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Intervista con RICCARDO FOGLI… RIGHE D’ARTISTA, DI SAGGEZZA, D’AMORE…

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view post Posted on 11/7/2010, 10:25
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RICCARDO FOGLI… RIGHE D’ARTISTA, DI SAGGEZZA, D’AMORE…

Di Andrea e Luca Turetta

Riccardo Fogli di Pontedera (PI) dov’è nato il 21/10/47, ha un fratello, Luciano, una nuova moglie di nome Karin, sposata di recente, con la quale il nostro, sembrerebbe aver trovato piena stabilità affettiva nonché una certa “stabilità dei sensi” (indispensabile per una certa fedeltà). E’ noto infatti che in passato Riccardo ebbe avuto modo d’unirsi, prima sposando Virginia Minetti, in arte “Viola Valentino”, poi unendosi a Nicoletta Strabelli, alias Patty Pravo, indi passando alcuni anni assieme a Stefania Brassi. Riccardo ha due figli, Alessandro Sigfrido (17 anni) avuto dalla relazione con Stefania e Maria Elena, figlia adottiva di 22 anni, avuta dalla stessa Stefania, ma nella precedente relazione di lei) cui è legatissimo. Detto brevemente del Riccardo Fogli nel privato (ambito di cui un personaggio pubblico ha l’handicap di doverlo spesso pure, controvoglia, esternare), passiamo all’aspetto artistico, dove l’artista toscano eccelle non certo di meno.. Infatti, il nostro, dopo l’esperienza giovanile con gli Slenders, essere approdato (dal 1966 al 73) ai Pooh, storica band da cui poi scelse di separarsi, causa divergenze “sentimentali” dovute all’allora “scomoda” (quantomeno agli occhi degli altri componenti della band) unione, ch’egli intratteneva con Patty Pravo.
Una volta intrapresa la strada solista, Fogli ha scritto pagine di musica (e vita) decisamente memorabili, in un connubio di sentimenti ed armoniche melodie, sì da farne uno dei maggiori esponenti del panorama canoro anche a livello internazionale (non dimentichiamo che Riccardo continua a viaggiare molto, promuovendo la sua musica ed il messaggio in essa contenuto, in ogni dove, attraverso i suoi sempre numerosi concerti ai quali riscuote immutato successo di pubblico e di entusiasmo). Pezzi come: “Mondo”, “Storie di tutti i giorni”, “Malinconia”, “Pensiero”, “Romanza”, “Io ti prego di ascoltare”, “Noi due nel mondo e nell’anima”, senza scordare “Piccola Ketty” e “Tanta voglia di lei” (pezzi intramontabili ai tempi del connubio con i Pooh). Nell’intervista che segue, realizzata al Festival Show 2010, in quel di Padova, il lettore avrà modo di conoscere Riccardo (per noi è semplicemente una conferma) con molta semplicità, per come è, sia come artista che, soprattutto, come uomo. Un uomo decisamente maturo, razionale, che non dimentica mai il suo passato d’operaio, che comprende benissimo di far parte di un mondo, quello dello spettacolo, certamente privilegiato, ma non per questo, scevro di problematiche (non solo a livello tecnico). Un artista vero, perché sa dare il giusto peso alle cose, senza farle… pesare. Sarà anche per questo che ogni volta che lo vediamo salire sul palco, ci vien tanta voglia di… lui, delle emozioni che ci sa rendere, del sentimento d’amore su cui da sempre poggia la sua musica, il suo messaggio. Ai giorni nostri (non certo facili da vivere) se non è piacevole… terapia quella!


Otto volte (con un successo nel 1982 con “Storie di tutti i giorni”) a “Sanremo”, vittorie a “La Vela d’oro” ed al“Festivalbar” (l’anno prima), affermazione a “Music Farm 1” (2004). Platee ed emozioni diverse, ognuna utile per la tua crescita artistica e non solo…
Beh, è il mio mestiere; un po’ di talento, la mia mamma m’ha fatto così e, quindi, diciamo che il bilancio è positivo.

