storia, devozione
A cura di Annamaria Giusti ed Emanuele Pellegrini
Studi sulle abbazie storiche e ordini religiosi della Toscana, vol. 9
2023, cm 17 × 24, x-290 pp. con 88 tavv. f.t. a colori
[isbn 978 88 222 6869 3]
www.olschki.it/libro/9788822268693

Per ulteriori info:
Leo S. Olschki
[email protected]www.olschki.it
view post Posted: 24/3/2024, 08:17 Gian Marco Campagnolo - Calcio e intelligenza artificiale. Che cos'è la football data analysis - Recensioni libri e fumetti
Gian Marco Campagnolo - Calcio e intelligenza artificiale. Che cos'è la football data analysis – Carocci Editore

Gli allenatori di calcio saranno mai sostituiti da macchine intelligenti? L’autore risponde a questo interrogativo, raccogliendo le testimonianze di oltre quaranta addetti ai lavori dell’industria calcistica e offrendone un’interpretazione che unisce una qualificata competenza sportiva con una conoscenza accademica sui temi dell’intelligenza artificiale. Basandosi su un lavoro sul campo durato cinque anni, il libro ripercorre la storia della football data analysis a partire dai primi esercizi contabili fino alle attuali applicazioni computazionali, usando esempi calcistici per affrontare aspetti del dibattito sull’intelligenza artificiale in maniera semplice e accessibile. Il testo si conclude con alcune proposte pratiche su come combinare, nella formazione dei futuri esperti, il meglio della scuola allenatori italiana con l’approccio analitico adottato da alcuni dei club più innovativi della Premier League.

Il volume "Calcio e intelligenza artificiale. Che cos'è la football data analysis" di Gian Marco Campagnolo è un'importante analisi che fonde due mondi a prima vista distanti: il calcio e la tecnologia. È difficile che gli allenatori di calcio arrivino ad essere rimpiazzati totalmente da macchine intelligenti in futuro. Nelle disposizioni tattiche e cruciali di una partita, l'intuito e la conoscenza umana continuano a giocare un ruolo significativo che è arduo da replicare con rigore da parte di un'intelligenza artificiale. Però, è pensabile che l'uso di tecnologie e sistemi intelligenti possano facilitare gli allenatori a prendere decisioni migliori e più informate nel corso delle partite, ma la presenza dell'uomo nel mondo del calcio rimane necessaria per tante ragioni.

La football data analysis ha avuto inizio quando le squadre e i club sportivi hanno cominciato a registrare ragguagliati esercizi contabili riguardanti i giocatori, le partite, i risultati e le strategie utilizzate. Questi primi esercizi contabili venivano tenuti manualmente e comprendevano notizie come la quantità di gol segnati da un giocatore, il numero di passaggi compiuti durante una partita e altri particolari statistici.

Il testo mette in evidenza come l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e dell'analisi dei dati stia modificando gradualmente il mondo del calcio, consentendo agli allenatori di acquisire informazioni e statistiche adatte per perfezionare le prestazioni della squadra e prendere scelte più ponderate nel corso del match.

Con l'avvento della tecnologia e dei computer, la football data analysis ha fatto un balzo importante con l'introduzione di software perfezionati per l'analisi dei dati sportivi. I club hanno quindi il modo di esaminare in maniera più dettagliata le prestazioni dei giocatori, le tattiche di gioco e di prendere decisioni più informate per ottimizzare le prestazioni della squadra.

Campagnolo illustra in maniera chiara e abbordabile concetti molteplici legati alla football data analysis, fornendo casi concreti di come le squadre di calcio di tutto il mondo stiano adoperando le nuove tecnologie per conseguire un vantaggio agonistico.

Negli ultimi anni, l'uso di algoritmi e modelli computazionali progrediti ha consentito di accrescere nuove e innovative tecniche di analisi dei dati nel mondo dello sport. Grazie all'intelligenza artificiale e al machine learning, i club possono anticipare le manovre degli avversari, ottimizzare le strategie di gioco e determinare i giocatori con il migliore potenziale.

Oggi, la football data analysis gioca un ruolo importantissimo nel processo decisionale dei club sportivi, consentendo loro di identificare e sviluppare talenti emergenti, ottimizzare le strategie di gioco e potenziare le performance d'insieme della squadra. Grazie alla continua crescita della tecnologia, ci si attende che l'analisi dei dati nel calcio seguiterà a svilupparsi e ad modificarsi, donando nuove opportunità per migliorare il gioco e aumentare il buon risultato sul campo.

Questo libro rappresenta un’eccellente lettura per chi è appassionato di calcio e desidera comprendere come l'intelligenza artificiale stia trasformando questo sport, consentendo una migliore esattezza nell'analisi dei dati e nell'ottimizzazione delle tattiche di gioco.

L’Autore:

Gian Marco Campagnolo - Insegna Sociologia della scienza e della tecnologia all’Università di Edimburgo ed è stato Faculty Fellow all’Alan Turing Institute. Ha ottenuto qualifiche di allenatore presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Scottish Football Association (SFA).

INDICE:

Ringraziamenti
1. Introduzione
La visione dal basso/Storia e contesto/Formazione e professione
2. Contesto
Il goal di Van Persie/Expected goal (XG)/Statistica versus realtà/Ambiti di applicazione
3. Storia
Fondamentalismo tattico/La misura del successo/Dalla statistica all’intelligenza artificiale/Interpretabilità/Tempo reale
4. Protagonisti
Consumare algoritmi/Specialisti fuori/Oggettivare il dato/Dato di persuasione/Le maniere forti
5. Professione
Analisti pubblici/Non è scienza/Economia della passione/Diventare influencer/L’arma dell’astrattezza/Regressione professionale
6. Formazione
Analista ibrido/Analista introgressivo/Il lavoro del dare significato/Circolazione della referenza
7. Didattica
Deriva tecno-centrica/Farsi da soli/Advanced stats/Meccanismo di delega/Rilevanza/Groupby/Transcodifica
Nota metodologica
Riferimenti bibliografici

