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Intervista con Pago

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view post Posted on 12/8/2008, 10:03
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Intervista con Pago

PACIFICAMENTE PAGO (O… QUASI)

Di Andrea e Luca Turetta


L’artista che stiamo per proporre agli utenti, è uno degli ospiti del “Festival Show 2008” che più si fa apprezzare, sia in fatto di bravura quanto per simpatia e spontaneità. Si tratta di Pacifico Settembre, in arte Pago, cagliaritano di nascita (30/8/1971), orfano di padre, mamma napoletana, un fratello ed una sorella, vive tra Pavia e Milano, insomma, come ci confermerà, trattasi di “un sardo ed un italiano vero”. Quella che ha dovuto affrontare a… muso duro Paci’ (così lo chiamano gli amici) è stata una strada in netta salita, avendo dovuto adattarsi a svolgere vari lavori prima di far il grande salto in ambito artistico. Infatti, dopo aver suonato in vari locali, bar, pub, gelaterie per dieci anni con i “New Rose”, il nostro riesce a sfondare, finalmente come solista, tanto che, al primo impatto, avrà modo di trionfare (nel 2006) con il successone “Parlo di te” (pezzo che conseguirà pure il disco d’oro) che farà da “lancio” all’uscita del suo primo album “Pacifico Settembre”; è questo il periodo nel quale, tra l’altro, l’artista… “italo-sardo” si proporrà con successo pure al Festivalbar con l’altro singolo di successo “Vorrei che fossi mia”. Pacifico, chiaramente, non si ferma di certo ai primi… bagliori e saggia le sue potenzialità canore (e non solo) andando a vincere la terza edizione del reality “Music Farm 3” (piazzandosi davanti a colleghi come Di Cataldo e Spagna nell’ordine). Il 2008 invece, sarà per lui un anno da incorniciare, in quanto coincide con la ri-unione sentimentale con la bellissima Miriana Trevisan (rapporto per la verità mai sopito nemmeno durante la fase di separazione… virtuale) già sposata nel 2003 nonché, artisticamente parlando, con l’uscita del singolo “Love my love” che prelude alla sortita, ormai imminente, del secondo lavoro, dal titolo omonimo. A questo punto, inutile dilungarci, preferiamo lasciare spazio alle parole ed ai sorrisi (che spesso hanno accompagnato il dialogo con Pago) che l’artista c’ha regalato, con la consueta dose di franchezza, semplicità e simpatia!


Pacifico, sardo di nascita, napoletano d’origine, vivi tra Pavia e Milano. Di certo sei un “italiano vero”…
“Italiano vero ma anche sardo vero! Insomma… sono veramente legatissimo sia all’Italia che alla Sardegna. Italiano proprio vero, vero, vero! Infatti, ad esempio quando gioca l’Italia nel calcio, impazzisco!”.

Prima di fare il musicista eri buttafuori, lavoravi ad un’impresa petrolchimica, indi pizzaiolo, addetto ai traslochi e montaggio, poi volantinaggio. Vanti una gavetta tutt’altro che… pacifica!?
“Sììì! Altroché pacifica! Ho dovuto davvero guerreggiare e lottare continuamente per la pagnotta! Però, alla fine ne è valsa la pena; poi sai, quando sei costretto, credo che in pochi, alla fine, rinuncino a lottare, dai!”.

A livello artistico invece, dopo il successone di “Parlo di te”, preludio dell’album “Pacifico Settembre”, ti sei affermato a “Music Farm 3” ed al Festivalbar (2006). A livello nazionale, ti manca solo il palco dell’“Ariston” prima di varcare i confini?
Sorriso di Pacifico, che poi si lascia andare ad un: “Magari!!! Sai, è un bel palco quello; il palcoscenico dei cantanti italiani. Però sai, c’è anche tanta gente che non l’ha mai provato. Da parte mia comunque, lo farei volentieri”.