Quali differenze (se ci sono) hai notato nel tempo, dal Riccardo Fogli componente di un gruppo, al solista?
Ah beh, nei primi anni decisamente mi mancavano terribilmente i miei amici Pooh; la loro amicizia, il fatto che uno scriveva le parole, l’altro la musica ed io cantavo, oppure il fatto che guidavamo il camioncino, la macchina… Poi me ne sono fatto una ragione, ho cominciato a camminare con le mie gambe, mah… (Riccardo chiude la frase, abbassando lo sguardo, quasi auto-stoppandosi per non andare oltre, ndr).

Cosa ne pensi della decisione di Stefano d’Orazio di lasciare i Pooh e della new entry, Steve Ferrone? Quanto a te, mai pensato ad un ritorno, magari in grande stile?
Mah, che qualcuno di loro si diverta a suonare, con qualcun altro… e che noi, musicisti, cantanti, ci divertiamo anche a cantare con altra gente, è un fatto positivo. Per Stefano mi dispiace, però capisco anche che dopo quarant’anni e più, che è stato lì… poi venga voglia di cambiare. E’ proprio lecito.

Senza tanti… fogli, semplicemente con una riga, chi è oggi Riccardo Fogli?
Beh, sono un uomo che una volta era alto 1,79 ora sono sceso a 1, 785; mi sono ritirato di mezzo centimetro: che tristezza! (Sorride Riccardo, che poi prosegue, ndr). Quindi ho da fare tanti sogni, scrivo continuamente, leggo molto, cammino, corro, faccio maratone in giro per il mondo, un mare di concerti in ogni dove… La porta è aperta ai sogni ed alle speranze anche se, voglio dire, la consapevolezza dice che molte cose che sono passate non torneranno più. Ed è una realtà.

Riguardo alla crisi dell’ambiente musicale, c’hai detto: “Chi vive di musica non vuole diventare ricco, sono i discografici, i manager , i produttori che avrebbero dovuto organizzare meglio il loro business”. Intendevi dire tra le righe, che solo l’artista ha un cuore pulsante creatività, gli affaristi non c’entrano nulla con “l’arte povera”…
No, in realtà intendo dire che noi siamo stati protetti come sotto una campana di vetro ed i nostri diritti (i nostri, poi quelli della musica) dovevano salvaguardarli quelli che, fondamentalmente, guadagnavano di più ed avevano gli avvocati, la coscienza, la cultura. Noi ci siamo trovati un po’ smarriti in questo labirinto e, quando ci siamo resi conto che stavamo perdendo per strada la possibilità di far diventare questo bel hobby, un mestiere (anche per i nostri figli), le cose si sono complicate. Ma va bene lo stesso, eh! (mica tanto… ndr)

Tra i tuoi vari concerti, le nuove proposte, hai un lavoro di cui ti va di parlarci?
No, scrivo continuamente, ho sette-otto canzoni, quasi finite ed arrangiate, non ho un progetto reale… Invece dal 7 di luglio sarà in uscita un libro, sul quale abbiamo lavorato per cinque-sei anni, ed è anche difficile da spiegare perché non è un testo solamente musicale. Quando si parla di uno che è quarant’anni che vive sui palcoscenici di mezzo mondo, ci sono inclusi i fatti storici, musicali e non solo… Questo è il progetto su cui sto lavorando.

Quale il gruppo ed il cantante su cui oggi punteresti senza esitazione?
Mah, non lo so davvero. Mi piacciono quasi tutti, guarda. Trovo che ci sia una grande energia e notevole tecnica in questi giovani.

Dovessi consigliare chi volesse intraprendere la strada canora, quali sarebbero i consigli fondamentali che gli renderesti?
Di studiare anche! Di non abbandonare mai gli studi, almeno di diplomarsi, magari pure di laurearsi, cercando di accrescere la propria cultura e preparazione. Cantare, diventare cantanti, non vuol dire solo tirare fuori la voce ed averla, ci sono tante componenti che ti preparano al futuro. Devi essere intelligente, attento, colto ed, ecco, non sprovveduto.

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view post Posted on 11/7/2010, 10:29
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Hai fatto il meccanico, l’elettricista, il fotografo, il gommista (quasi sempre per sopravvivere). Ami la musica, non disdegni la pittura e la cucina. Come dire, una vita tra doveri e piaceri a 360°…
Beh, mi rompo le scatole a non far niente, questa è la verità. La mattina mi alzo, faccio colazione, poi se piove, corro sul tapis roulant e faccio step, altrimenti, ovunque io sia nel mondo, tiro fuori la calzamaglia, le scarpe, e vado a correre. Poi se ho venti amici, mi piace cucinar loro qualcosa.