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Calcio e intelligenza artificiale
Che cos'è la football data analysis
Di Gian Marco Campagnolo
Carocci Editore
EDIZIONE: Marzo 2024
COLLANA: Biblioteca di testi e studi
ISBN: 9788829017393
PAGINE: 112
PREZZO: 13,00

Per ulteriori info:
www.carocci.it/
view post Posted: 23/3/2024, 17:21 Flavia Cantatore – Architetture per i principi della Chiesa - Committenze in Roma, 1400-1700 - Recensioni libri e fumetti
Flavia Cantatore – Architetture per i principi della Chiesa - Committenze in Roma, 1400-1700 - Casa Editrice Leo S. Olschki

Tra la prima e la seconda età moderna, Roma divenne luogo privilegiato di incontro e confronto per coloro che, a vario titolo, si cimentarono nella straordinaria impresa architettonica che stava vedendo protagonista la Curia: su committenza papale e cardinalizia, numerosi architetti, artisti, maestranze – sia romani sia forestieri – vennero coinvolti in iniziative di pregio tra la cittadella pontificia, il Borgo e più in generale Roma, che fu teatro di un’espressività sempre più identificabile con l’élite di una corte internazionale; queste le aree tematiche affrontate nel volume, che si presenta come una raccolta di significativi casi-studio. Attraverso l’analisi di nuove fonti scritte e iconografiche, vengono qui esaminati una serie di esempi per area cronologica (dal Quattro al Settecento), per scala di intervento (dalla cappella alla residenza, sino all’infrastruttura urbana) e per committenza (papale e cardinalizia, romana e straniera); una varietà che trova importanti occasioni di continuità nel dialogo con l’antico e nel rapporto con le preesistenze e, dunque, in una lettura delle opere attenta alle implicazioni non solo architettoniche e artistiche ma anche culturali, sociali, religiose e politiche.

La produzione artistica a Roma nell’intervallo di tempo che va dal Quattro al Settecento è contraddistinta da una grande varietà di commissioni artistiche, che spaziano dalla realizzazione di cappelle e chiese fino alla attuazione di interi sobborghi e infrastrutture urbane. Questa fioritura artistica fu aiutata anche dalla presenza a Roma di importanti centri artistici come la Cappella Sistina, la Basilica di San Pietro e il Palazzo Apostolico. I componenti della Curia Papale, tra cui Papa e Cardinali, erano i maggiori committenti di opere d'arte e architettoniche a Roma. Questi alti prelati erano spesso patrocinatori di artisti noti e sovvenzionavano la realizzazione di opere di grande qualità.

Gli architetti, artisti e manodopera che operavano per la Curia erano spesso di origini diverse, provenienti da tutta Europa per cooperare alla imponenza delle opere commissionate. Questa collaborazione tra artisti di differenti provenienze portava a uno scambio culturale che perfezionava l'arte e l'architettura a Roma. Le proposte promosse dalla Curia Papale e Cardinalizia includevano la decorazione delle chiese, la realizzazione di sculture, dipinti e affreschi, nonché la realizzazione e il restauro di fabbricati sacri e civili. Grazie al patrocinio della Curia, Roma diventò un centro artistico di primissimo piano durante il Rinascimento e il Barocco, con opere di artisti del peso di Michelangelo, Raffaello, Bernini e Caravaggio.

Il volume "Architetture per i principi della Chiesa - Committenze in Roma, 1400-1700" rappresenta un considerevole apporto alla storia dell'arte e dell'architettura in Italia durante il periodo compreso tra il Quattrocento e il Seicento. La curatrice Flavia Cantatore esamina con disciplina e accuratezza le committenze architettoniche dei principi della Chiesa a Roma, sottolineando l'importanza delle opere realizzate in questo periodo e il loro senso nel contesto storico e politico dell'epoca.

La produzione artistica a Roma nel periodo dal Quattro al Settecento è contraddistinta da una grande varietà di commissioni artistiche, che spaziano dalla realizzazione di cappelle e chiese fino alla progettazione di interi quartieri e infrastrutture urbane. Dal Quattro al Cinquecento, la committenza papale e cardinalizia ha avuto un compito basilare nella promozione delle arti a Roma. Pontefici e cardinali hanno commissionato la costruzione di importanti chiese e cappelle, come la Basilica di San Pietro in Vaticano e la Cappella Sistina, e la realizzazione di opere d'arte per adornare le residenze papali e le cattedrali cittadine.

Nel Cinquecento e nel Seicento, la committenza romana ha continuato a svolgere un ruolo di primo piano nella promozione delle arti a Roma. Le famiglie aristocratiche della città hanno commissionato opere d'arte per impreziosire le proprie abitazioni e chiese private, mentre l'amministrazione comunale ha sostenuto la realizzazione di installazioni urbane, come ponti, fontane e strade. Nel Settecento, con l'avvento del Barocco e del Neoclassicismo, la committenza estera ha cominciato a giocare un ruolo sempre più rilevante nella produzione artistica romana. Sovrani e aristocratici stranieri hanno commissionato opere d'arte per arricchire le proprie dimore a Roma, portando con sé moderne visioni e gusti artistici che hanno concorso a trasformare la città in un considerevole centro culturale europeo.

Nell’opera a cura di Flavia Cantatore, attraverso uno studio approfondito e documentato, vengono considerate le diverse gamme di edifici commissionati dai principi ecclesiastici, dagli ospedali alle chiese, dai palazzi alle fontane, con particolare attenzione alle scelte stilistiche e rappresentative adottate dagli architetti. Il volume si distingue per la sua capacità di porre in luce le relazioni tra committenti, architetti e artisti, rilevando le dinamiche di potere e le strategie di divulgazione adoperate per celebrare il prestigio e la grandezza della Chiesa.

