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Intervista con il chitarrista e compositore Antonio Tarantino

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view post Posted on 19/9/2017, 09:21
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Intervista con il chitarrista e compositore Antonio Tarantino

E’ uscito l’album ““Brasileirissimo” di Antonio Tarantino. Il disco è stato pubblicato da Videoradio Edizioni Musicali. Chitarrista. didatta e compositore di musica brasiliana e flamenco. Pluridottore Magistrale in chitarra classica, Tarantino ha pubblicato articoli, metodi, composizioni, MC, CD, VHS e DVD di chitarra brasiliana-flamenco per casa discografiche, editrici, riviste (Armelin Musica, Bèrben, Berimbau, Eco, Fingerpicking, Guitar Club, Chitarra Acustica, Guitar Media Collection, Intra’s, Nuova Carish e Sonitus) e autoproduzione. E’ uno dei chitarristi italiani più prolifici dal punto di vista editoriale e le sue opere sono state vendute in tutto il mondo. Ha collaborato con Alex Britti, Nino D’Angelo, PFM, Pooh e Toquinho. Svolge attività didattica in importanti scuole di musica (CPM, Errati Musica, Guitar Institute, IME). Ha partecipato ad importanti trasmissioni radiofoniche e televisive (Radio Uno, Oto Radio di Parigi, Rai Uno, Canale 5, Videomusic). Ha condiviso il palco con alcuni dei più grandi chitarristi del mondo (Tommy Emmanuel, Larry Coryell, Marcel Dadi). Svolge attività concertistica come solista partecipando a festival e manifestazioni varie ed è considerato dalla critica specializzata come uno dei più geniali chitarristi brasiliani. Ecco l’intervista gentilmente rilasciata…

Quali le cose da evidenziare riguardanti il tuo nuovo album, “Brasileirissimo”?
Sicuramente un maggior lirismo rispetto alle precedenti produzioni ed un uso delle tecniche più misurato e calibrato alle esigenze espressivo-musicali del contesto.

Un disco che interpreta le sonorità le Brasile e che ne offre magari un nuovo punto di vista musicale?
Certo, ogni produzione che ho fatto compreso questa rappresenta un mio modo di vedere ed interpretare la musica brasiliana talvolta uscendo dagli stilemi tipici del genere.



Quanto tempo c’è voluto per preparare l’album?
Tra preparazione brani e registrazione direi un mese anche se il lavoro di un disco non si può quantificare al netto della realizzazione ma parte da anni di esercizi e di studio che poi sfociano nella produzione di un prodotto discografico.

Oggi, è difficile riuscire a pubblicare un disco?
Con la miriade di musicisti in circolazione ed il livello tecnico notevolmente innalzato, direi di si anche se l’aspetto più ostico è il proporre un prodotto nuovo che piaccia agli appassionati del genere.

Come trovi cambiato il mondo delle sette note dai tuoi esordi ad oggi?
Sicuramente più tecnologico e meno spontaneo, una volta si producevano meno dischi ma restavano in commercio per anni oggi non c’è respiro per riflettere ed assaporarli che già è in circolazione un nuovo CD.



Com’è nata la tua passione per la chitarra?
Da piccolo, avevo 6 anni, ascoltando le canzoni di Battisti poi, verso i 14-15 anni, la scoperta dell’universo brasiliano con Toquinho, Baden Powell, Paulinho Nogueira, Joào Pernambuco ecc.

Quanto tempo dedichi allo studio di questo strumento ed al tenerti aggiornato?
Mediamente 3 ore al giorno tra internet, dischi, esercizi, tecnica e studio-esegesi dei brani.

Sei un artista che scrive molti pezzi oppure fanno fatica a nascere?
I miei brani nascono da sensazioni talvolta anche senza strumento alla mano quindi non c’è una regola ma ci sono momenti che colgo di volta in volta nei quali posso essere prolifico o meno comunque mi ritengo soddisfatto per il numero di brani composti.


E’ difficile arrivare al pubblico con una nuova canzone?
Dipende, molte volte al pubblico non rimane impressa una canzone al primo ascolto e tende a dimenticarla. Poi col tempo è quella che piace di più, tutto dipende dalla predisposizione psico-emotiva al momento del primo ascolto.

Oggigiorno forse più di ieri c’è una contaminazione tra generi. La musica si è aperta al mondo?
Certo, merito dei moderni mass-media che hanno avvicinato popolazioni e musiche di popoli che fino a qualche decennio fa non erano conosciute se non tramite viaggi specifici nelle nazioni interessate e ciò ha permesso un’evoluzione dell’universo musicale a prescindere dal genere trattato.

Tra le altre cose, hai collaborato con tanti artisti. Ciascuno di loro ti ha dato qualcosa oltre a quello che tu hai donato?
Ogni collaborazione ed esperienza che ho fatto mi ha trasmesso qualcosa che porto sempre dentro di me sia dal punto di vista professionale sia umano e in tutto quello che faccio cerco anch’io di trasmettere qualcosa a chi ha collaborato con me.

Per chiudere, come vedi l’utilizzo della tecnologia nelle canzoni?
Lo vedo bene purchè non si trascuri la vera essenza della musica che è quella di trasmettere un’ emozione a chi ascolta, in pratica i mezzi si evolvono ma la musica deve rimanere.

Video:


Per ulteriori info:
https://sites.google.com/site/antoniotarantinoguitar/
www.facebook.com/antoniotarantinoviolao/
www.youtube.com/user/antotarabrasil
https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Tarantino_(chitarrista)

www.lccomunicazione.com
 
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