Ci risulta che i pensieri per le tue canzoni, vengano fissati in un’agenda, magari di notte. Cos’è la cosa, il pensiero, l’oggetto, che funge da stimolo decisivo?
La macchina quasi sempre e la notte. L’auto ed i rumori od i silenzi della notte.

“La musica è come una mamma. E’ la mia vita. Scrivere canzoni è una forma di psicoanalisi”. Credi quindi alla musico-terapia ed al fatto di come l’arte in genere, sia quasi sempre una cura terapeutico-creativa…
Assolutamente sì! Altrimenti che cos’è? Non puoi guarire solo di farmaci. Ci sono malattie da cui, per uscirne, servono momentaneamente, delle medicine, ma poi, per trovare il proprio equilibrio, secondo me, la musica, la pittura, il guardarsi intorno, credere in un universo che ti circonda, nell’amicizia, credo sia la cosa migliore.

A proposito di mamma. Di certo, ce n’è una sola, mentre di donne al tuo fianco ce ne sono state ben di più. La fedeltà è un’utopia, o la carne è debole e l’individuo è facilmente sensibile al gusto del bello, alla seduzione, al cambiamento?
Mah, devo dire che in gioventù, fino a pochi mesi fa, ero molto affascinato ed attratto. Adesso sono ancora affascinato, ma l’attrazione s’è fermata, perché sono innamorato, felice, sposato da quindici giorni (esattamente dal 12 giugno scorso) e quindi, in questo momento, grido: viva la fedeltà e viva la capacità d’essere fedele!

A proposito di gusti. Sei appassionato di cucina. Qual è il tuo piatto per eccellenza che proporresti pure agli altri?
Il mio piatto preferito, quello che mi viene meglio è: guarda il frigorifero e decidi.

Come già ci dicesti nella precedente occasione, viviamo in un’epoca a dir poco difficile, caratterizzata da drammi a più livelli. In ambito giovanile poi, persiste un pericoloso stato di sufficienza mista a rassegnazione, sfociante in atti a dir poco deplorevoli. Pur non trovando facilmente una tua stabilità affettiva, hai dei punti fermi che sono i figli. Quali sono i principali consigli che rendi loro, in funzione del loro futuro umano, prima che professionale?
Cerco di spiegar loro che gli errori poi li pagheranno; di tener alta la loro autostima, di non essere esaltati, di non credere in tutto quello che dicono loro, di non buttarsi via attraverso i canali Internet e Facebook ma di frequentarli (perché no?); poi di studiare, d’essere onesti e di capire i sapori della vita.

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view post Posted on 11/7/2010, 10:32
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Un Si e un No a…
Un NO alla droga. Un SI, ripeto, all’autostima.

Ami lo sport, hai fatto maratone, sei socio fondatore della Nazionale Cantanti, sei paladino dello spirito De Coubertiano. Come la mettiamo con “Calciopoli”, doping e consigli per gli “acquisti sbagliati”?
Tutti a casa! E si ricomincia daccapo!

Stai seguendo i Mondiali di calcio? Chi è il tuo favorito?
Beh, non so quando sarà proposta questa intervista, ma oggi ha giocato l’Inghilterra di Capello contro la Germania e Capello è a casa (sconfitta per 4-1 dei britannici, tra mille polemiche per un goal realizzato ma non visto, ndr) ma non è certo colpa sua, perché io ho una grande stima del tecnico e della sua serietà. Quindi, si possono perdere dei campionati, perché non si è in forma, oppure perché il campionato è stato troppo lungo, o ancora, per il fatto che i campi sono brutti, i giocatori faticano…

Pure perché le scelte sono sbagliate…
O anche perché le scelte sono sbagliate, certo.

Il successo è…
Il successo è essere in pace con se stessi ed in grazia di Dio.

Un film, un libro e un disco da consigliare…
Mah, quello che ti garba. Io ascolto ancora Procol Harum.