In conclusione, "Architetture per i principi della Chiesa - Committenze in Roma, 1400-1700" è un'opera di grande qualità per chiunque sia affascinato alla storia dell'arte e dell'architettura rinascimentale e barocca, donando una vista completa e esauriente sulle realizzazioni architettoniche commissionate dai principi ecclesiastici a Roma in quest’epoca fondamentale della storia italiana.

L’Autrice:

Flavia Cantatore, Professore Associato presso il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura all’Università Sapienza di Roma. Autrice e curatrice di volumi e saggi sulla storia e la trattatistica dell’architettura fra Quattro e Cinquecento, si è dedicata alle relazioni culturali tra Italia e Spagna nel Rinascimento, all’analisi dei processi di trasformazione della città e delle sue architetture, delle testimonianze iconografico-cartografiche e della letteratura periegetica; si è occupata della committenza pontificia e dell’opera di Leon Battista Alberti, Bramante, Raffaello, Antonio da Sangallo il Giovane, Michelangelo, Giacomo Della Porta. Ha tenuto numerose comunicazioni in congressi di carattere internazionale, ha collaborato a cataloghi di mostre ed è membro di comitati scientifici di riviste di storia dell’architettura e del restauro, storia dell’arte, storia del Rinascimento.

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Architetture per i principi della Chiesa
Committenze in Roma, 1400-1700
A cura di Flavia Cantatore
Biblioteca dell’«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, vol. 537
2023, cm 17 × 24, x-228 pp. con 93 figg. bn n.t.
[isbn 978 88 222 6899 0]
www.olschki.it/libro/9788822268990

Per ulteriori info:
Leo S. Olschki
[email protected]www.olschki.it
view post Posted: 22/3/2024, 12:12 Tiziano Terzani – Un indovino mi disse - Recensioni libri e fumetti
Tiziano Terzani – Un indovino mi disse – Longanesi

In occasione del ventennale della scomparsa del grande scrittore e giornalista Tiziano Terzani, Longanesi ha pubblicato una nuova edizione di “Un indovino mi disse”, illustrata per la prima volta dalle numerose fotografie scattate da Tiziano Terzani durante quel lungo anno di viaggio.

Nella vasta opera di Tiziano Terzani, interamente pubblicata da Longanesi, “Un indovino mi disse” rappresenta l’incontro delle sue due anime: quella del grande giornalista e quella dell’uomo curioso del prossimo. E’ in questo libro che per la prima volta Terzani osserva da vicino i grandi temi che lo impegneranno nel futuro come la corsa al consumismo, la fine delle diversità nel mondo e il misterioso rapporto dell’uomo con il proprio destino. Ed è durante questo viaggio che avviene l’incontro con il monaco buddista che lo indirizzerà verso l’ambito di ricerca dei suoi successivi anni: la spiritualità che sta scomparendo dalle nostre vite.

“Un indovino mi disse” prende spunto da un episodio avvenuto nella del 1976, a Hong Kong, quando un vecchio indovino cinese avverte l’autore di questo libro: «Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare. Non volare mai». Dopo tanti anni Terzani non dimentica la profezia (che a suo modo si avvera: in Cambogia, nel marzo ’93, un elicottero dell’ONU si schianta con ventitré giornalisti a bordo, e fra loro vi è il collega tedesco che ha preso il suo posto…). La trasforma, però, in un’occasione per guardare al mondo con occhi nuovi: decide infatti di non prendere davvero alcun aereo, senza per questo rinunciare al suo mestiere di corrispondente. Il 1993 diviene così un anno molto particolare di una vita già tanto straordinaria. Spostandosi in giro per l’Asia in treno, in nave, in macchina, a volte anche a piedi, il giornalista può osservare paesi e persone da una prospettiva spesso ignorata dal grande pubblico: ci aiuta a ritrovare il gusto del Viaggio, ci guida alla scoperta di un continente in bilico tra passato e futuro (e che ricorre alla magia come antidoto alla modernità), ci insegna a conoscere palmo a palmo l’intero Sud-Est asiatico. Il documentatissimo reportage si trasforma man mano in una piacevole esplorazione, in un’appassionante avventura, in un racconto ora ironico ora drammatico, in qualcosa di eccezionale, come il resoconto di un interminabile viaggio in treno dalla Cambogia a Berlino o quello di una traversata su una nave portacontainer da La Spezia a Singapore. Vagabondaggi insoliti e di per sé entusiasmanti, cui si intrecciano – ancora più insoliti e inquietanti – gli incontri fortuiti o provocati durante il percorso: maghi, santoni, veggenti, invasati, stregoni, sciamani, ciarlatani, tutti i profeti dell’occulto sondati per comprendere sia il loro mistero sia il proprio futuro. O per tener fede a quanto un giorno un indovino disse…

Il ventennale della scomparsa del grande scrittore e giornalista Tiziano Terzani è un momento fondamentale per commemorare e omaggiare la sua memoria e il suo contributo alla letteratura e al giornalismo. Bella idea quindi, quello di aver fatto uscire il suo volume, “Un indovino mi disse” in un’edizione ricca di foto e molto altro. Terzani era conosciuto per il suo stile di scrittura appassionante e la sua capacità di raccontare storie che ponevano in luce le sfide e le contraddizioni del mondo contemporaneo.

Era quindi adeguato predisporre eventi e iniziative per ricordare il suo lavoro e riflettere sul suo impatto durevole sulla società. Temi che erano cari a Terzani erano la ricerca della verità e della giustizia. Di Terzani, è ben presente il suo spirito avventuroso e la sua profonda umanità. La sua eredità continua a guidare generazioni di lettori e giornalisti nel perseguire i propri ideali e a mettere in discussione le convenzioni sociali.

Possiamo aggiungere che "Un indovino mi disse" è un libro scritto dove Tiziano Terzani riporta le sue esperienze di viaggio e di vita alla scoperta di realtà spirituali e ascetiche in Asia. Il libro è un sapiente mix di narrazione di viaggio, di considerazioni personali e di analisi sul senso della vita e della spiritualità. La scrittura di Terzani è trascinante e riesce a condurre il lettore in luoghi lontani e poco conosciuti, offrendo uno sguardo privilegiato sulle culture e le fedi del continente asiatico.

