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Intervista con Felice Del Gaudio

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view post Posted on 27/1/2018, 19:12
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Intervista con Felice Del Gaudio

E’ uscito recentemente “DESERT”, il nuovo album di Felice Del Gaudio (Prodotto da CAN CAN MUSIC PUBLISHING). Il cd Desert contiene 10 tracce dedicate al contrabbasso, di cui 9 tratte dai suoi lavori discografici: Asylum, Home, La via lattea; vi e' poi un nuovo brano composto ad hoc dal titolo: Wadi rum. Nella sua carriera ha collaborato con artisti di grande fama come: Paul Wertico, Lucio Dalla, Quartetto Archi Opera di Berlino, Henghel Gualdi, Piergiorgio Farina, Raphael Gualazzi, Daniele Di Bonaventura, Biagio Antonacci. Sherrita Duran, Ginger Brew. Ha pubblicato 4 metodi per lo studio del basso, un dvd didattico, ha al suo attivo piu di 150 registrazioni discografiche e 5 album come solista e leader. Ha suonato in Festival di musica in: Germania, Francia, Polonia, Indonesia, Brasile, Australia, Cina, Romania….. Ecco l’intervista gentilmente rilasciata dall’artista…

E’ uscito il nuovo progetto artistico dal titolo “Desert”. Come hai scelto i pezzi da inserire?
Ho recuperato dalla “libreria” delle mie composizioni alcuni brani gia’ usciti in passato in miei lavori discografici precedenti, ma a cui non era stato dato una giusta rilevanza. Li ho fatti rinascere perche’ li ho trovati attuali e belli da ascoltare, una seconda chance. Poi ho composto ad hoc un brano nuovo ed inedito Wadi rum.

Da notare che al centro di tutto c’è il contrabbasso. Uno strumento musicale forse sottovalutato da molti ma che offre invece tante possibilità diverse di essere inserito in un pezzo…
Si ,in effetti e’ uno strumento d’arrivo, e’ difficile che un ragazzo a 15,16 anni si compri un contrabbasso. Ma ci si arriva,almeno per me e’ stato cosi. Dopo il basso elettrico avvicinandomi al jazz e’ stato un passaggio quasi necessario ed obbligato. La storia della discografia e’ piena di esempi dove il contrabbasso e’stato inserito nell’organico strumentale: dal pop al rock, al country, al blues, oltre che alla musica classica e al jazz dove ha avuto la sua massima espansione.



Oggi, un compositore deve saper spaziare tra vari generi musicali? C’è una maggior possibilità di unire culture diverse?
Siamo figli del nostro tempo e quindi lo reputo necessario spaziare nei vari generi musicali cosi come conoscere le varie culture del mondo. Nella nostra societa’ sempre piu’ cosmopolita e’ un dovere umano unire culture diverse per creare una propria sintesi.

Quando si compone, quanto contano cuore e passione?
Penso che siano la base ed il punto finale il cuore e la passione. Si comincia con un idea che ti piace poi pero’ ci si lavora, si sviluppa, si cesella come una statua per lo scultore; poi alla fine ti deve procurare una sensazione, un sentimento a te per primo.

Raggiungere un proprio stile ed identità, quanto è importante per un artista?
Penso sia la cosa piu’ difficile nella ricerca artistica, ma e’ un obbligo morale sforzarsi. A volte ci si riesce a volte no. Credo che i grandi artisti siano immortali perche’ riconoscibili ora e per sempre.



Parlando di “mondo delle sette note”, ormai ci bazzichi da qualche anno… come lo trovi cambiato da ieri ad oggi?
E’ cambiato molto, nel bene e nel male. Dapprima si era premiati per lo sforzo emotivo ed economico nel raggiungere un traguardo. Te lo dovevi sudare. Oggi vuoi l’avvento del digitale, vuoi le molteplici opportunita’ il rischio di massificazione e’ enorme ed e’ facile perdersi.

Che cosa significa per un artista potersi esprimere liberamente al 100%?
Esprimersi liberamente e’ un punto d’arrivo. Vuol dire che non devi tener conto delle necessita’ del mercato, ti esprimi solo se hai voglia e bisogno, non materiale ma artistico. Quindi non si scende a compromessi. E’ anche un percorso rivolto piu’ alla fase matura di un artista,credo. Cio’ non per quanto mi riguarda. Ho affrontato da sempre tanti generi musicali, e continuo a farlo.

L’aspetto “live” del tuo lavoro, quanto ti piace?
Se dovessi quantificare da giovane il live mi piaceva da 0 a 10 direi; 8. Da tempo invece mi interessa produrre, scrivere, registrare in studio, scoprire nuove realta’ e lavorare su progetti. Direi da 0 a 10; 6…..



Quanto sono importanti per te la continua ricerca e lo studio?
Fondamentali. Grazie a You tube navigando oggi si scoprono tante cose nuove e belle sparse per il mondo. Poi pero’ ci si ferma e si studia, non dico piu’ tante ore sulle scale, ma sullo strumento con approccio piu’ sicuro e maturo sperimentando passaggi e inventando delle melodie o grooves.

Nei live, si lascia spesso spazio all’improvvisazione… capita anche a te, o comunque, cerchi di seguire un tragitto musicale più vicino a quelli che sono magari i sounds dei tuoi dischi?
Collaboro in alcuni progetti e a volte l’improvvisazione e’ un elemento fondamentale , a volte si accompagna e si cerca di farlo bene e nel migliore dei modi. Se e’ richiesto, poi si puo’ dare un contributo solistico ma non e’ indispensabile.

C’è un prezzo che si deve pagare per il successo?
Credo di si, ma non e’ il mio caso ahahha. Riporto una frase del grande chitarrista Frank Gambale che in un intervista dice che da musicista se riesci a pagare l’affitto e condurre una vita decorosa vuol dire che hai raggiunto il successo, tenendo conto degli alti e bassi che la stessa vita ti da.

Credi che i talent show possano effettivamente essere di valido aiuto per chi desidera intraprendere la carriera di musicista?
Non saprei, ma se affronti le situazioni con la necessaria serenita’ d’animo tutto fa esperienza; ovvero why not.

Quanto è importante essere indipendenti quando si compone un disco?
Nei tanti dischi a cui ho partecipato, circa 150 ad oggi, mi confronto sempre con altri musicisti e con il leader o solista di turno. Quando lavoro su un mio progetto ascolto tutti e poi decido, e se c’e’ un idea migliore della mia ne tengo conto. Pero’ poi quando vado in missaggio sono solo con me stesso ed il fonico, quindi mi prendo tutta la responsabilita’.

Cosa consigliare ad un giovane che desidera intraprendere la strada della musica?
Di studiare le basi, la tecnica, l’armonia, suonare un po’ piu’ di uno strumento (nel mio caso la chitarra ed il basso), ascoltare tanta musica, anche quella che non interessa. Viaggiare ... tutto cio’ contemporaneamente se’ e’ possibile…. come lo e’ stato e lo e’ per me……

Videoclip:


Per ulteriori info sull’artista:
www.felicedelgaudio.com
www.facebook.com/felicedelgaudiomusic/
www.youtube.com/user/felicedelgaudio

www.lccomunicazione.com
 
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