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Intervista con PAGO, L’OTTIMISMO CHE APPAGA, L’IRIDE CHE… VEDE. LUNGO!

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view post Posted on 26/7/2011, 10:29
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Intervista con PAGO

L’OTTIMISMO CHE APPAGA, L’IRIDE CHE… VEDE. LUNGO!

Di Luca ed Andrea Turetta

Altro personaggio (ormai un amico, visto che ci si rivede con una certa frequenza, negli ultimi anni e sempre con grande piacere e simpatia) che abbiamo avuto occasione di avvicinare, all’interno della tappa vicentina di “Festival Show 2011” è stato Pacifico Settembre, in arte Pago. L’artista, sardo di nascita, lombardo d’adozione) che vive tra Pavia e Milano, dopo essersi “guadagnato la pagnotta” con vari lavori ha saputo trovare la propria strada d’artista, iniziando a suonare con i “New Rose” ed i “Super Up”, ha inciso un pezzo (“Parlo di te”) che è presto divenuto una hit memorabile, nonché un paio d’album (“Pacifico Settembre” nel 2006 ed “Aria di Settembre” del 2009) che a novembre diventeranno tre, sulla scia del nuovo singolo “Iride” in uscita ad ottobre. Pago è stato pure il vincitore del talent “Music Farm” anche se il prossimo passo dovrebbe portarlo in quel di “Sanremo” ove potrebbe cogliere maggior successo e “visibilità” (se la vetrina canora dovesse rimaner davvero tale…). A livello personale, Pacifico (suo vero nome) è sposato con la nota soubrette Miriana Trevisan con la quale, dopo breve allontanamento (e pronto quanto più maturo ritorno) ha avuto il piacere (lo scorso 15 giugno 2009) della paternità del primo figlio Nicola. Pacifico e Pago, l’uomo e l’artista, non si discostano affatto, l’uno si completa ed interseca all’altro, con grande semplicità e grandezza umano-artistca. Come si denota nell’intervista che segue, a volte Pacifico si lascia prendere dal sorriso, magari non addentrandosi troppo su certi temi che, altrimenti presi, farebbero ben altro effetto… L’impressione (e non solo quella) è che Pacifico sia davvero appagato di se e di quanto la vita gli ha dato, non per questo lasciando che ogni giorno la vita gli possa regalare (meglio sudando, come finora ha sempre fatto) nuove emozioni e realizzazioni, sotto ogni aspetto. E con il suo ottimismo, capacità e coraggio, non abbiamo dubbi che… l’Iride abbia visto giusto. E lungo!

Prima di calcare i prestigiosi palcoscenici, hai dovuto “guadagnarti la pagnotta”, dedicandoti a vari lavori (buttafuori, pizzaiolo, traslochi, volantinaggio). Una bella gavetta da dare in dote a molti giovani d’oggi che, pur tra mille problematiche, spesso s’emarginano, autodistruggono o puntano al puro arrivismo; colpi bassi compresi…
Beh, sicuramente l’unico consiglio, l’unica cosa che posso dire, è di cercare di fare la cosa, il mestiere che ti piace e raggiungere il sogno, se necessario, anche attraverso altre strade. Insomma, se hai bisogno anche di lavorare per raggiungere il tuo sogno, fallo. Io ho dovuto fare anche altre cose, altrimenti non avrei potuto, fare quello che sto facendo adesso.

A livello canoro, dopo “Parlo di te” (05), due album “Pacifico Settembre” (06) e “Aria di Settembre” (09), sei uscito con il terzo lavoro, se non erro. Titolo e caratteristiche che lo inquadrino?
No, in realtà i lavori sono due, il terzo album deve uscire a novembre, preceduto da un singolo che si chiamerà “Iride”, che uscirà alla metà od ai primi di ottobre. Niente… Il nuovo lavoro è forse un pochino più ricercato come suono e come testi, (rispetto ai primi, ndr).

La volta scorsa, alla domanda su “Sanremo” ci rispondesti: “Magari!”. A distanza di tre anni, confermi? Eppoi, non pensi che la kermesse, nel tempo, stia sempre più trasformandosi in una “vetrina” per il format-tv, relegando l’essenza canora nel retrobottega?
Senza ombra di dubbio, secondo me, si pensa poco alla musica e molto all’audience. Forse sono i meccanismi televisivi che noi, che facciamo questo mestiere, non li capiamo e, quindi, non mi posso neanche permettermi di giudicarli. Però, insomma, mi piacerebbe vedere un “Festival di Sanremo”, pieno-pieno ma proprio pieno di cantanti e di musicisti, e perché no – aggiunge Pacifico con un bel sorriso (ndr) – anche con me.