Se vogliamo trovare un tema principale del libro lo possiamo scorgere nell’indagine interiore e la spiritualità, e Terzani riesce a trasmettere al lettore il senso di scoperta e di stupore che prova durante i suoi viaggi alla ricerca di saggezza e di senso nella vita.

In definitiva, "Un indovino mi disse" è un libro che suggerisco a chi è incuriosito dalla cultura asiatica, nonché alla religiosità e alla filosofia della vita. La scrittura di Terzani è unica e profonda, e riesce a centrare nel profondo l’animo e la mente dei lettori.

Ricordo che dall’Archivio Terzani, composto da oltre 4.000 foto, in questa nuova edizione sono stati inseriti scatti inediti che accompagnano il lettore alla scoperta dell’Asia attraverso la lente dell’autore.

L’autore:

Tiziano Terzani nasce a Firenze nel 1938. Per oltre trent’anni, dal 1972 al 2004, vive in Estremo Oriente con la moglie Angela e i figli Saskia e Folco. Corrispondente del settimanale tedesco Der Spiegel, collabora anche a L’Espresso, la Repubblica e Corriere della Sera. I suoi libri, tutti editi da Longanesi e tradotti in molte lingue, raccontano le grandi storie di cui è stato testimone. In Pelle di leopardo (1973) e in Giai Phong! (1976) la guerra in Vietnam; in La porta proibita (1984) la Cina del dopo Mao; in Buonanotte, signor Lenin (1992) il crollo dell’Unione Sovietica; il volume In Asia (1998) raccoglie le sue migliori corrispondenze dai paesi d’Oriente. Con Un indovino mi disse (1995), Lettere contro la guerra (2002) e Un altro giro di giostra (2004) affronta i temi che riguardano direttamente l’uomo e raggiunge un vastissimo pubblico. Muore a Orsigna nel luglio 2004. Nel 2006 esce postumo La fine è il mio inizio, a cura di Folco Terzani; nel 2008 Fantasmi. Dispacci dalla Cambogia, con uno scritto di Angela Terzani Staude; nel 2010 Un mondo che non esiste più, fotografie e testi scelti da Folco Terzani; nel 2014 Un’idea di destino. Diari di una vita straordinaria e nel 2018 In America. Cronache da un mondo in rivolta, entrambi a cura di Àlen Loreti e con una prefazione di Angela Terzani Staude. Alla sua memoria sono dedicati il Premio letterario internazionale dell’Associazione vicino/lontano di Udine e la pagina ufficiale di Facebook @TizianoTerzaniOfficial. A Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini, è custodito il Fondo Tiziano Terzani.

In occasione di questo anniversario, “Un indovino mi disse” diventa anche un reading - spettacolo musicale, grazie alla produzione di Intesa Sanpaolo e The Italian Literary Agency. Sul palco a dar la voce di Tiziano Terzani sarà Peppe Servillo con l’accompagnamento musicale di Natalio Luis Mangalavite.

I primi due incontri si terranno mercoledì 26 marzo a Torino presso l’auditorium Intesa Sanpaolo e giovedì 27 marzo a Milano presso il teatro Franco Parenti.

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Titolo Un indovino mi disse
Edizione illustrata
ISBN9788830461499
Autore Tiziano Terzani
Dettagli Cartonato
N° di pagine 480

Per ulteriori info:
www.longanesi.it
view post Posted: 22/3/2024, 08:55 CLIMA: COLDIRETTI, ARRIVA PRIMAVERA DOPO INVERNO PIU’ CALDO DI SEMPRE CON +2,19° - Ambiente
CLIMA: COLDIRETTI, ARRIVA PRIMAVERA DOPO INVERNO PIU’ CALDO DI SEMPRE CON +2,19°
Servono interventi strutturali per affrontare gli effetti del cambiamento climatico

Arriva la primavera dopo un inverno che dal punto di vista climatologico è stato più caldo di sempre in Italia, con una temperatura superiore di 2,19 gradi la media storica. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione dell’equinozio di primavera, sulla base dei dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800. L’anomalia climatica – sottolinea la Coldiretti – è stata più evidente nel nord Italia dove la temperatura è stata superiore addirittura di 2,46 gradi la media mentre al centro è stata di +2,25 gradi e al sud di +2,01 gradi.
Anche il 2024 conferma dunque la tendenza al surriscaldamento dopo che lo scorso anno in Italia ha fatto segnare una anomalia climatica di +1,12 gradi rispetto alla media storica, ma che è stato anche accompagnato in Italia da una media di oltre 9 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore, gelate improvvise e tempeste di vento, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eswd.
A livello globale il 2023 è stato peraltro l'anno più caldo mai registrato da quando ci sono rilevazioni scientifiche, con la temperatura media di 1,45 gradi centigradi sopra i livelli pre-industriali, secondo il rapporto dell'Organizzazione meteorologica internazionale (Wmo).
Gli effetti sui mercati. Il caldo fuori stagione – sottolinea la Coldiretti – ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno con l’arrivo delle primizie con oltre un mese di anticipo, dagli asparagi alle fragole, dai piselli alle fave, dai carciofi alle zucchine.
Agricoltura in prima linea. L’agricoltura italiana è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – ricorda la Coldiretti – e tale obiettivo richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 5.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm. Ma servono anche – conclude Coldiretti – investimenti strutturali con progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica.

www.coldiretti.it
view post Posted: 22/3/2024, 08:54 Yoga e montagna, benessere e contatto con la natura in Valle d’Aosta - Diario di viaggio
Yoga e montagna, benessere e contatto con la natura in Valle d’Aosta

Immaginiamo di fare yoga in mezzo a un prato, circondati da cime maestose e dal profumo degli alberi oppure, lungo le rive di un torrente ascoltando il suono armonico dell’acqua che scorre. Praticare yoga a contatto con la natura ne amplifica i benefici, rendendo l’esperienza ancora più rigenerante. Se poi, la natura è quella generosa e avvolgente della Valle d’Aosta, l’esperienza ha tutti gli elementi per diventare catartica!

