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Intervista con Nazzareno Carusi

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view post Posted on 5/4/2011, 08:46
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Intervista con Nazzareno Carusi

Di Andrea Turetta

E' uscito il nuovo lavoro discografico del pianista classico NAZZARENO CARUSI. L’album, che si intitola “PETROLIO” (Isola degli Artisti/Carosello), contiene 13 brani della storia della musica classica, magistralmente interpretati dal pianista abruzzese con la preziosa collaborazione di alcuni grandi nomi della musica italiana: da LUCIO DALLA a SIMONA MOLINARI, da FABRIZIO BOSSO a FABRIZIO MELONI e FRANCESCO DI ROSA. L’artista ha avuto modo di suonare in tutto il mondo, dal Teatro alla Scala di Milano alla Carnegie Hall di New York, passando per il Téatro Colón di Buenos Aires, la Herbert Zipper Concert Hall di Los Angeles, la Wenston Recital Hall e il Jane Mallet Theater di Toronto, l'Oscar Peterson Theater di Tokyo, la Federation Hall di Melbourne. Ecco l’intervista gentilmente rilasciata…

Nel tuo nuovo album dal titolo, “Petrolio”. Esegui tredici brani che hanno fatto la storia della musica classica mondiale. Con quale criterio hai scelto i pezzi da inserire nel disco?
Con l'unico criterio possibile ad un artista: quello del cuore. Amo queste opere e volevo condividerle col mio pubblico.

Il titolo scelto, richiama ovviamente all’Oro nero ma volevi in un certo senso, sottolineare la ricchezza culturale ed artistica di queste composizioni?
Esatto. È stato detto che l'arte e la cultura sono il nostro Petrolio. Ecco, in un momento nel quale c'è una guerra per l'Oro nero (perché non nascondiamoci che il motivo delle bombe in Libia è quello) credo sarebbe bene ricordarci che di petrolio ne avremmo tanto. Solo che ci pensiamo raramente.

Oggi è difficile avvicinare il grande pubblico alla musica classica?
No, non credo questo. Penso che se si trova il mood giusto, anzi: la gente, tutti noi abbiamo bisogno di questa bellezza e ne percepiamo la vibrazione. Gli ascolti che fecero a “Zelig” una mia interpretazione di Scarlatti e a “Lucignolo” la mia esecuzione del “Chiaro Di Luna” di Beethoven, con il seguito odierno delle Pillole Di Classica su “Mattino 5” (dalle quali sono tratte tutte le tracce di “Petrolio”) dimostrano che il grande pubblico ha voglia di queste meraviglie. Scarlatti, Beethoven, Chopin, Brahms, Puccini: sono questi geni immensi ad avere un fascino eterno. E io sento come un dovere (oltre che come un piacere appagante) quello di farli conoscere a tutti, senza più barriere nei confronti d'una musica che appartiene a pieno titolo al mondo.

Da notare come nel disco, compaiano diverse collaborazioni di artisti di varia estrazione musicale. La musica classica contemporanea deve cercare di aprirsi anche a generi differenti?
Io non definisco la musica "classica", "pop", "rock" ecc. ma "bella" o "brutta". Credo sia arrivato il momento per il mondo musicale cosiddetto classico di ammettere che nell'ambito della musica cosiddetta leggera esistono capolavori senza tempo che nulla hanno da invidiare alle composizioni classiche più importanti. Così come bisognerebbe riconoscere che nel mondo musicale classico non tutti sono non solo geni, ma neanche un po' bravi. :)

Un paio di composizioni presenti, sono del Maestro Ennio Morricone. Quale pensi possa essere la forza della sua musica, riconosciuta tra l’altro, in tutto il mondo?
Ecco, l'opera cinematografica del maestro Morricone è un esempio di quel che dicevo prima. Sono convinto che “Playing Love” sia il più bel Notturno del XX secolo. E lo dico proprio accostando questa meraviglia ai gioielli così chiamati di Chopin.