Al reality (che t’è valso 150mila Euro) hai stretto un forte legame con il tuo fan accanito Franco Califano e l’amica Laura Bono. Hai programmi specifici con alcuni di loro e con chi ti senti di quell’edizione?
“Guarda, il prossimo singolo che come ‘Love my love’, anticipa l’uscita dell’album, sarà un duetto con Franco Califano; questo perché abbiamo stretto una bellissima amicizia. A livello di collaborazioni quindi, almeno per ora, ho cooperato solo con lui anche se mi piacerebbe collaborare con tutti mentre, sotto l’aspetto dell’amicizia, con Laura Bono, Alberto Fortis, con tutti… ci mancherebbe!”.

Hai da poco inaugurato il locale “Agua” di cui sei socio a Broni (Pavia). Tanto per fare o pensi possa essere la tua seconda occupazione?
“No. no! E’ già la mia seconda occupazione – aggiunge Pacifico con l’immancabile sorriso – perché amo proprio il locale, c’ho suonato con la chitarra per dieci anni, e la soddisfazione d’acquisirlo con altri miei amici è grandissima. Questa dei locali è una passione che ho e che coltiverò per sempre”.

Il tuo “è un pop-rock dallo spirito on the road, con molta chitarra alla Springsteen”. Ritieni sia questo il tuo ambito canoro anche in futuro?
“Sì, credo proprio di sì. Assolutamente! Anche se mi piace cantare di tutto, ma quando compongo, scrivo quello che sentite; non credo di scrivere del rap-pop-funky o qualcosa di simile. Continuerò col pop-rock”.

Ascolti Bruce Springsteen., Paul Mc Cartney, Bono-U2, Steve Wonder e Pino Daniele. C’è qualche new-entry? E c’è, soprattutto, un altro Pago in circolazione?
Risatona dell’artista che poi replica: “Mah, se ci sia un altro Pago in circolazione, spero proprio di no! Però poi, di new-entry ce ne sono tantissime… Ad esempio un italiano bravo per me è Ivano Fossati, così come lo sono De Gregari, lo stesso Raf, che mi piace da morire. A livello di giovani, oddio vabbé… sai che è più difficile. A me piacciono i cantautori, quelli come Dalla, che ne so, io arrivo da lì e probabilmente (aggiunge sorridendo il nostro, ndr) sono già vecchio anch’io”.

Hai dedicato “So che ci sei” al papà scomparso, e la vincita del reality alla mamma, ristrutturandole la casa. Per la serie, riconosciamo i meriti, ed i valori…
“Sì, assolutamente! Per me è il minimo. Cioè io qualsiasi cosa la regalo a… Potrei regalare me stesso alla mia famiglia. Per me questa viene prima di tutto perché è quella che m’ha aiutato a fare questo mestiere, senza mai porci alcun problema”.

Definisciti con tre aggettivi come artista…
“Il primo, timido!” (E qui Pacifico accompagna l’aggettivo con un bel sorriso, poi con un certo imbarazzo prosegue, ndr) “Oddio poi, sai… No, per me rivolgermi per forza delle definizioni, sembra che… magari non posso darmi dei giudizi negativi, perché parrebbe che me la tiri addosso, nemmeno positivi, poiché sembrerebbe che faccia il presuntuoso, quindi... sorvoliamo”.

Fai altrettanto come uomo…
“A livello umano… Ecco, diciamo che a livello artistico sono pacifico, sul palco, mentre a livello umano, sono pacifico di nome ma non di fatto. Sicuramente”.

C’è un brano, tuo o di altri, che fa da colonna sonora alla tua vita?
“Eh, ce ne sono tanti… C’è ‘One’ degli U2 che fa da colonna sonora ormai da quando è uscita, e questa è una; dopodichè ce ne sono tante altre…”.

Hai in vista un secondo album per settembre, anticipato dal singolo “Love my love” con relativo videoclip girato a Las Vegas con Miriana. Puoi anticiparcene, caratteristiche, vizi, virtù, titolo compreso?
“L’album credo si chiamerà ‘Love my love’. Le canzoni sono tutte mie poi ci sono tre o quattro pezzi cui hanno collaborato altri autori giovani dopodiché c’è il duetto con Franco Califano ed è, ritengo, un album volutamente, più impegnato e, quindi, maggiormente ricercato nei testi; forse, dai!”.