Quanto ai “Talent Show” come rampa di lancio per un artista, se non pure, viatico d’accesso al Festival di Sanremo”, come la pensi?
Mah, ormai i “Talent Show” sono una realtà, per cui bisogna prenderne atto e fare in modo che, comunque, non distruggano invece che aiutare, gli artisti, i nuovi talenti. Perché, molte volte, questi ragazzi vengono proiettati allo sbaraglio, piuttosto che far loro vedere una realtà che non esiste. Insomma, bisogna essere molto più sinceri con loro e far loro capire che ci sono tante e tante difficoltà.

Oltre ai vari Fossati, Dalla, De Gregori, Raf (tuoi colleghi preferiti), per rimanere in Italia, c’è qualche giovane (magari uscito proprio dai talent) su cui scommetteresti su un futuro da star?
Oddio, guarda, in questo momento non… Per il momento critico che stiamo vivendo, dirti che se Dalla fosse giovane adesso, non punterei nemmeno su di lui, è proprio il massimo. Però direi davvero, una cosa allucinante! Oddio, chi vince un “Talent” è molto bravo piuttosto che quelli che arrivano in finale, ma anche gli altri che vi partecipano. Costoro sono bravi, c’è poco da fare! Cantano bene, poi sta tutto anche nelle canzoni (che vengono loro date, ndr). Poi sai, se gli autori sono bravi ed i pezzi vengono interpretati bene, perché no, può succedere! Può succedere!

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Il pop-rock melodico è nelle tue corde, difficilmente ti scosteresti nel genere. Dovessi “radiografare” in un ideale check-up, lo stato della musica nazio ed internazionale, cosa ne uscirebbe?
Risata eloquente (e prolungata a sottolinearlo) dell’artista, che poi replica laconico (ndr): Ah! Non lo so!!! Non ne ho idea… Tanti bei generi messi assieme fanno un “Non ne ho idea” di che cosa ne uscirebbe.

Un film, un libro, un disco, da consigliare…
Oddio ce ne sono tanti… Però, un film… Mi piacciono molto i film di fantascienza, un po’ poco realisti, dove devi un po’ fantasticare… Mi piace da morire “Il gladiatore” che io reputo un filmone! Un libro… Mah, direi “Novecento” di Alessandro Baricco, eppoi come disco, “White album” dei Beatles.

Tra le tue passioni c’è lo sport (tennis, arti marziali, yoga). E’ quella la “ricetta” per mantenersi in forma, senza bisogno di “aiutini”?
Siii!!! Bisogna fare sport! Guarda, per stare in forma (poi solo il Signore Ti può aiutare) però tu “datti una mano” come si suol dire, vai a fare sport che fisicamente ti fa stare bene, quindi, insomma, è molto meglio…

A proposito di passioni ricordiamo che gestisci da pochi anni un locale (“Agua”). Che esperienza ne stai ricavando?
Devo darti questa brutta notizia, ossia che ora non sono più uno dei soci, perché, ahimé, ho dovuto lasciare a malincuore, perché mi piaceva tanto. E’ un’esperienza bellissima! Io ho lavorato tanto nei locali, sia come cantante che musicista. Farlo dall’altra parte, mi sembrava una bellissima esperienza però, per impegni, non potevo più seguirlo.

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Come cita Gazzé: “Una musica può fare…”. Che cosa?
Mah, io credo che la storia parli chiaro. Cioè la musica può fare tutto, dall’emozionare a cambiare addirittura, l’idea, il pensiero, a far reagire le persone, a guarire, insomma…

L’amore è: “Una cosa meravigliosa”, “Eterno finché dura”, “Il sentimento che fa girare il mondo”, “Le palle”, “Un peso”, “Un’utopia”, o che altro?
Ahhh!!! (Il nostro si lascia andare ad un sorriso divertito, optando poi per la replica, ndr): “No, io per l’esperienza personale che sto vivendo, devo dirti che è una cosa meravigliosa. Se poi per amore intendi, il voler bene, direi tutto quello che ti circonda, un figlio che ti nasce, come m’è nato a me, cosa puoi dire, se non che è meraviglioso!

Dopo una prima fase “tesa”, forse “non matura il giusto”, con Miriana ti sei lasciato per poi rincontrarti, più o meno casualmente. Un nuovo percorso che ha rafforzato il vostro rapporto, non solo con la nascita di Nicola…
Siii! Ma noi siamo una coppia strana. E’ successo questa cosa “strana” che ci sappiamo spiegare solamente noi due, nel senso che nessuno dei due ha veramente mai abbandonato l’altro e, di conseguenza, il riavvicinamento è stato naturale. Tutto poi coronato dalla nascita di un figlio.

Il 15 giugno 2009 è per te data indimenticabile, infatti viene al mondo Nicola. Quali emozioni provate e quanta responsabilità t’addossi in vista della sua futura crescita e realizzazione?
Ah! Vederlo crescere è la soddisfazione più bella! Vederlo che s’affeziona così tanto alla mamma ed al papà è, insomma, per noi… non lo so, è come se (io non lo ero prima) ma è come se prima fossi stato malato eppoi, fossi guarito, tutto ad un tratto.

