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MADREPERLA. La noia è una vostra invenzione

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ButterflyGirl
view post Posted on 19/1/2012, 16:54




E' uscito il primo album dei Madreperla, "La noia è una vostra invenzione", composto da 11 brani, tra i quali spicca l'interessante cover di una canzone di Modugno e Pasolini. L'album si avvale di importanti collaborazioni che hanno permesso a questo gruppo di quattro scatenati ragazzi di evolvere dal genere punk al genere rock più puro ed esplosivo. Una band che ha già ricevuto importanti riconoscimenti, ma che certamente potrà fare molto di più in futuro.

"Il dono più bello che ho mai ricevuto è essere ucciso nel giorno del mio compleanno". Parte con questa frase la vicenda musicale del primo album dei Madreperla, "La noia è una vostra invenzione".
Un album autoprodotto, che si avvale della produzione artistica del famoso cantautore romano Pino Marino e della collaborazione di artisti come Roberto Angelini.

La band romana, formatasi nel 2006, prima da un trio e poi in formazione definitiva con quattro componenti, ha cominciato la sua attività con ritmi e sonorità punk, per poi evolversi in uno stile rock anni '90 dai toni agguerriti e grintosi. Giusto in tempo per il nuovo album, composto da 11 brani, che presenta certamente diverse influenze musicali - dai nostrani Afterhours, Ministri, il Teatro degli Orrori, Verdena – ai più internazionali Queens of the Stone Age e Led Zeppelin.
Un bel "contrasto di stile", rispetto al nome così delicato del gruppo.

Quello che mi piace è la ritmica, il sound. La poetica di ogni canzone sarebbe da affinare per dare una maggiore struttura al significato di ogni brano ma anche dell'intero album: una vita fatta di apparenze, dove le persone non riescono a cavarsi di dosso la maschera di indifferenza generale o il desiderio assurdo di trattenere e confinare dentro se stessi le emozioni vere.

I primi 3 brani del disco, "La noia è una vostra invenzione", "Valvola" e "Non pensare" sono cariche di tensione, prive di freni, legate a situazioni che sfuggono al controllo razionale. L'urlo che apre la seconda coglierebbe di sorpresa anche l'ascoltatore più disattento.
Poi si passa a "Viola" e "Cosa vuol dire morire", in cui toni e ritmo rallentano sensibilimente per lasciare spazio a sentimenti ed emozioni più profondi come l'amore, il rimpianto ed il senso di immobilità che conduce ad una inevitabile morte.
Calo di tensione drastico in "In 3", dal tono un po' decadentista che raccoglie ossessioni maledette, tentativi di non cadere e pensieri distorti dalla razionalità.
Una nota di riguardo merita "Cosa sono le nuvole?", cover della canzone di Modugno e Pasolini che è valsa al gruppo il Premio MEI "Radio Rai - Scrigno Cover". Qui si comprende da subito che la "fattura" è di altra provenienza, anche per chi non conosce l'originale. E' una bella cover, per quanto priva del pathos del brano sorgente. Dà valore aggiunto all'intero album, anche se nel complesso fa un po' Negroamaro.
"Mr. Thompson" ha un tragitto simile alle prime tre canzoni: molto urlato, molto punk. Mi sembra quasi di vederlo questo Signor Thompson: un tipo all'apparenza ordinario, con il suo sguardo assente, ma che dentro arde di rabbia, sarcasmo e sentimenti in netto contrasto con la sua parvenza. Trovo sia un brano ideale per la regia di un video che avrebbe certamente un grande impatto sul pubblico.
Anche "Il primo giorno del mondo" e "L'unica cosa che vorrei" hanno un'atmosfera malinconica tipica delle storie che finiscono. Forse sono le due canzoni che presentano un senso poetico più logico, oltre ad essere piuttosto orecchiabili, anche se la scelta di prendere "di mira" l'amore come argomento di dolore e amarezza è un po' troppo rivista.
Nel brano "Il muro" si lascia spazio unicamente al suono cauto e sottile di chitarra elettrica, basso e batteria. E' un bel pezzo, molto alla maniera Led Zeppelin, che ricorda sonorità anni '70 ormai appartenenti alla storia della musica rock.

Questi ragazzi hanno a mio avviso dalla loro una buona tecnica musicale ed una produzione artistica d'eccezione, ma devono sviluppare un'altra importante potenzialità: la capacità di raccontare una storia, quella dote poetica che si traduce nell'insieme di musica e parole, rendendo il tutto un po' meno "alla moda" e un po' più personale.
Però teniamoli d'occhio: già il fatto che abbiano deciso di autoprodursi senza accettare le proposte di diverse etichette è un segno che vogliono fare un po' come pare a loro. Se sapranno andare oltre a quella patina di "commercialismo" che gira negli ambienti della musica, potrebbero dirci qualcosa di più in futuro.

Track List:

1)La noia è una vostra invenzione
2)Valvola
3)Non pensare
4)Viola
5)Cosa vuol dire morire
6)In 3
7)Cosa sono le nuvole?
8)Mr. Thompson
9)Il primo giorno del mondo
10)L'unica cosa che vorrei
11)Il muro


Madreperla:

Fabio Prevedello Gorgoni: voce, chitarra elettrica e acustica
Teodoro Pizzolante: chitarra elettrica e acustica
Giuseppe Nobile: basso, voci
Andrea Del Vecchio: batteria, percussioni


Un ringraziamento all'ufficio stampa myPressLab.

Attached Image: Madreperla. La noia è una vostra invenzione

Madreperla. La noia è una vostra invenzione

 
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