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Intervista con il cantautore milanese Stefano Piro

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view post Posted on 20/11/2012, 14:57
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Intervista con il cantautore milanese Stefano Piro

Di Andrea Turetta

Stefano Piro nasce a Milano ed è particolarmente conosciuto per aver fondato il gruppo Lythium. Il suo primo disco solista esce nel 2006 e s’intitola “Notturno Rozz” (Warner Chappell- Deltadischi). Da allora, ha scritto colonne sonore di corti e documentari ed ha creato la nuova formazione di rock psichedelico con Folco Orselli, il fidato Alessandro Sicardi e Claudio Domestico (Gnut) chiamata ARM ON STAGE. Anticipato in radio dal primo singolo “V.E.P.”è uscito “FORME DI VITA DEL GENERE UMANO A COLORI”, il nuovo disco del cantautore milanese. In “FORME DI VITA DEL GENERE UMANO A COLORI” (distribuito da Venus) STEFANO PIRO propone 10 energici brani in cui mescola il genere cantautorale con elementi rock e swing. Ecco l’intervista gentilmente concessa…

Come ti sei trovato a lavorare al tuo nuovo album? E’ stato complicato metterlo insieme o le canzoni sono nate con una certa facilità?
Dipende come sempre da caso a caso. Lavorare a quel che amo non mi pesa ma questa volta in totale solitudine è stato più complicato

Quali pensi possano essere i punti di forza di questo tuo nuovo album?
La sincerità e la sua libertà.

Più in dettaglio, oggi chi fa musica può avere più mezzi tecnologici per far nascere le sue canzoni. Una cosa positiva o che nasconde qualche insidia?
Quando nacque il pentagramma si saranno fatti la stessa domanda. Che il mondo venga invaso di bellezza e sincerità. Quelli che pensano al mercato non li considero.

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Ormai, da tanti anni ti occupi di musica. Come vedi cambiato questo mondo, dai tuoi primi anni di attività ad oggi?
Ho vissuto un periodo dell’umanità in cui la cultura viene affondata in modo crescente, nel grano. Sta crollando un sistema totale e i primi a risentirne sono coloro che vivono di espressione. Il mio mondo finché potrò, rimarrà però lo stesso, intriso di un'unica idea: vivere e far vivere le persone che amo, di ciò che amo.

Come vedi l’attuale panorama musicale italiano?
C’è nebbia. Confusione. Rassegnazione. Ma nel sottobosco rivoluzione.

Pensi che in tv ci sia spazio a sufficienza per la musica?
Intesa come spot pubblicitari?

Quando componi un pezzo, ci vogliono parecchie stesure prima di essere soddisfatto di quello che sta nascendo?
A volte si, a volte no. A volte crei a volte distruggi. A volte la cerchi, a volte ti trova.

C’è qualche album uscito di recente che ti ha colpito positivamente?
L’ultimo dei Marta sui tubi, “Il rumore della luce” ( Gnut ) e “Generi di conforto” ( Orselli ). E poi molti altri.

I momenti non proprio belli che sta attraversando la musica e la discografia, sono dovuti solo ad un discorso economico o anche ad una carenza di nuove idee?
Alla paura di essere se stessi.

Oggi, per decidere di intraprendere la carriera musicale, bisogna essere spinti da una grande passione. Non si può più dire che chi decide di fare il cantante lo faccia per denaro… teoricamente, ciò dovrebbe favorire gli artisti che hanno davvero qualcosa da dire…
Si, infatti io guadagno molto meno di Pupo.

Cosa dà il pubblico all’artista?
Il senso.

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E’ difficile comunicare in maniera chiara ed al tempo stesso con testi profondi?
Si, è molto complicato, almeno per me. Lavoro molto sui testi per cercar di mantenere il più possibile musicalità espressiva. E’ molto difficile.

Per un autore, quanto è importante saper cogliere e sintetizzare quanto gli sta attorno?
Direi fondamentale.

I tuoi spettacoli live come si caratterizzano?
Iniziano piano e finiscono forte. Con la band al completo è uno spettacolo di colori diversi. Più bello del disco.

Poesia e canzoni, quanto hanno in comune?
La musica.

Quando componi ami farlo appartato, oppure insieme agli altri musicisti?
Un interfaccia è sempre gradito nel lavoro, ma nella suggestione originaria sei solo in mezzo a quasi 7 mld di umani.

C’è qualche argomento che ti sta particolarmente a cuore e che vorresti trattare in qualche nuova canzone?
Si, lo sceriffo dell’ Oklahoma. Un tizio in divisa che riversa le sue frustrazioni su un uomo che somiglia molto all’amante della moglie.

Siti dell’artista:
www.stefanopiro.it
it.myspace.com/stefanopiro

foto di Sandro Niboli

www.paroleedintorni.it

 
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