JESSICA ALBA, IN AUTUNNO LE RIPRESE DI SIN CITY 2 L’ATTRICE A GIFFONI, SE FOSSI INVISIBILE SAREI LA MIGLIOR SPIA DI TUTTI TEMPI“In autunno inizieremo a girare il sequel di Sin City. Stavolta succederà davvero”. Dopo annunci e rinvii, Jessica Alba, ospite al Giffoni Film Festival, ufficializza la notizia attesa dai fan del film diretto da Robert Rodriguez e tratto dalla graphic novel di Frank Miller. “Robert dice sempre ‘vedrai che ora cominciamo’ ma poi non cominciamo mai – ammette l’attrice - Adesso, finalmente, ci siamo”. Prima del sequel, che si intitolerà “Sin City: A dame to kill for”, la 31enne attrice californiana, darà voce al personaggio di Lena nel film di animazione “Escape from the earth” e, successivamente, tornerà a vestire i panni di Sartana nel sequel di “Machete”, sempre diretta da Rodriguez. “Ho incontrato Robert quando avevo 19 anni –dice- siamo diventati subito amici, abbiamo molte cose in comune: siamo cresciuti in un ambiente familiare simile, ci piace cucinare, ci piacciono gli stessi tipi di film e ci troviamo bene quando lavoriamo. Mi ha parlato anche di un progetto di un musical ma ho una voce pessima, mi piacerebbe accettare la sfida ma dovrei prendere severe lezioni di canto. In futuro mi piacerebbe anche fare la produttrice, ho un paio di idee cui sto lavorando. Anche la regia è una sfida che mi attira ma prima vorrei affiancare un altro regista per imparare”.
Da qualche giorno in vacanza in costiera amalfitana, Jessica è con le due figlie Honor Marie di 4 anni e Haven Garner di un anno, avute dal produttore Cash Warren, conosciuto sul set dei Fantastici 4: “E’ importante esporre i giovani all’arte del cinema. Le consiglierò di finire prima di studiare all’università. Se da grandi mi dicessero che vogliono fare cinema, le incoraggerei e le sosterrei ma devono sapere che è un mondo difficile e dovrebbero essere molto determinate. Se saranno indecise, meglio scegliere un’altra strada”. Lei, che nel mondo del cinema è entrata a 13 anni, sa benissimo come funzionano le cose: “In questi ultimi anni ci sono più ruoli di donne per chi fa cinema – spiega - ma la ragione è perché i produttori si sono accorti che le donne vanno di più al cinema e, di conseguenza, vogliono riconoscersi in personaggi e storie. Anche i sequel sono una scelta di mercato, rappresentano la garanzia di un marchio, fare un film originale è un rischio, devi sperare che tutto vada bene. Ma è anche vero che ti permettono di sviluppare dei personaggi. Ho iniziato giovanissima a lavorare in questo ambiente: quando avevo 12 anni ero un outsider in mezzo ai miei coetanei, spesso ero malata e non mi sentivo come gli altri: quando mi sono trovata in televisione mi sono subito sentita circondata da gente come me, bizzarra e atipica e allora mi sono trovata bene”.
Non conosce niente del cinema italiano recente ma conosce Giffoni, il festival per ragazzi più famoso del mondo, e sul tema di quest’anno, la felicità, dice: “Per me la felicità sono le mie bambine. E l’equilibrio”.
Nel film di Michael Winterbottom, “The killer inside me”, non ha esitato a farsi riprendere in una scena di violenza in cui viene la sua bellezza viene massacrata: “La quantità di violenza cui assistiamo alla televisione e al cinema è davvero troppa e spesso la diamo per scontata –spiega- Di solito c’è un eroe maschile che uccide il cattivo, in quella scena fa più impressione perché non era quello stereotipo”. E da ex donna invisibile dei Fantastici 4 che farebbe lei se fosse invisibile? “Sarei la miglior spia di tutti i tempi”, risponde sicura.
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