Nel corso della tua carriera artistica hai avuto modo di suonare in importanti teatri di tutto il mondo. C’è qualche evento che ricordi con particolare piacere?
Due. La standing ovation che accolse il mio debutto alla Carnegie Hall (tenevo un recital nella Weill Recital per la Italian Academy Foundation) e l'ovazione che salutò il mio debutto alla Scala di Milano con Fabrizio Meloni, Danilo Rossi, Francesco Di Rosa e Davide Formisano (i Solisti della Scala).

Parlando di luoghi ove si fa musica… In Italia, c’è carenza di posti dove si possa fare musica supportati da una buona acustica?
Beh, certo, qualche auditorium non è il massimo della vita. Però abbiamo tanti di quei monumenti incredibili che spesso vengono usati come proscenio da concerto che direi non possiamo lamentarci troppo.

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Negli ultimi anni, abbiamo assistito al fenomeno televisivo legato ai Talent show. Posso davvero essere utili per un artista o rischiano di illuderlo facendogli magari avere un successe sfuggente?
No, no, danno una visibilità pazzesca e sono un volano magnifico all'avvio della carriera. La quale però è fatta non solo di talento e bravura ma anche di intelligenza e capacità di scelta. Intendo dire che dopo un avvio fragoroso, se l'artista non continua la sua preparazione e il suo studio e se non si affida a mani espertissime e sincere rischia di fare un buco nell'acqua.

Sulla tua pagina di Facebook hai ben 40.000 fan registrati. La tecnologia può essere un ottimo modo per comunicare quanto si sta facendo?
Indubbiamente. Oggi esistono mezzi strepitosi per comunicare se stessi e le proprie idee. Io, poi, sono un totale patito di tecnologia. Quindi, da questo punto di vista, con me sfondi una porta aperta, anzi, spalancata!

Dai tuoi esordi artistici ad oggi, come trovi cambiato il mondo della musica?
Soprattutto per quel che dicevamo prima. Lo sviluppo tecnologico e il web hanno mutato la faccia del mondo musicale e non solo. La voglia di arte e il desiderio di bellezza sono sempre quelli, ma oggi abbiamo un milione di occasioni e modi in più per soddisfarli.

Pensi ci sia il modo di educare le persone all’ascolto della musica ma anche al rispetto degli artisti e di chi ci lavora (mi riferisco al calo delle vendite dei dischi ed alle difficoltà che vive il mondo discografico)?
Sono convinto che i dischi costino troppo. Detto questo, credo che tutti dobbiamo metterci nella zucca che il "lavoro" dell'artista debba consentirgli (se è bravo) di vivere. Quindi, la pirateria è un crimine che va perseguito e sanzionato.

Musica è Arte. Eppure l’impressione è che l’Arte in Italia, non sia ancora considerata come una ricchezza da far crescere con adeguate misure di sostegno…
Questo è vero solo in parte. Perché se esistono tante meravigliose realtà che andrebbero supportate senza mezzi termini dallo Stato, è altrettanto vero che da noi si è esagerato nel concedere troppo a chi non lo meritava. E i soldi sono finiti.

Pensi abbia ancora un senso parlare di musica indipendente da una parte e quella delle major dall’altra. O sia meglio distinguere in buona e cattiva musica?
L'ho detto prima. La musica è bella o brutta. Tutto qui. Infatti ci sono tante hit indipendenti e altrettanti fiaschi da major. E viceversa, naturalmente.

Come vedi l’utilizzo della tecnologia al servizio della musica?
Oggi senza sarebbe impossibile anche mettere nero su bianco un progetto musicale. Ma l'ho detto prima: io sono un maniaco di ogni cosa sappia di futuribile. Quindi sono di parte... :)

Per chiudere, cosa consigliare a chi desidera intraprendere la carriera di compositore/musicista?
Amare, amare, amare. La musica, la vita e i propri affetti. Tutto qui.

Siti dell’artista:

www.nazzarenocarusi.org
www.facebook.com/nazzarenocarusi
www.youtube.com/nazzarenocarusi

www.paroleedintorni.it

Edited by AndreaTuretta - 5/4/2011, 10:36
 
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