Pur tra mille problematiche d’integrazione, si va sempre più verso una società multietnica. Un segno importante del tempo, ma pure un rischio di derive omo-xenofobe a dir poco allarmanti…
Bah… Secondo me, c’è sempre stato il deficiente che prende un sasso e lo tira nei confronti di qualcuno. Le differenze c’erano anche prima, adesso se ne parla di più. Direi che non ci sia neppure da fare delle Leggi, le quali, come dicono alcuni, ci sono già, semmai è la deficienza che sussiste. Costanzo diceva che “la mamma dei deficienti è sempre incinta”, quindi…

C’è un fatto di cronaca o personale che t’ha particolarmente colpito, in positivo e negativo?
Mi ricordo… Leggevo ultimamente, di quel genitore che uccide la figlia perché voleva occidentalizzarsi. Questa l’analisi di quanto il mondo sia diverso e più di quanto non sembri e non appaia ai nostri occhi. A volte mi chiedo se sia giusto o meno imporre la democrazia a chi non la vuole, se lo sia parimenti, insegnare a tutti quello che non vogliono imparare. Indi, se non abbiamo troppa fretta…

C’è invece una domanda che t’ha messo in imbarazzo ed una mai postati cui vorresti rendere repliche?
Mah nooo! Mi girano un po’ le scatole quando mi dicono perché non torno con i Pooh, o se so suonare la batteria, perché potrebbero averne bisogno al posto di D’Orazio. Stefano era il batterista dei Pooh, e quindi mi dispiace molto che adesso se ne stia andando.

Potessi avere un confronto diretto con l’Onnipotente, cosa Gli chiederesti?
Ah, mi piacerebbe sapere l’ora, in cui Lui mi chiamerà. Nel frattempo, vorrei organizzarmi un po’.

L’errore che non rifaresti e la scelta che invece t’ha reso felice?
Mah guarda… Non si può dire. Potrei elencarne mille e poi nessuna; vorrei rifare tutto così. Certo, troppo comodo oggi a 62 anni compiuti…

La vita è: “Bella”, “a scale”, “Questione di destino”, “Storie di tutti i giorni” o che altro?
La vita è bella, è fatta a scale, si scende e poi si sale… Però, ripeto, con un po’ di serenità, bisogna riuscire a capire che le cose cambiano e, quindi, in corsa, modificarle ed accettarle. Questo non vuol dire mollare, buttarsi a terra, deprimersi e calpestare il proprio “io”, no! Significa affermare che le cose si modificano nel tempo, ma ciò non vuol dire la morte.

Circa la tua realizzazione futura ci dicesti: “La fiducia mi piace darla e riceverla. Se poi riuscirò ad avere buona voce e le dita sapranno ancora suonare la chitarra, sarò un uomo libero”. La libertà non ha prezzo, come la salute e (a volte malgrado tutto) la vita. Concordi?
Concordo perfettamente! Un po’ di vita, un po’ di sangue che circola nelle vene ed il mio background che sono le mie canzoni, che parlano quasi sempre d’amore, perché l’amore è quello in cui io credo.

Dandoti appuntamento alla prossima con immutato piacere, a te lo slogan finale…
Se non ci fosse Forza Italia, direi: Forza Italia, purtroppo per i prossimi quattro anni… Forza Italia perché gli italiani sono forti quindi, ce la devono fare e… coraggio! Non buttiamoci giù che ce la possiamo fare!

Sito Ufficiale dell’artista:
www.riccardofogli.net

www.colorsound.com

Si ringrazia per la cortese collaborazione tutto lo Staff del Festival Show. Per ulteriori aggiornamenti sul cast delle varie serate, fare riferimento al sito ufficiale della manifestazione canora: www.festivalshow.it

Attached Image: Fogli3.jpg

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tonie
view post Posted on 29/12/2010, 22:41




Riccardo,
hai 63 anni e non hai messo la testa a posto! Hai sposato Karim, donna non bella ma giovane che ti succhiera' tutti i soldi e ti lasciera' al verde! Mi spiace ma da fan devo dire la verita' e poi sei nel peccato, non sei sposato nella grazia di Dio! Quindi come pensi che possa finire bene...l'amore e' vivere la verita' e non l'illusione. E satana fa vivere l'illusione!
 
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tenchiana85
view post Posted on 2/4/2012, 18:26




Karin e' una brava ragazza ed e' innamorata veramente di Riccardo
 
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4 replies since 11/7/2010, 10:25   14017 views
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