Grillo, Celentano, Crozza, Guzzanti, Benigni, Luttazzi, Littizzetto… li vediamo spesso “costretti” a vestire i panni dei politici, con quest’ultimi che finiscono per rubare la scena “teatrale” ai primi. Brutto segnale se i ruoli si capovolgono. Non credi?“Ma tutto si può capovolgere, infatti nella politica è un po’ show ormai, lo vediamo dall’America. Mi piace la Littizzetto quando prende in giro se stessa e gli altri; anche i politici, quando si mettono in discussione. Purtroppo la politica è una cosa seria. Bisognerebbe fare un punto della situazione e riuscire a tenere in mano questo Paese un po’ disgregato… Io ho fiducia”.
Politicamente ti ritieni un riformista, moderato o conservatore? C’è in circolazione un degno rappresentante del popolo?“Guarda, io sono un romantico, legato al romanticismo e, come diceva il Pascoli, ‘Bisognerebbe guardare il mondo con gli occhi di un fanciullo’ Ahimé, non ci si fa”.
Con “Calciopoli” e “Vallettopoli” non ritieni anche tu che tutto vada a “Puttanopoli? Lealtà, rispetto, meritocrazia e De Coubertain compresi…“Io tifo per e Coubertain, partecipo ad un sacco di cose, maratone, corse, partite di calcio (anche con la Nazionale Cantanti, ndr). E’ bello esserci, contribuire a costruire asili, comprare ambulanze… Qualche volta anche vincere, se è possibile; però senza dover passare per forza, sui cadaveri degli altri”.
Tatuaggi, piercing, lifting, look estremi, griffe, i-Phone… pur anche bullismo, alcolismo, anoressia, razzismo, droga… esempi di un’epoca che cambia con una gioventù bruciata od un’umanità confusa ed infelice che stenta a ritrovare se stessa?“L’umanità non può essere catalogata così come cerchiamo di fare noi. Il piercing è una libertà, il tatuaggio pure, però mi sembra che stiamo un po’ esagerando. Non è obbligatorio avere il piercing o sette tatuaggi per essere fichi!”.
L’inizio Millennio si sta contraddistinguendo per l’affermazione di drammi e terrore globalizzati. C’è ancora spazio per recuperar la… retta via o stiamo precipitando nel baratro senza fine?“Ho paura che stiamo precipitando e che sarà complicato uscirne fuori. Io spero molto in questa nuova moda e necessità ecologica, che ci sia una rinascita culturale, più verde, più… una nuova linfa: il ‘panismo’ come lo chiamavano…”.
Vivi in un casolare, ex convento, a livello spirituale dovresti essere un fedelissimo. Chi è il tuo Dio e come Lo riconosci?“A livello spirituale, io c’ho i miei amuleti, la Fede mi guida anche se non sono un vero uomo di Fede. M’incazzo come una bestia, quando le cose non vanno bene e , se uno mi dà un pugno, non sempre sono disposto a porgergli l’altra guancia. Però sono uno che media”.
Qualche anno fa, riguardo gli OGM dicesti che eravamo tutti transgenici. Visti i tempi alquanto confusi un po’ in ogni settore, che ne pensi se fossimo tutti un po’ transex o se preferisci, marcatamente bisex? “Ma perché no? Voglio dire, il sesso dev’essere una cosa libera. Non so, ho molti dubbi sul tema delle adozioni, i matrimoni, i Pacs…Il fatto che due persone che stanno bene insieme, alla fine si leghino attraverso un contratto e possano poi lasciarsi delle cose. Trovo che il contratto possa avvenire con molta onestà, poi il resto, dipende dall’educazione, bisogna vedere... Trovo che, in primo luogo, vada posta la libertà, sopra a tutto”.
Potendo scegliere, meglio un giorno da leone od una vita da mediano se non da… pecora?“Una vita da mediano! Un giorno da leone non mi piace, mi fa venire in mente le pasticche che prendono i ragazzi in discoteca per sentirsi dei leoni, per un’ora… NO! NO!”.
Rendi agli “ultimi” un paio di validi motivi per cui valga ancora la pena di lottare per questa vita…“Perché, comunque vada, la mattina nasce il sole, poi la sera, ci sono le stelle. C’è una frase che diceva: ‘Amore non piangere, non vorrei che le lacrime ti oscurassero gli occhi quando stasera usciranno le stelle’”.
C’è un momento da immortalare nella tua vita e nell’ambito professionale?“Beh, artisticamente parlando, ‘Piccola Ketty’ o il ‘Festival di Sanremo 1982’ che ho vinto (con il pezzo ‘Storie di tutti i giorni’, ndr), sono due momenti importanti mentre nella vita, dico la nascita di mio figlio, senz’altro!”.
Se potessi rinascere, chi o che cosa vorresti essere?“Mio babbo ha sempre pensato che io avessi fatto male a licenziarmi dalla fabbrica, perché avrei avuto una bella pensione a 55 anni. Io sono qui come un precario, ogni giorno cerco di guadagnarmi da vivere. Non lo so, la verità non so quale sia”.
Artisticamente sei un “big”, a livello personale hai una bella famiglia. Questione di bravura, di fortuna, di carattere, di destino o di che altro?“Mah, un po’ di pazienza, destino. A proposito della famiglia, la mia famiglia è la prole soprattutto, il resto è un po’ alla giornata”.
Un vivace sessantenne, sportivo autentico, nonché instancabile musicista come te, cosa può chiedere al suo domani ed a quello della sua famiglia, per sentirti pienamente soddisfatto e realizzato?“Mi piace la fiducia. Darla e riceverla. Se poi riuscirò ad avere buona voce e le dita sapranno suonare la chitarra, continuerò ad essere un uomo libero”.
Sito Ufficiale di Riccardo Fogli:www.riccardofogli.com Si ringraziano per la cortese collaborazione l’artista, Radio Birikina, Radio Bella & Monella, Paolo Baruzzo, Roberto Zanella e Stefano Favero
www.festivalshow.itAttached Image: FOGLI_3.jpg