YOGA MOUNTAIN DAYS DAL 14 GIUGNO AL 21 LUGLIO 2024

Aosta, marzo 2024. Surya namaskar, salutiamo il Sole per ringraziarlo della sua forza, del suo calore e della sua luce, che rendono possibili qualsiasi forma di vita sulla Terra. E quanto ci circonda, qui in Valle d’Aosta, non può che ricordarci ad ogni respiro – inspira, espira, inspira ed espira – la magnificenza del Sole, di quanto la sua generosità rende possibile. Prati verdeggianti, secolari foreste, ruscelli gorgoglianti, aria frizzante e cime che svettano e non ne vedi la fine nel blu del cielo, sono gli ambienti rigeneranti della montagna, che si rendono parte attiva di un circuito di attivazione bioenergetica.
Questi ‘Paesaggi di gentilezza’ sono i protagonisti di un fitto programma di incontri e seminari dedicati allo yoga principalmente, ma anche a meditazione, approfondimenti con nutrizionisti, musica e altro di Yoga Mountain Days, alla sua settima edizione e organizzato dall’Associazione VDA YOGA con sede a Courmayeur.

Dal 14 giugno al 21 luglio 2024 in Valle d’Aosta, la montagna e i suoi ambienti naturali e tutti gli appassionati o semplicemente curiosi della disciplina dello yoga, si uniranno in un unico respiro, un immenso flusso energetico che varcherà passi, salirà le altissime cime valdostane e via, andrà oltre, immateriale ed universale.

I principali appuntamenti sono:

• 14, 15 e 16 giugno a Courmayeur e al Forte di Bard
Nutriamo corpo, mente e anima con gentilezza con Daniel Lumera.

Tra gli eventi di questa 3 giorni segnaliamo la passeggiata meditativa ai piedi del Monte Bianco; incontri sulla nutrizione consapevole, performance musicale a cura de Il Conciorto, visione e dibattito con il fisico teorico Fabio Truc del film di Felicia Cigorescu “Enlightened Mind”.

• 29 e 30 giugno - Courmayeur
Yoga and music for kindness con Anna Inferrera.

Solar e Lunar vinyasa krama flow con accompagnamento musicale; nel pomeriggio Puja Elementale, cerimonia sacra di connessione con gli elementi, offerta di canti e intenzioni, e pratica di purificazione della persona attraverso lo smudging.

• 20 e 21 luglio - Gressoney-Saint-Jean
Paesaggi di gentilezza nel cuore del monte Rosa. Un week end dedicato alla pratica dello yoga nei paesaggi di Gressoney-Saint-Jean

Seminari e Free class

Ma lo yoga in Valle d’Aosta è protagonista di diversi momenti condivisi e workshop a partire dalla primavera: uno è “Relax and Renew”: yoga, meditazione e attivazioni bio-energetiche alle porte del Parco Nazionale del Gran Paradiso, che quest’anno sarà ospite della “Stazione dell’Acqua”, un piccolo boutique hotel isolato e immerso nel bosco. Maggiori informazioni qui.

A partire da marzo fino ad aprile, il sabato mattina è dedicato ai seminari di “Yoga e attivazioni bioenergetiche” con Betta Frera. Gli incontri di due ore e mezzo ciascuno si tengono presso la COFRUITS di Saint-Pierre. Le attivazioni bioenergetiche hanno come obiettivo quello di purificare, rigenerare, riequilibrare ed aumentare la propria forza vitale e mentale, utilizzando una specifica tecnica di respirazione, unita ad una particolare visualizzazione e ad una forte intenzione, contribuendo così a generare un profondo benessere psicofisico. Sono parte del metodo My Life Design di Daniel Lumera. Info qui.

Per chiunque cerchi dove alloggiare in Valle d’Aosta, il portale Booking Valle d’Aosta - lo strumento per la prenotazione dei soggiorni gestito direttamente dall’Ufficio regionale del Turismo - offre l'elenco delle strutture ricettive della Valle d'Aosta (alberghi, RTA, B&B, agriturismi e appartamenti), con la possibilità di prenotare direttamente online senza intermediari e senza alcun costo di prenotazione, selezionando in base al comprensorio o al tipo di esperienza desiderata.
view post Posted: 22/3/2024, 08:52 NUOVE FRONTIERE PER L’ARTROSI: ACIDO IALURONICO, PLASMA E STAMINALI, OGGI SI COMBATTE CON L’ORTOBIOLOGIA - Salute e benessere
NUOVE FRONTIERE PER L’ARTROSI: ACIDO IALURONICO, PLASMA E STAMINALI, OGGI SI COMBATTE CON L’ORTOBIOLOGIA. E SENZA BISTURI

• L’artrosi colpisce solo in Italia circa 4 milioni di persone

• Infiltrazioni con antinfiammatori e acido ialuronico, PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e cellule mesenchimali: trattamenti mini invasivi per trattare l’artrosi da lieve a moderata, e ridurre il dolore

• Alimentazione corretta con giusto apporto di calcio e movimento costante, gli strumenti per prevenire la degenerazione delle cartilagini, secondo gli ortopedici di SIOT



Roma, 21 marzo 2024 – Combattere l’artrosi si può, anche senza bisturi: dopo i trattamenti infiltrativi con farmaci antinfiammatori e quelli a base di acido ialuronico, oggi la ricerca si concentra su infiltrazioni con i derivati del sangue, i cosiddetti PRP (Plasma Ricco di Piastrine), fino ad arrivare ai trattamenti con le cellule mesenchimali estratte dal midollo osseo o dal grasso sottocutaneo.
Parliamo di ortobiologia, metodiche che sfruttano le capacità rigenerative delle cellule del corpo umano con l'obiettivo di stimolare la ricrescita di alcuni tessuti e di attenuare l’infiammazione, trattamenti non chirurgici e mini invasivi che accendono nuove speranze per coloro che fino a qualche anno fa avevano come unica scelta terapeutica l’intervento di sostituzione protesica.
Queste tecniche di medicina riparativa e rigenerativa sono applicabili al trattamento conservativo delle articolazioni, ma anche alla fase post-intervento chirurgico, per migliorarne l’esito, favorendo la guarigione dei tessuti.

