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Intervista con Le Malanime

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view post Posted on 26/2/2015, 08:46
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Intervista con Le Malanime

“La Cura, il Male e l’Estasi” è l’esordio della rock band pontina Le Malanime pubblicato da Vrec. La cantautrice romana Ilenia Volpe ha duettato con la band nel brano “I Fiori di Bovary”. Le Malanime è una band originaria tra Roma e Latina di rock alternativo con testi in italiano e dalle sonorità emotive, acute e introspettive. Il singolo d’esordio “Libera Mente” è stato inserito nella colonna sonora del film “Buon compleanno Sally” per la regia di Claudio Corinaldesi (Tauron Entertainment). La formazione attuale vede Emiliano Capogna (penna e voce), Patrizio Priori (chitarra e basso), "L'irlandese" Marco Francescato (chitarra), Davide Francescato (batteria). Ecco l’intervista gentilmente concessa…

E’ uscito il vostro album d’esordio, “La Cura, il Male e l’Estasi”. C’è qualche episodio curioso legato alla creazione del vostro album?
Più di qualcuno, per esempio fino all’ultimo non avevamo il titolo per l’ultimo brano, poi i due fratelli Francescato ci mandano una foto di un murales stupendo dove c’era scritto Proghena e abbiamo scelto di prenderla così come era.

Quanto conta la tradizione e quanto l’attualità, nelle vostre composizioni?
La tradizione è molto importante poiché per un artista italiano rinnegare le proprie basi compositive sarebbe un grande errore, a livello tecnico la canzone Italiana classica ha dettato delle basi riconosciute in tutto il mondo, a questa però si aggingono contaminazioni più recenti che danno quel mordente e fascino al nostro rock.

Ci vogliono tante stesure prima che una canzone vi convinca appieno?
Di solito no, si parte sempre da una mia idea (Emiliano, il cantante) che propongo un testo con una melodia che lo valorizza, poi con il gruppo se ne discute e di getto si buttano giu delle idee, a volte è molto semplice essere tutti d’accordo, talvolta ci vuole più tempo, altre volte proprio non funziona e si cambia strada.

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Nel disco c’è un pezzo cantato con Ilenia Volpe…
Si, ne “ I Fiori di Bovary “ una collaborazione che abbiamo fortemente voluto, ero sicuro che quelle parole fossero perfette per la sua voce, infatti il brano che le abbiamo proposto le è piaciuto sin dall’inizio, e la sua interpretazione lo ha reso uno dei brani di punta del disco!

C’è qualche altro artista con il quale vi piacerebbe collaborare prima o poi?
Bella domanda, diciamo che la scena indipendendente italiana vanta artisti strepitosi, perciò ognuno di loro potrebbe regalarci delle splendide idee e arricchire il nostro progetto.

Nel mondo odierno, conta sempre più l’immagine. E’ importante per chi si occupa di musica?
L’immagine è importante, ma secondo me oggi è diventata l’unica cosa che viene considerata, a discapito della qualità del prodotto. Quindi, si curare l’immagine ma come contorno di un progetto musicale valido.

Quali sono i problemi più difficili da risolvere, quando si lavora ad un disco?
Il primo dei problemi è mettere d’accordo cinque persone che esternano una valanga di idee contemporaneamente, una volta realizzati i pezzi quella della registrazione e conclusione delle rifiniture in studio, e cosa più importante la promozione a lavoro concluso. In quest’ultimo punto ci sta seguendo la Davverocomuniazione nella persona di David Bonato il quale è rimasto piacevolmente colpito dal nostro progetto e ci sta supportanto in maniera stupenda.

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Nel mondo della musica, è sempre più difficile dire qualcosa di nuovo?
Forse più che difficile è che interessa poco, sembra che ad oggi si voglia ascoltare sempre gli stessi concetti raccontati allo stesso modo, ed è sempre più difficile emergere per chi invece ha voglia di trasgredire o dire le cose in maniera diversa.

Poesia e musica: quali i punti in comune?
Cos’è una canzone se non una poesia accompagnata da musica che ne rafforza il significato? Anche a livello personale, prendiamo molto in considerazione la poesia ed i poeti. Infatti il titolo “I Fiori di Bovary”, non è nientaltro che una crasi tra “I fiori del Male” di Baudleire e “Madame Bovary” di Flaubert, esponenti di un movimento culturale dove la poesia era specchio di una controtendenza a quella società ingabbiata in un moralismo ossessivo.

Il momento Live è per molti, un momento di divertimento puro ed improvvisazione. Vale anche per voi?
Il live è il momento in cui finalmente dai tutto te stesso, dopo tante ore chiusi in sala, senti il bisogno del contatto diretto col pubblico, poter guardare le persone, capire quanto di quello che suoni arriva, è li il momento in cui vengono fuori le vere Malanime…

L’uso della tecnologia nella creazione di nuove canzoni, può essere positivo o tende ad appiattire il tutto?
Nella nostra scrittura, il vintage ha un ruolo fondamentale, il fascino e la qualità che difficilmente e ricreabile da un computer, abbiamo infatti utilizzato un Rhodes bass originale del 75 ed un Vox Continental del 69, tuttavia non ci precludiamo una scelta compositiva aperta a sonorità più moderne. In studio certo oggi la tecnologia abbassa i costi e tempi e da degli spunti creativi interessanti.

www.davverocomunicazione.com
 
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