Circa le unioni di fatto, le adozioni relative, gay comprese, ci dicesti che le accettavi tranquillamente, pur credendo nella famiglia tradizionale (uomo e donna) soprattutto in relazione alla prole. Cosa ne pensi invece del diventare genitore in età piuttosto avanzata? Non ti sembra oltre che atto d’amore, in parte pure d’egoismo?
Oddio, atto d’egoismo, non lo so. Non me la sento di dire egoismo perché…

“L’inghippo” potrebbe essere con gli anni, quando la mamma (od il papà) più che genitori sembreranno nonni…
Forse più che egoismo è che uno magari lo fa in età avanzata, perché, vuole divertirsi di più. Ma io credo che poi quando un figlio arriva, ti sconvolge la vita, è bellissimo ed è una cosa bellissima. Se lo fai a 40 od a 20 anni, alla fine, non cambia niente.

Tra mille problematiche, xenofobia compresa, si va verso una multientnia globalizzata, anche in Europa. Che segnale è e come inquadri la fase?
Guarda, non lo so… Io sono uno di quelli convinti che tutte le cose che non ti piacciono le puoi cambiare tu, anche quelle che sono nel mondo. Se a te non piace qualcosa, se non la cambi tu, personalmente, non cambierà mai. La fase che molte persone lasciano, poi parlano, dicendo: “Ma si, non cambierà niente…”. Se inizi a cambiare le cose nel tuo piccolo, vedrai che per te andranno diversamente, poi per un altro può essere la scelta giusta, eh!

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Da inguaribile ottimista, qual è il lato migliore di questa società ed il suo tallone d’Achille?
La nostra bella Italia… (sorriso di Pacifico che poi approccia ad una replica, ndr): Il tallone d’Achille… Onestamente non lo so; bisognerebbe chiederlo ai miei nonni. Perché, secondo me, siamo rimasti un po’ fermi, ed è forse quello il tallone… E’ un po’ statica la situazione, non si va avanti. La cosa bella è che noi siamo italiani ed io, che ho girato veramente il mondo, posso dire che la nostra Italia è una terra bellissima, proprio bella-bella, bella da tutte le parti da dove la si guardi. Se posso dire una critica, dovremmo volerci più bene l’uno con l’altro, nord, sud…; ma proprio… sembra una banalità, però è fondamentale!!!

Chi è il tuo Dio? Come, dove o in chi, Lo riconosci?
Ma io sono un Cristiano; c’ho un mio Dio, credo personale, personalizzato tutto da me (sorride, ndr) però credo molto in Gesù Cristo, ed è il mio punto fermo.

Un SI ed un NO a…
Dico un SI’ a tutte le persone che hanno voglia di lavorare ed un NO a tutte quelle che non hanno voglia di fare niente.

Un bacio ed uno schiaffo invece?
Uguale!!! Bacio tutte le persone che hanno voglia di fare e schiaffeggio tutte quelle che non hanno voglia di fare niente.

C’è una frase, un fatto, una sensazione che vorresti dire a Miriana ma che fino ad oggi non sei riuscito a renderle?
No, no! Sinceramente no! Ormai dopo quel allontanamento, ci siamo detti tutto.

Un errore che non rifaresti nella vita è…
C’è ma non te lo dico (aggiunge con un sorriso burlone, l’interlocutore, ndr)

Lo slogan che t’accompagna è…
Lo slogan che m’accompagna… Che slogan posso avere io? L’ottimismo prima di tutto!

Per chiudere pacificamente… Da un lato, l’artista, dall’altro, l’uomo. A 40 anni (li compirà il prossimo 30 agosto, ndr) prova a tracciare un tuo primo bilancio, proponendoti eventualmente, rispettivi progetti ed ambizioni, futuri?
Mah, il mio primo bilancio è che sono stato molto bravo ed anche abbastanza fortunato; devo essere sincero. Sono molto contento perché sono partito da zero, ho raggiunto degli obiettivi che non mi sarei mai immaginato, ma adesso me ne sono posti degli altri, e li voglio raggiungere a tutti i costi.

Ad esempio?
Ad esempio voglio che mio figlio cresca felice (non parlo economicamente, ma intendo proprio di una vita felice) amato dai suoi genitori, come lo sono stato io.

Artisticamente invece?
Artisticamente, guarda, mi auguro tutto il bene del mondo, però lì forse ho anche paura di fare un discorso egoistico, di dire “io vorrei” quando si sa che tante persone vorrebbero fare a livello artistico. Io suono, canto, e già sono molto fortunato, secondo me.

Sito dell’artista:
www.myspace.com/pacificosettembre

Si ringrazia per la cortese collaborazione tutto lo Staff del Festival Show. Per ulteriori aggiornamenti sul cast delle varie serate, fare riferimento al sito ufficiale della manifestazione canora: www.festivalshow.it
 
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