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Sacco & Vanzetti, loro malgrado di Michele Santeramo

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view post Posted on 20/1/2007, 12:16
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Comune di Torremaggiore Provincia di Foggia Regione Puglia
Oda Teatro-Cerchio di Gesso

"SACCO&VANZETTI, loro malgrado"
di Michele Santeramo

con Michele Sinisi, Ippolito Chiarello, Angela Iurilli e Christian Di Domenico
scene, costumi, luci di Michelangelo Campanale
regia di Simona Gonella

in collaborazione con il TPP Teatro Pubblico Pugliese

MILANO – TEATRO VERDI – DAL 31 GENNAIO ALL’11 FEBBRAIO

Di quel pezzo di storia e di giustizia sommaria che fu la vicenda di Sacco e Vanzetti, il teatro italiano non se ne era mai occupato. Ora lo fa con un testo di Michele Santeramo (appena pubblicato da Editoria&Spettacolo) e con uno spettacolo “Sacco&Vanzetti, loro malgrado” affidato alla regia di Simona Gonella e interpretato da Michele Sinisi, Ippolito Chiarello, Angela Iurilli e Christian Di Domenico.

Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti erano due emigrati qualsiasi, forse più coscienti, animati ed animosi di altri per la loro fede ed attività politica, ma sostanzialmente due uomini “normali”. Il 5 maggio 1920 vengono arrestati per due reati commessi il 15 e il 24 aprile e diventano Nick e Bart: due eroi. Loro malgrado. Perché né l’uno né l’altro hanno mai pensato di fondare le loro vite nel desiderio di diventare qualcuno.
Lo spettacolo non vuole ripercorrere pedissequamente la storia del processo e dei sei lunghi anni che trascorsero in attesa della pena capitale, né pretende di proporsi come una sorta di documentario dell’intera vicenda, quanto piuttosto esplorare la condizione umana di due piccoli uomini che si trovarono catapultati dentro un mondo tanto più grande di loro.
Il mondo tutto intero si mette a parlare di Sacco e Vanzetti. Si usano parole come libertà, diritti, giustizia. La gente prende posizione perché la gente ha bisogno di costruire i suoi miti.
Questa è una tragedia normale, fatta di uomini giustiziati. Che poi, giustiziato, che parola è? Come ha ricordato Niky Vendola, Presidente della Regione Puglia, nella conferenza stampa di presentazione del progetto “giustiziato non è fare giustizia, ma negarla”.

“Sacco&Vanzetti, loro malgrado” è una produzione Oda Teatro-Cerchio di Gesso che si avvale del determinante sostegno del Comune di Torremaggiore (città natale di Nicola Sacco), della Regione Puglia e della Provincia di Foggia. Questo modello di sussidiarietà tra finanziamento pubblico ed investimento produttivo rappresenta la specificità del progetto che si pone come modello per tutto il sistema teatrale pugliese.

Il testo di Michele Santeramo è appena stato pubblicato: Sacco e Vanzetti loro malgrado, Editoria & Spettacolo

Ammetto di essere ossessionata dal senso della contemporaneità.
Quando è nata la possibilità di creare uno spettacolo a partire dalla vicenda di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti ho pensato che le mie ossessioni potevano confluire nell’unico desiderio di rendere contemporanei (a me stessa e al pubblico) due uomini morti ottanta anni fa, attraverso le parole di un autore mio coetaneo. E non mi sbagliavo: nell’incontro con Michele Santeramo ho sentito che si delineava un territorio comune, un dialogo che partiva da comuni bisogni e dalle stesse istanze artistiche. Entrambi volevamo avvicinarci alla vicenda sfuggendo alla naturale tentazione del teatro di narrazione: io sentivo il bisogno di un testo formalmente tale da mettere in scena, Santeramo ama scrivere personaggi, dialoghi, azioni.
Sacco e Vanzetti possono parlarci di cosa significa vedere le proprie vite disfarsi lentamente sotto i colpi di un processo ingiusto e i propri ideali usati ed abusati da una società intollerante; possono ricordarci che perfino la speranza può trasformarsi in tormento quando è legata all’attesa che le molte voci che si alzano nel mondo possano salvare la propria vita; possono renderci chiaro quanto sia fragile qualsiasi sistema che sia vittima di paure e pregiudizi.
Collocati proprio in bilico tra farsa e tragedia, percorreranno, nello spazio del teatro, un viaggio da equilibristi dentro la propria stessa – involontaria - storia.
Ci vuole molta passione, amore per la propria creatività e condivisione dei differenti percorsi per indossare i panni di due eroi e dei loro due “carnefici” sulla scena. Ci vuole soprattutto un comune sentire che il proprio ruolo di artisti si fonda sulla capacità di essere sufficientemente orgogliosi per dare tutta la propria “autorialità” al progetto ed essere altrettanto umili per lasciarsi guidare dalle parole di un testo scritto e dalle intemperanti visioni di una regia. Anche questo modo di affrontare il lavoro per me è un altro tassello verso il dare senso alla contemporaneità.

Simona Gonella

Sacco e Vanzetti non capiscono l’inglese e chiedono: cos’ha detto la giuria? Il traduttore risponde: pena di morte.
Sacco è di Torremaggiore e ha sempre creduto che gli eroi nascessero nelle metropoli.
Vanzetti ha i baffi folti che gli coprono i denti e vende anguille il 24 dicembre.
Sacco il 15 aprile va a fare il passaporto ma invece di una fototessera porta la foto di famiglia, nella quale ha la faccia di chi spegne candeline.
Il mondo tutto intero si mette a parlare di Sacco e Vanzetti. Si usano parole come libertà, diritti, giustizia. La gente prende posizione perché la gente ha bisogno di costruire i suoi miti.
Questa è una tragedia normale, fatta di uomini giustiziati. Che poi, giustiziato, che parola è?
Sulle tombe dei due italiani morti in America dopo una specie di processo, io ci andrei a scrivere: qui giacciono Sacco e Vanzetti, loro malgrado.

Michele Santeramo

Si ringraziano per la gentile collaborazione 369gradi - centro di diffusione di cultura contemporanea e Carla Romana Antolini

www.369gradi.it

 
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view post Posted on 22/8/2021, 14:05
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granatiere granitico

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