L'artrosi è una malattia articolare cronico-degenerativa a carattere progressivo che colpisce in Italia circa 4 milioni di persone: “Per il trattamento dell’artrosi, patologia degenerativa che aumenta con l’età - spiega Alberto Momoli, Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza - si sono aperte nuove strade per cure più conservative e, grazie alle tecniche di ortobiologia, siamo entrati in una nuova era in ambito ortopedico. Questo tipo di procedure riguarda però le fasi iniziali dell’artrosi, i gradi 2 e 3. Mentre se l’artrosi è di quarto grado non ci sono alternative all'intervento chirurgico. E’ fondamentale l’intervento precoce”.

Evidenze scientifiche hanno dimostrato l'efficacia delle infiltrazioni con l'acido ialuronico e con il PRP, e la letteratura più recente anche quelle con le cellule mesenchimali, in particolare nell'articolazione del ginocchio.
Fra i trattamenti infiltrativi in prima linea per il trattamento conservativo dell’artrosi di ginocchio c’è l’acido ialuronico che viene iniettato nell’articolazione allo scopo di lubrificarla e nutrire la cartilagine rimanente, una pratica clinica ormai diffusa che mostra benefici anche nell’artrosi dell’anca. Nel caso dell’articolazione del ginocchio, quando la risposta a questa terapia non fosse sufficiente, è possibile ricorrere alle infiltrazioni con i derivati del sangue, PRP. In questo caso, dal sangue del soggetto, opportunamente centrifugato, viene estratto il plasma ricco di piastrine che, iniettato, favorisce il rilascio di fattori di crescita piastrinica, cioè di molecole che consentono ai tessuti di ripararsi e rigenerarsi. Il PRP trova ampia applicazione anche nella rigenerazione dei tendini della spalla.
Un’ulteriore possibilità, ancora in fase sperimentale, è offerta dalle cellule staminali mesenchimali estratte dal tessuto adiposo addominale e poi infiltrate nell’articolazione artrosica.
“Si tratta di una procedura più complessa rispetto a quella prevista dalla cura con il PRP – precisa Momoli - ma si svolge anch'essa in regime ambulatoriale. In entrambi i casi è importante rivolgersi a centri certificati e con elevati standard qualitativi. Quando usato su persone con artrosi, il trattamento a base di cellule mesenchimali, utile anche in caso di tendiniti, è molto efficace sul ginocchio e un po' meno sull’anca. Bisogna, comunque tener presente che tale cura è in grado solo di rallentare il processo artrosico, ma non di farlo regredire”.

I trattamenti infiltrativi presentano controindicazioni estremamente ridotte con un’attenzione particolare nei soggetti fragili o coloro che fanno uso di farmaci anticoagulanti o presentano varie comorbidità; riguardo le infiltrazioni con il cortisone e con l'acido ialuronico non ci sono particolari controindicazioni a meno che il paziente non presenti allergie a uno dei componenti del farmaco o alterazioni gravi dello stato di salute.
Il trattamento infiltrativo con PRP e mesenchimali viene utilizzato principalmente per trattare quelle artrosi da lievi a moderate, sintomatiche, in cui il danno articolare e la funzione residua permetta ancora margini di un trattamento non chirurgico consentendo così una migliore qualità di vita per il soggetto che, in caso di progressione della malattia, potrà essere sottoposto alla chirurgia protesica.

La scelta delle diverse tecniche, oltre ad aderire alle indicazioni delle linee guida presenti in materia, viene valutata dallo specialista caso per caso, anche nel rapporto costi-benefici.

A fare la differenza è sempre la prevenzione: “Noi produciamo cartilagine fino ai 25-30 anni - conclude Momoli - poi cominciamo a consumarla per vari motivi anche per attività fisica eccessiva o al contrario per sedentarietà. Senza dimenticare che oltre ad un'alimentazione corretta che deve garantire il giusto apporto di calcio è soprattutto il movimento costante uno dei fattori che contribuiscono a prevenire la degenerazione della cartilagine”.

Per maggiori informazioni: SIOT
view post Posted: 22/3/2024, 08:50 GIORNATA FORESTE: COLDIRETTI, BOSCHI COPRONO 38% ITALIA, SOS GESTIONE - Ambiente
GIORNATA FORESTE: COLDIRETTI, BOSCHI COPRONO 38% ITALIA, SOS GESTIONE
Il nostro Paese al secondo posto in Europa per copertura forestale cresciuta del 20% in 30 anni