Unioni di fatto, adozioni per gay e single, eutanasia. Come la vedi in proposito?
“Beh, adesso ritengo che tra tutte le cose che hai detto, l’eutanasia sia una cosa un po’ troppo difficile da giudicare, almeno per me, perché credo siano situazioni in cui bisognerebbe trovarcisi, viverle. Non le auguro a nessuno però lascerei la risposta a chi ne viene colpito direttamente. Per quanto riguarda le unioni gay, adozioni… a me non dà fastidio nulla. Ci mancherebbe! Secondo me, bisogna valutare l’individuo, se è o meno una brava persona. In ogni caso, io sono a favore della famiglia tradizionale, per me ci vuole un padre ed una madre, perché sennò non sarebbe una famiglia; poi però ci sono sempre, comunque, dei casi molto particolari che bisogna valutare, uno per uno”.

Attached Image: PAGO_1.jpg

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view post Posted on 12/8/2008, 10:06
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Sei stato (tennis) e rimani (palestra ed arti marziali) uno sportivo. Alla luce di “Calciopoli”, doping e “Vallettopoli”, ove ai meriti ed alla gavetta si privilegiano compromessi, slealtà ed inganno, non ti senti, assieme a De Coubertain, un pesce fuor d’acqua?
Risata amara del nostro che replica: “Mah dai, io spero che ce ne siano altri che poi fanno la gavetta e che riescono ad affermarsi lealmente. E’ vero però che in Italia la meritocrazia è un po’ un ‘optional’ (non si sa come dire…) certamente, io ce l’ho messa tutta. Gli altri, spero, sai… Un ragazzo che non sa fare una cosa, cui poi gli dicono: falla che la sai fare (quando poi non è vero), la colpa non è sua del ragazzo, ma di chi gli dice di fare quella cosa, comunque”.

Tatuaggi, piercing, lifting, look estremi, griffe, i-Phone, pur anche bullismo, alcolismo, anoressia, razzismo, droga… Esempi di un’epoca che muta, di una gioventù bruciata o d’un’umanità sempre più confusa ed infelice, che stenta a ritrovarsi?
“Secondo me proprio una guerra contro la noia. Proprio ci sono tante cose che mah, non so… Ormai quando la gente s’annoia ha alla portata di mano delle cose per distruggerla in un secondo. Forse quello è…”.

Alla luce d’un inizio Millennio evidenziatosi per le tragedie globalizzate, trovi ci sia ancora spazio (nel caso in che modo) per invertire la pessima rotta?
“Sììì assolutamente! Io sono uno positivo ed al contrario di come la pensino molti, per me, il mondo migliora (anche perché se ha toccato il fondo…). A livello ambientale peggiora mentre se poi pensiamo alle guerre d’un tempo, quando la gente s’ammazzava con le lance, si tagliava la testa dietro l’angolo… A me adesso pare vada molto meglio che una volta. Non lo so, però sai…”.

Grillo, Celentano, Crozza, Guzzanti, Benigni, Luttazzi, Littizzetto… li vediamo spesso “costretti” ad indossare i panni dei politici con quest’ultimi a rubar ai primi la scena “teatrale”. Brutto segnale se i ruoli si capovolgono, non credi?
“No, no! Brutto segnale se continuano a rimanere in carica delle persone per duecento anni, cioè… non se ne può più! L’Italia ha bisogno di un ricambio generazionale, non solo nei giovani, nella gente comune, ma nella politica, in tutto ci vuole questo avvicendamento. E’ inutile che questi facciano finta di riciclarsi, c’è il nuovo che non è nuovo; purtroppo, se quelli sono, quelli hanno quella mentalità che può essere o meno, critica. Ci vuole un cambio. I comici di adesso sono un svolta in tal senso, non c’è niente da dire, perché danno di quelle ‘legnate’ e di quelli insegnamenti, pazzeschi!”.

Rendi agli ultimi un paio di validi motivi per cui valga la pena di vivere…
“Ma secondo me, non ce ne sono un paio ma un miliardo di motivi per cui vale la pena di vivere. Che ne so? Anche solo per il fatto della vita, che posso parlare con te, vivere, girare l’angolo, vedere una cosa od un’altra, sentire due milioni di cose, insomma… Certo, se poi ti lasci abbattere e divorare dalla noia perché rimani lì ad aspettare qualcosa… è chiaro che bisogna essere un po’ energici, darsi da fare, mettersi un po’ in gioco”.