Il 38% della superficie nazionale è coperta da foreste che nel giro di un trentennio sono aumentate del 20% dimostrandosi però molto vulnerabili al degrado e agli incendi con i boschi che, a causa dell’incuria e dell’abbandono, sono diventati vere giungle ingovernabili. A lanciare l’allarme sono Coldiretti e Federforeste in occasione della Giornata internazionale delle Foreste istituita dall’Onu che si celebra il 21 marzo. Con 11,4 milioni di ettari è il secondo grande Paese europeo per copertura forestale dopo la Spagna, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Iuti.
Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni – rileva Coldiretti – affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, i veri custodi dell’ambiente, in una situazione in cui due boschi su tre sono di prorpietà priovata. Peraltro il tasso di prelievo forestale in Italia si aggira su una media stimata del 27% contro il 64% degli altri paesi europei, secondo l’analisi di Federforeste. Il 60% viene usato come legname da ardere. Un’opportunità può dunque arrivare proprio dall’aumento del prelievo del legno dai boschi con lo sviluppo di filiere sostenibili in grado di tutelare l’ambiente e creare occupazione se si considera che – precisa la Coldiretti – l’Italia importa dall’estero più dell’80% del legno necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento.
Il lavoro di gestione sostenibile e pulizia dei boschi – sottolinea la Coldiretti – è determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione in particolare sul fronte della tenuta idrogeologica considerato che lungo la penisola più di 9 comuni su 10 (93,3%) sono a rischio per frane, smottamenti o alluvioni. Ma agricoltori e dei boscaioli sono anche importanti sentinelle contro gli incendi che devastano ogni anno centinaia di ettari di foreste con danni incalcolabili dal punto di vista ambientale ed economico per riparare i quali – sottolinea la Coldiretti – ci vogliono almeno 15 anni.
Gli oltre diecimila, fra boscaioli e aziende agricole forestali, che in Italia si dedicano alla buona gestione degli alberi e alla prima lavorazione dei tronchi in tutta Italia, sono la colonna portante – continua la Coldiretti – di una filiera del legno e del mobile Made in Italy minacciata però dalla concorrenza sleale delle importazioni straniere. Nel 2023 sono arrivati dall’estero – spiega Coldiretti – 11,3 miliardi di chili di legname, tanto che ormai la maggior parte dei mobili venduti in Italia è fatta con assi straniere senza che il consumatore lo sappia. In un anno le importazioni sono costate al sistema italiano del legno – evidenzia Coldiretti – quasi 5,8 miliardi di euro, secondo dati Istat.
Per difendere l’economia del Paese e garantire ai consumatori la possibilità di una scelta consapevole anche sull’arredo che si mettono in casa – sottolineano Coldiretti e Federforeste – è necessario arrivare, come avviene con le etichette d’origine per il cibo che mettiamo nel piatto, a una carta d’identità del legno che permetta al consumatore di essere informato sulla provenienza ma anche sulla sostenibilità del legname impiegato per i mobili o per il riscaldamento perché dietro a ogni tavola utilizzata – concludono Coldiretti e Federforeste – vive un mondo fatto di territori e persone con un’intera filiera composta da agricoltori boscaioli, segherie, trasportatori, industrie e artigiani.

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view post Posted: 22/3/2024, 08:48 ANIMAL WELFARE FORUM 2024, TRIBUTO A FRANS DE WAAL - Animali e dintorni
ANIMAL WELFARE FORUM 2024, TRIBUTO A FRANS DE WAAL
IN ITALIA LA COMUNITA’ SCIENTIFICA INTERNAZIONALE: L’ETOLOGIA VA OLTRE I PRIMATI E I GRANDI FELINI

Duecentocinquanta delegati da 37 paesi del Mondo per l’Animal Welfare Forum 2024, l’appuntamento in corso fino al 22 marzo che l’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari ha voluto tenere quest’anno al Parco Natura Viva di Bussolengo (VR). L’Italia ospita la comunità scientifica internazionale (europea e non) che ha avviato i lavori con il tributo alla memoria di Frans de Waal, il primatologo contemporaneo scomparso alcuni giorni fa. E che sta proseguendo con conferenze plenarie, workshop, presentazioni orali e poster sulle conoscenze eco-etologiche, biologiche, cognitive, emotive, psicologiche e di salute delle specie animali gestite in ambiente controllato. In un momento in cui la ricerca scientifica sul benessere animale non si ferma più ai primati e ai grandi felini, ma amplia il proprio sguardo a tutti gli esseri viventi. Pinguini, avvoltoi, suricati, casuari, tartarughe. Ponendo le conoscenze etologiche di queste e altre specie alla base di ogni progetto di conservazione delle specie a rischio di estinzione.

il servizio lavorato con le interviste a Cesare Avesani Zaborra (CEO Parco Natura Viva) e Caterina Spiezio (resp. ricerca e conservazione) al link


Una location non casuale, quella scelta dall’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari (EAZA). Il Parco Natura Viva ha collezionato negli anni un totale di 80 articoli scientifici pubblicati su riviste referate e ha messo a punto il Behavioral Variety Index, lo strumento di monitoraggio dello stato di benessere degli esemplari adottato oggi da istituzioni zoologiche ed accademiche. E infatti, a rappresentare la quattro-giorni scientifica ci sono oggi direttori di parchi zoologici, presidenti di istituzioni scientifiche, accademici, medici veterinari, biologi, naturalisti, educatori e keeper. A dare il benvenuto a tutte le nazionalità Cesare Avesani Zaborra, CEO del Parco Natura Viva di Bussolengo. “E’ un clamoroso successo di partecipazione da ogni angolo del mondo. Per la nostra comunità è un momento cruciale, perché il tema del benessere animale si lega indissolubilmente a quello della conservazione delle specie a rischio di estinzione. Il nostro obiettivo è, laddove possibile, riportare gli esemplari a ripopolare i propri habitat di origine. Ma senza conoscerne gli aspetti più profondi legati al comportamento, resterà un obiettivo a metà. Da qui usciremo con un momento di sintesi, con idee condivise e metodologie riconosciute”.

“Non è un caso – fa eco Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva – che stamattina abbiamo voluto dedicare il primo pensiero all’etologo e primatologo Frans de Waal, grande precursore anche di quella che noi oggi chiamiamo “divulgazione scientifica”. I primati sono l’ordine di animali storicamente più studiato. I grandi etologi come lui, come Dian Fossey o anche i contemporanei come Jane Goodall, hanno studiato scimpanzè, bonobo, gorilla. Perché si tratta di specie molto vicine all’uomo, nelle quali è più immediato riconoscere segnali emotivi e comunicativi. Da questi consessi emerge però che l’attenzione si sta allargando ad ogni taxa del mondo vivente, raggiungendo perfino gli studi etologici sullo sviluppo delle piante. Ed è per questo che servono nuovi protocolli che possano applicare metodi di valutazione condivisi. Oltre alle specie oggetto dei poster che oggi vengono esposti, in questo momento si sta indagando l’etologia di uccelli, pesci, rettili, anfibi e perfino insetti. Nel mondo dei mammiferi invece non ci si ferma più ai grandi felini come tigri, leoni o leopardi ma si ha la possibilità di spaziare anche fino a raggiungere animali più elusivi, come il gatto di Pallas, a forte rischio di scomparsa”.
view post Posted: 22/3/2024, 08:45 DITONELLAPIAGA - "MARY" È IL NUOVO SINGOLO - Musica
MARY È IL NUOVO SINGOLO DI DITONELLAPIAGA COFIRMATO DA LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
FUORI DA DOMANI IN DIGITALE E DALLA PROSSIMA SETTIMANA IN RADIO

IL BRANO ANTICIPA FLASH IL NUOVO PROGETTO DISCOGRAFICO IN USCITA IL 10 MAGGIO E DA OGGI DISPONIBILE IN PREORDER


Ditonellapiaga aggiunge un ulteriore tassello al mosaico sonoro del suo prossimo progetto discografico: Mary è il nuovo singolo fuori per BMG/Dischi Belli da domani, venerdì 22 marzo, in digitale e in radio dalla prossima settimana.

Mary apre ufficialmente le porte a FLASH, il nuovo album di Ditonellapiaga in uscita venerdì 10 maggio per BMG/Dischi Belli e da oggi disponibile in preorder. A distanza di due anni dall’album d’esordio Camouflage, FLASH si presenta come una totalizzante immersione nell’anima camaleontica di Margherita che, sulla scia di melodie catchy e intime ballad, offre autentiche miscellanee di vita quotidiana.
Il nuovo progetto discografico di Ditonellapiaga, che include i singoli già editi Fossi come te e È tutto vero, sarà disponibile in tre esclusivi formati: Vinile Deluxe Edition (Edizione limitata Colorata e Numerata – 180gr), Vinile Nero (180gr) e CD.

Un pulsante soundscape dance impreziosito da martellanti pills pop fa da sfondo all'avvincente avventura di Mary: in lei, sedicenne timidamente vanitosa con la passione per la cosmologia sin dalla tenera età, l’irrefrenabile curiosità di esplorare l’universo si fonde con il desiderio di abbandonarsi alla libido e fare per la prima volta l’amore.

Brano dal sapore cantautorale disponibile in presave, Mary è punto d’incontro tra le vibes innovative e istrioniche di Ditonellapiaga e la penna visionaria de La Rappresentante di Lista:

“Con Veronica e Dario abbiamo scritto Mary in un caldo giorno di fine aprile a Palermo. Ero entrata in studio con l’idea di scrivere un brano su una ragazza che desiderava andare nello spazio, ma durante la finalizzazione del ritornello, proprio nel momento in cui non riuscivamo a trovare le parole giuste, ci è venuto spontaneo giocare con il testo, inventando frasi e qualche assurdità: tra queste il fatto che Mary, più che di andare nello spazio, avesse voglia di fare l’amore. Rileggendo il testo ci siamo resi conto della bellissima metafora che si era venuta a creare in maniera assolutamente ingenua e involontaria. Da quel momento in poi abbiamo proseguito la scrittura con questa doppia narrazione e ci siamo divertiti moltissimo. Lavorare con Dario e Veronica è davvero travolgente: quel giorno in studio c’era un via vai di musicisti, amici, parenti, tutti coinvolti nel dare un piccolo contributo alla scrittura della pazza storia di “Mary” - racconta Margherita.

Per assaporare al meglio tutte le sfumature musicali di Margherita Carducci - in arte Ditonellapiaga, due imperdibili appuntamenti live: il 15 maggio a Roma @Largo Venue con uno show prodotto da Magellano Concerti (maggiori info sul sito di Magellano Concerti) e il 25 maggio sul palco del MI AMI Festival 2024 al Circolo Magnolia (biglietti disponibili su Dice).


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view post Posted: 22/3/2024, 08:43 GIORNATA ACQUA: COLDIRETTI, PERSO 89% PIOGGIA, SUBITO PIANO INVASI - Ambiente
GIORNATA ACQUA: COLDIRETTI, PERSO 89% PIOGGIA, SUBITO PIANO INVASI
Serve il via alla realizzazione di una rete di bacini per accumulare l’acqua piovana e distribuirla quando serve

Con l’Italia che perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo.
Oggi la maggior parte dell’acqua piovana – sottolinea la Coldiretti -. va a finire nei 230mila chilometri di canali lungo il Paese e finisce nel mare, con una tendenza accentuata dagli effetti dei cambiamenti climatici. L’alternanza di lunghi periodi di siccità a violente ondate di maltempo fa sì che i canali asciutti favoriscano lo scorrimento rapido delle piogge.
Da qui l’obiettivo di potenziare la raccolta di acqua dolce intervenendo sulle infrastrutture. Coldiretti con l’Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche, ha elaborato un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo (veri e propri laghetti). I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità. L’obiettivo è arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua piovana che potrebbe essere utilizzate per una molteplicità di altri utilizzi, riducendo il prelievo di quella potabile. Nelle scorse settimane il presidente della Coldiretti Ettore Prandini aveva rivolto un appello al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al fine di poter verificare come dare finalmente attuazione al progetto invasi.
“Il fatto che l’Italia riesca a recuperare una parte minima dei 300 miliardi di litri di acqua che ogni anno cadono sul territorio nazionale rappresenta uno spreco inaccettabile - dichiara Prandini - in un territorio a fortissimo rischio desertificazione e con cronica carenza di acqua per i cittadini in alcune aree. Intervenire si può e si deve non solo nell’emergenza ma in maniera strutturale e strategica. Con l’avvio di un grande piano nazionale per la realizzazione da nord a sud del Paese di invasi si difenderà concretamente la sovranità alimentare ed energetica dell’Italia e, nello stesso tempo, si garantirà l’acqua per i cittadini, per le coltivazioni e per la produzione di energia rinnovabile che renderà migliore l’ambiente e attiverà anche le risorse occupazionali per la manutenzione degli invasi. ad aziende agricole, imprese e cittadinanza”.

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