Potendo scegliere, meglio un giorno da leone od una vita da mediano, se non da… pecora?
“La vita da mediano daiii! La vita da mediano è la gavetta, quella che ti fai un mazzo così come quella che ho fatto io (sorriso ampio di Pacifico, ndr)”.

Cosa ti stupisce in positivo e cosa ti preoccupa di questa vita?
“Mi stupisce il fatto che, in questa vita, c’è sempre qualcosa che ti stupisce. C’è sempre un qualche cosa che non t’aspetti”.

Sei da poco tornato (ufficialmente almeno) ad unirti con Miriana (a proposito, davvero vi siete risposati a Las Vegas?) perché, in effetti, il feeling tra voi non s’era mai realmente spezzato, neppure in quel settembre 2005, di certo non così… pacifico (n.b. era il momento della separazione consensuale).
“Guarda, il feeling non s’era mai spezzato però, purtroppo, la vita, come ho detto prima, ti spiazza. In effetti, in quel momento lì (settembre 2005, ndr) eravamo, non dico convinti ma quasi, che le strade si potessero dividere; le abbiano divise, per forza, cercando una via giusta per me e per lei. Alla fine i due percorsi si sono semplicemente re-incontrati, un po’ casualmente, senza che nessuno di noi due avesse fatto chissà che cosa. Poi, nel futuro non si sa mai, l’importante è che adesso siamo felici; almeno ci proviamo, dopodichè sai, il resto, si vedrà. Quanto alle nozze a Las Vegas, ci siamo risposati anche se non ha alcun valore, perché noi siamo sempre sposati, per cui… Comunque abbiamo fatto questa cerimonia di dieci minuti, durante il video, interrompendo le riprese ed girando il matrimonio; poi abbiamo… ‘ripreso le riprese’”.

Quindi il matrimonio era vero, non era solo un videoclip?!
“No, c’era il videoclip, poi ne abbiano approfittato. Tra l’altro la cerimonia non era tutta, era fatta a pezzi, allora abbiano provato a fare tutta la cerimonia, così come si fa a Las Vegas”.

Tra un mese sarà il tuo compleanno, cosa desidereresti di ricevere in regalo quel giorno?
“Io, come anche tu hai detto, sto ristrutturando la casa per mamma e so come vanno i tempi relativi (lunghi) però sarebbe bello che quel giorno mi svegliassi e mia madre mi telefonasse: ‘Vieni qui a Cagliari’ ed io ci andassi trovando la casa finita. Aaaahhh, guarda…!”.

La vita è…
“Guarda, te la dico come, secondo me, risponderebbe il ‘Califfo’: ‘La vita è Dio, è un mistero, è l’amore. Sono cose che non si possono spiegare’”.

Programmi e progetti futuri…
“Per me, il mio programma è andare avanti per la mia strada, suonare dal vivo, che è la cosa che mi piace di più. Basta!”.

Il successo di “Music Farm” lo dedicasti ai tuoi famigliari. Miriana non la citasti. Cosa vorresti dirle ora che hai potuto riabbracciarla, per farti perdonare la… dimenticanza?
“Mah, era una dimenticanza voluta eh! Perché non mi sentivo in diritto di citarla sai, con quello che stavamo vivendo, sembrava una cosa magari anche pubblicitaria. Non l’ho fatto per questo e lei lo sa benissimo”.

Per chiudere con una battuta, oggi, 28 luglio 2008, ti senti veramente “pacifico” o dobbiamo attendere, magari fino a… settembre?
Risatona di Pacifico che poi chiosa: “No no, ma guarda che io sono Pacifico di nome, ma non si fatto!

Sito Ufficiale:
www.pagoweb.it

Si ringraziano per la cortese collaborazione l’artista, Radio Birikina, Radio Bella & Monella, Paolo Baruzzo, Roberto Zanella e Stefano Favero

www.festivalshow.it

Attached Image: PAGO_2.jpg

PAGO_2.jpg

 
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